Alla luce del piano infrastrutturale da 1.018 miliardi di dollari, anche l’Italia focalizza la propria attenzione sulle enormi possibilità offerte dal megapiano di modernizzazione annunciato dal Governo di Nuova Delhi.
Il piano di infrastrutture annunciato dal Governo indiano in programma per il quinquennio 2012-2017, che prevede investimenti pari a 1.018 miliardi di dollari, cattura l’attenzione degli imprenditori italiani visto che si stima una crescita dal 40 al 50% della percentuale di spesa affidata al settore privato. Stando alle parole di Cesare Trevisani, vicepresidente di Confindustria per le Infrastrutture, “Bisogna approfittare della situazione e sperare che il sistema finanziario ci assista in un momento difficile per l’eurozona”; se infatti nel corso dell’ultimo decennio il Subcontinente Indiano si è dotato di infrastrutture di bassa qualità, la decisione intrapresa da Nuova Delhi apre la strada ad un salto di qualità nelle costruzioni che verranno realizzate e in quelle già esistenti offrendo numerose opportunità alle imprese italiane intenzionate a sfruttarle. Sempre secondo Trevisani, “Sistemi produttivi, gestione del traffico e dei rifiuti, potabilizzazione dell’acqua sono settori che contribuiscono alla maggiore qualità infrastrutturale e dei quali in India c’è grande bisogno”. Oltre alla volontà di creare un collegamento tra il mondo imprenditoriale italiano e il bisogno indiano nel settore delle costruzioni, nella lista delle collaborazioni da discutere appaiono inoltre il progetto per la costruzione di una città ideale ecosostenibile e un miglior rapporto tra le università del Subcontinente e quelle del Bel Paese con l’obiettivo di sviluppare idee nel campo della mobilità e delle infrastrutture urbanistiche.
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