Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative all'India.

mercoledì 29 febbraio 2012

Rapporti Italia-India

Il Ministro Terzi in visita in India tra marò e rapporti commerciali.

Nella sua prima tappa della missione in Asia, il Ministro Giulio Terzi ha avuto modo di confrontarsi con i dirigenti indiani in merito a due questioni che stanno interessando i rapporti tra Italia e India: da un lato la vicenda dei due marò italiani e dall’altro il rafforzamento del partenariato strategico.
Nel dettaglio il Ministro ha incontrato nella guesthouse della polizia di Kochi nel Kerala i due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, accusati di aver ucciso due pescatori indiani e ha commentato "Sono rimasto profondamente colpito dalla qualità di questi uomini. […] Li ho trovati in ottimo spirito con grande coraggio e ottimismo sul fatto che questa situazione si risolva rapidamente”. Stando alle parole pronunciate dal Ministro al suo arrivo a Delhi "la giurisdizione della vicenda dei due marò è italiana: il fatto è avvenuto in acque internazionali"; lo stesso ha espresso fiducia in merito al fatto che nelle indagini si confermi "lo spirito collaborativo e positivo che è emerso sinora".
La tappa indiana della Missione del Ministro, come quelle previste in Vietnam e Singapore, ha però anche lo scopo di rafforzare i rapporti commerciali tra i Paesi, vista la crescente importanza del continente asiatico nell’economia mondiale. A tal proposito Terzi ha commentato "I numeri e le opportunità d'investimento che ci sono stati illustrati dal Ministro dell'industria e del Commercio indiano confermano la necessità di proseguire lungo l'approccio integrato pubblico-privato che ispira questa missione in Asia. I mercati, ma anche i potenziali investitori esteri costituiscono un fattore strategico per la crescita della nostra economia, obiettivo prioritario del governo".

martedì 28 febbraio 2012

AugustaWestland

Presunte irregolarità per il Gruppo Finmeccanica.

Fonti del Ministero della Difesa indiano hanno annunciato l’avvio di una inchiesta riguardante delle presunte irregolarità nell’ordine di dodici elicotteri EH.101 di AugustaWestland del Gruppo Finmeccanica. L’inchiesta è iniziata a seguito delle dichiarazioni rilasciate dall’ex dirigente Lorenzo Borgogni nell’ambito dei procedimenti a suo carico in Italia.
Immediata la smentita da parte di Finmeccanica, capogruppo di AugustaWestland, che ha dichiarato “AgustaWestland non è coinvolta in nessuna irregolarità relativa alla fornitura di elicotteri in India”, aggiungendo “nessuna comunicazione è stata notificata a società e dirigenti del Gruppo né in Italia né in India”. Finmeccanica, coinvolta nel biennio 2010-2011 in diverse indagini, ha sottolineato il suo impegno al fine di adottare “organizzazioni e codici etici in linea con le normative e le migliori "prassi" vigenti, tesi a prevenire e impedire condotte non conformi ad una corretta gestione”.

lunedì 27 febbraio 2012

7 motivi per investire in India

Perché investire in India? SACE presenta sette motivi validi.

L’India si candida a diventare la terza economia mondiale e continua ad attirare investimenti dall’estero. Stando infatti allo studio pubblicato da SACE, sono ben sette i motivi che dovrebbero spingere le imprese italiane ad investire nel Paese dell’Elefante, in primis la dimensione: l’India costituisce infatti allo stato attuale la decima economia a livello mondiale, ma si prevede che entro il 2050 scalerà la classifica sino a raggiungere la terza posizione. Seguono la crescita straordinaria del Pil, che anche se rivista continua ad aumentare di una media del 7/8% all’anno, il boom demografico che il Paese sta vivendo (la popolazione ha raggiunto la quota di un miliardo e duecento milioni di persone) e il consumo privato registrato nel Paese, che si prevede aumenterà nei prossimi anni in conseguenza dell’allargamento della classe media. Un ruolo fondamentale è stato giocato inoltre dal risparmio privato degli indiani, pari al 37% del Pil, e le grandi opportunità offerte dai settori manifatturiero, farmaceutico, energetico, agricolo, dei servizi e delle infrastrutture. La stabilità finanziaria infine rappresenta un grande incentivo per gli investitori stranieri.

venerdì 24 febbraio 2012

Diminuisce l’inflazione

Cala l’inflazione, ma i prezzi dei generi alimentari restano alti.

Il tasso di inflazione raggiunge il minimo storico in India in due anni, attestandosi al 6,55%, ma il prezzo dei generi alimentari continua a preoccupare il Paese. Il minimo raggiunto dopo un tasso del 9,47% registrato a gennaio 2011 e del 7,11% registrato a dicembre 2011, non soddisfa però la Banca Centrale Indiana, la Reserve Bank of India, e il Governo di Nuova Delhi, che sperano in una diminuzione dell’indice dei prezzi al consumo fino al 6% entro il prossimo marzo.
Allo stesso tempo il Ministero delle Finanze ha voluto precisare il fatto che a causa dei prezzi elevati di latte e olio da cucina, l’inflazione legata al comparto alimentare potrebbe ricominciare a crescere. Il Ministro Pranab Mukherjee ha commentato la notizia sostenendo che nei prossimi mesi si prevede un livello di inflazione moderato, anche se la riduzione dei prezzi potrebbe rivelarsi più graduale nel settore dei prodotti industriali.

giovedì 23 febbraio 2012

Cavalli in India

Lo storico marchio italiano si prepara a varcare i confini del mercato dell’Elefante.

Roberto Cavalli, simbolo della moda Made in Italy in tutto il mondo, è pronto ad entrare nel mercato indiano grazie ad una partnership con una start-up locale, Infinite Luxury. Secondo le prime indiscrezioni l’obiettivo di Cavalli sarebbe quello di aprire un negozio con una superficie complessiva di 3.500 sq ft al piano terra del DLF Emporio Mall di Delhi il prossimo maggio.
Sembra inoltre che lo storico marchio italiano stia pianificando anche l’apertura di un negozio nella città di Mumbai. Il brand sta infatti organizzando il lancio della sua ultima collezione di abbigliamento uomo/donna in India, oltre a quello degli accessori come borse, calzature, orologi, occhiali da sole, gioielli e articoli in pelle, idee regalo e della collezione destinata ai più piccoli.
Una svolta per Cavalli dopo le polemiche scatenate nel 2004 dalla comunità Hindu che aveva protestato contro la linea di intimo disegnata per Harrods che riportava immagini delle dee Hindu: il marchio italiano era stato costretto a ritirare la linea e a presentare pubbliche scuse.
Un altro brand che si prepara ad affrontare il mercato indiano del lusso, che, secondo un recente studio condotto da CII e AT Kearney, cresce ad un ritmo annuo impressionante (+20%) e, stando alle stime, raggiungerà il valore di 11.3 miliardi di Euro entro il 2015, contro i 4.5 miliardi attuali.

mercoledì 22 febbraio 2012

Tensione tra Italia e India

Forti tensioni tra Italia e India dopo la notifica del provvedimento di fermo giudiziario ai marò considerati responsabili dell’uccisione dei due pescatori indiani.

La situazione dei due marò italiani agli arresti in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori diventa un caso diplomatico a causa delle incongruenze tra le versioni. Interrogati su quanto avvenuto, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno risposto alle domande del magistrato in presenza del pubblico ministero, dei legali della difesa e con l’assistenza del Console Generale a Mumbai, Giampaolo Cutillo, e dell’addetto militare dell’Ambasciata Italiana, Franco Favre.
Stando alle prime ricostruzioni, mercoledì scorso un’imbarcazione si sarebbe avvicinata alla petroliera Enrica Lexie scortata dai militari italiani: secondo la Marina Italiana al momento dell’incidente la petroliera si trovava in acque internazionali e la reazione dei marò sarebbe scaturita di fronte alla minaccia di un attacco da parte dei pirati. Il Ministro degli esteri Terzi ha commentato “Allo stato delle cose ci sono delle considerevoli divergenze di carattere giuridico. Nello Stato indiano del Kerala sono in corso elezioni politiche ed amministrative che rischiano di poter avere qualche influenza sull’indagine e sulle autorità giudicanti”; lo stesso ha aggiunto “La protezione e la tutela dei marinai e dei militari italiani all’estero in missione di pace, in missioni antipirateria e in missioni di sostegno alla sicurezza e alla pace internazionale sono la priorità assoluta per il governo italiano in un quadro di cooperazione internazionale in cui l’India è parte rilevante nel contesto ONU ma anche sul piano regionale”.
Giorni cruciali per la risoluzione della vicenda anche in vista del fatto che verrà resa nota la registrazione satellitare della posizione della nave che determinerà la dipendenza dalla giurisdizione indiana oppure italiana sul caso.

martedì 21 febbraio 2012

La Mela in India

Il gigante Apple pronto a conquistare l’India.

Lo scorso mese il Chief Officer di Apple si è recato in India probabilmente allo scopo di stipulare nuovi accordi con le imprese locali per lo svolgimento di test di dispositivi, software e processi produttivi. Nel dettaglio stando a quanto riportato da The Economic Times, Niall O’Connor, CIO di Apple, si è recato a Bangalore, centro di eccellenza dell’Information Technology in India, dove è stato accolto da Infosys e Wipro, due delle maggiori imprese di servizi informatici del Paese. L’obiettivo del CIO sembra chiaro: subappaltare alle aziende indiane nuovi servizi per un valore complessivo di milioni di dollari all’anno. Si tratta di un progetto a cui Apple aveva già pensato nel 2006, quando aveva manifestato l’intenzione di aprire un centro di sviluppo a Bangalore, idea poi abbandonata.
Con oltre 1 miliardo di abitanti, l’India rappresenta sicuramente un mercato asiatico fondamentale per i progetti futuri della società americana che, attraverso la creazione di una base locale, potrebbe raggiungere quello che rappresenta il secondo mercato più vasto al mondo dopo quello cinese.

lunedì 20 febbraio 2012

Corsa agli armamenti

Nuova Delhi: il primo importatore di armi al mondo.

Allo scopo di fronteggiare il potere di Pechino per il controllo lungo i confini dell’Himalaya e la crescente influenza nell’Oceano Indiano, l’India ha deciso di spingere l’acceleratore nella sua corsa agli armamenti. Una spesa militare di decine di miliardi di dollari per 126 aerei da combattimento dalla Francia, la costruzione di una portaerei, un sottomarino nucleare dalla Russia, unitamente all’acquisto di caccia, elicotteri e unità navali fanno dell’Elefante il primo importatore di armi al mondo, provenienti per l’82% dalla Russia.
Il Direttore del Centre for Land Warfare Studies di Nuova Delhi, Gurmeet Kanwal, ha affermato “Negli ultimi due anni Pechino ha condotto una politica aggressiva sul piano diplomatico, politico e militare”: in effetti la Cina ha finanziato lo sviluppo di porti in Bangladesh, Myanmar, Pakistan e Sri Lanka acquisendo di conseguenza un maggior potere nell’area.
Stando alle parole di Zhao Gancheng, esperto dello Shanghai Institute of Foreign Studies, “New Delhi osserva con cautela le mosse di Pechino, soprattutto per vecchie questioni mai risolte. Ma credo che l’obiettivo principale dell’India sia diventare un grande Paese a livello mondiale. E solo rinforzando la difesa può affrontare le potenziali minacce della Cina e di altri Stati. […] questa corsa indiana non preoccupa Pechino. In pochi guardano all’India come a una minaccia”.

venerdì 17 febbraio 2012

Rapporti India/Pakistan

Potenziare i rapporti commerciali tra i due Paesi: questo l’obiettivo della visita del Ministro indiano del Commercio in Pakistan.

Normalizzare ed incrementare gli scambi bilaterali: questo l’obiettivo della visita ufficiale in Pakistan del Ministro indiano del Commercio, Anand Sharma, con una nutrita delegazione economica composta da funzionari e uomini d’affari. Una svolta quindi per i rapporti tra i due Paesi spesso in conflitto per le questioni legate alla regione del Kashmir.
Allo stato attuale il Pakistan permette le esportazioni verso l’India, ma limita l’import dall’Elefante a soli 1.938 prodotti. Proprio in occasione della visita ufficiale, il settore privato guidato dalle camere dell’industria ha organizzato una mostra sull’India a Lahore e Karachi, la prima esposizione di questo tipo organizzata in Pakistan, alla quale hanno partecipato più di cento espositori, tra cui aziende di prodotti farmaceutici, gemme e gioielli, tessili, prodotti chimici e petrolchimici.
Stando agli ultimi dati disponibili, l’interscambio tra India e Pakistan ha raggiunto il valore di 2,7 miliardi di dollari, contro i 144 milioni di dollari del 2001, destinati a diventare 10 miliardi di dollari grazie alle iniziative messe in atto a tal fine, tra le quali l’apertura di un secondo varco al confine di Attari-Wagah con l’obiettivo di triplicare il numero di autocarri che attraversano la frontiera ogni giorno e una rete elettrica tra Amritsar e Lahore per un commercio fino a 500 MW di potenza.
Secondo l’Amministratore Delegato del JK Paper, Harsh Pati Singhania, "Le recenti iniziative per approfondire e rafforzare le relazioni economiche tra India e Pakistan sono benvenute, ma c'è ancora molto da fare. Se facciamo i giusti passi, credo sia possibile raggiungere in breve tempo l'obiettivo di 10 miliardi di dollari in scambi bilaterali. Passi che accelerano la clausola della nazione più favorita, e aumentare lo scambio di delegazioni economiche contribuirebbe in modo significativo".
Passi da gigante per i due Paesi che potranno trarre notevoli benefici dalla regolarizzazione del commercio bilaterale.

giovedì 16 febbraio 2012

India e Iran

L’India annuncia l’intenzione di inviare in Iran una delegazione commerciale.

Un momento difficile per i rapporti tra gli Stati Uniti e l’India dopo l’annuncio da parte del Governo di Nuova Delhi ed in particolare del segretario indiano del Commercio, Rahul Kullar, dell’invio di una delegazione commerciale in Iran al fine di riempire il vuoto provocato dalla decisione degli USA e degli alleati europei di bloccare alcune tipologie di commercio con l’Iran.
La decisione dell’Elefante potrebbe avere serie ripercussioni sui rapporti tra il gigante asiatico e gli Stati Uniti, che stanno cercando di creare una cooperazione internazionale in grado di mettere pressione economica su Teheran e costringere in qualche modo il Paese a rinunciare al suo programma nucleare.
Washington ha avvertito Nuova Delhi del possibile rischio di sanzioni nel caso in cui cercasse di aiutare l’Iran che si trova in una situazione economica difficile; allo stesso modo alcuni membri del Congresso USA hanno definito “dannose” per le relazioni tra i due Paesi e “provocatorie” le dichiarazioni rilasciate da Kullar e hanno ribadito il fatto che "Il regime iraniano ha una lunga storia di pratiche commerciali ingannevoli e noi mettiamo in guardia tutti i Paesi dall'interagire con istituzioni iraniane che potrebbero attirare sanzioni o essere sfruttate dal regime".

mercoledì 15 febbraio 2012

Accordo tra Carraro e Escorts Group

Siglato l’accordo tra il Gruppo Carraro ed Escorts Group.

Il Gruppo Carraro ha firmato una lettera di intenti con il terzo produttore di macchine agricole in India, Escorts Group. Presente in India con due stabilimenti produttivi e un centro ricerche per un totale di oltre 1.000 collaboratori, il Gruppo mira ad implementare la propria presenza nel Subcontinente indiano grazie ad un accordo che prevede la definizione di una partnership per il redesign dei trattori prodotti dal noto marchio indiano.
Protagonisti principali dell’accordo, la Business Unit del Gruppo Carraro specializzata nella progettazione, design e produzione di trattori speciali, Carraro Agritalia e Escorts Group, che prevede di aumentare dall’attuale 14% al 50% la propria quota di mercato in India nei prossimi cinque anni grazie alla partnership con il Gruppo italiano. Allo stato attuale l’India rappresenta il principale mercato del mondo con più di 600mila veicoli prodotti all’anno, e, stando alle previsioni, nel 2017 questo valore potrebbe raggiungere il milione.
Nel dettaglio Carraro Agritalia dovrebbe occuparsi dei progetti di ammodernamento dello stile e dell’ergonomia delle gamme di trattori attualmente proposte, in vista di una maggiore sofisticazione del prodotto richiesta dal mercato. Nel dettaglio si tratta di un intervento che riguarderà una decina di modelli di trattori e determinerà cambiamenti sostanziali su oltre 80mila trattori dal punto di vista strutturale, estetico, funzionale ed ergonomico (dalle leve cambio alle sedute, dalla posizione del cruscotto alla struttura della cabina..).
La prima fase del progetto avrà una durata di tre anni, durante i quali verrà creato un team internazionale di ingegneri composto da risorse di Carraro Agritalia ed altre assunte in loco.
Nel corso dei tre anni si stima che Carraro Agritalia avrà un ricavo netto di oltre 3 milioni di Euro, ai quali si sommeranno un rafforzamento della propria partnership con un cliente leader e l’acquisizione di knowhow strategico.

martedì 14 febbraio 2012

Una paralisi politica ed economica

Impossibile aspettare fino alle prossime elezioni presidenziali previste nel 2014: l’India deve intervenire tempestivamente.

Un Pil che per la prima volta negli ultimi tre anni aumenta di un tasso inferiore al 7%: questo il risultato di una paralisi politica ed economica che sta investendo il Paese. Una situazione difficile, aggravata anche dalla decisione intrapresa dalla Banca Centrale Indiana, rea di aver rivisto ben tredici volte dal marzo del 2010 ad oggi i tassi di interesse per riuscire a contrastare l’inflazione che ancora allo stato attuale si aggira intorno al 7,47%, una media di molto superiore a quella registrata negli altri Paesi BRIC.
Un rallentamento che ha completamente disatteso le aspettative di registrare un aumento del Pil del 9% nel corso del 2012, previsto ora del 6,9%. Stando a quanto affermato dall’analista economico Indranil Pal, la battuta d’arresto che avverrà nel 2012 era prevedibile a fronte del calo della produzione manifatturiera, passata dal +7,6% dell’anno scorso al +3,9% previsto invece per quest’anno.
Al fine di non perdere le speranze di raggiungere il tasso di crescita a due cifre che sta caratterizzando il boom del Dragone, l’India deve assolutamente espandere la propria capacità economica, ma purtroppo fino ad ora i tentativi effettuati dal Governo di Manmohan Singh non hanno ottenuto i risultati sperati.
Resta comunque certo il fatto che l'Elefante non potrà rimandare a lungo queste questioni, tanto meno aspettare le elezioni presidenziali previste nel 2014.

lunedì 13 febbraio 2012

Il settore agricolo

Grandi opportunità per le imprese attive nel settore agricolo.

Nonostante il settore agricolo rappresenti solo il 16% del Pil totale, l’India si posiziona al primo posto nella classifica dei maggiori produttori di latte al mondo, al secondo per la produzione di frutta e verdura e tra i primi cinque per quanto riguarda riso, tè, caffè, tabacco, spezie e zucchero. Il settore agricolo indiano rappresenta infatti uno dei più grandi al mondo a livello di produzione e consumo e proprio la bassa percentuale della sua incidenza sul Pil del Paese lascia sperare che ci siano elevate possibilità di sviluppo per lo stesso. Stando alle previsioni entro il 2012 la produzione di cibo sfiorerà i 263 milioni di tonnellate e, entro il 2020, i 276 milioni di tonnellate.
Il settore della trasformazione riguarda ancora una minima parte della produzione totale, motivo per cui il Governo di Nuova Delhi ha deciso di promuovere numerose iniziative al fine di favorire l’espansione dell’industria della trasformazione alimentare, tra cui la creazione di 30 Zone Economiche Speciali dedicate all’industria in questione, la realizzazione di un Food Park in ogni Stato dell’Unione, numerosi incentivi per gli investimenti e riduzioni fiscali per le imprese attive nel settore ed infine l’istituzione di strutture attive per il controllo di qualità e per R&S.
Si pensi che al momento in India vengono trasformati solo il 2,2% della produzione di frutta e verdura, il 6% del pollame, il 20% della carne di bufalo, il 26% dei prodotti legati alla pesca e il 35% della produzione di latte, e di conseguenza circa il 40% del cibo deperisce a causa della mancanza di tecnologie post raccolto.

venerdì 10 febbraio 2012

La corruzione in India

La nuova sfida di Manmohan Singh: combattere la corruzione.

Dopo aver salvato il Paese dalla bancarotta nel 1991, il Primo Ministro indiano Manmohan Singh si trova ora alle prese con un altro grave problema, che secondo alcuni sarebbe all’origine della battuta d’arresto prevista per il PIL indiano nel 2012: la corruzione.
Il miracolo dell’Elefante legato alle politiche introdotte a partire dal 1991 e riguardanti gli investimenti internazionali, la privatizzazione, l’apertura delle frontiere al mercato, la riforma del sistema fiscale e le misure volte a contenere l’inflazione, si scontrano oggi con un problema maggiore, la corruzione appunto, che in India rappresenta una malattia endemica che coinvolge istituzioni, ministri e ministeri, sanità, sistema educativo, imprese e mercati.
Una questione spinosa per il Primo Ministro indiano, che se da un lato debellando il problema riuscirebbe a salvare l’economia andando a colpire le lobby industriali corrotte, dall’altro rischierebbe di perdere l’appoggio da parte di queste alle prossime elezioni previste per il 2014.
Gli scandali giudiziari che hanno segnato il Paese di recente potrebbero infatti determinare un crollo della crescita del Pil, già rivista al 7%, fino al 4% nei prossimi mesi.

giovedì 9 febbraio 2012

Cindia alla conquista dell’Africa

Dopo la Cina anche l’altra grande potenza asiatica, l’India, ha deciso di affacciarsi sul continente africano.

Presente sin dall’antichità soprattutto nell’Est e nel Sud del continente, l’India ha annunciato l’intenzione di intensificare gli scambi con il continente africano. Forte del fatto che diverse comunità indiane si sono insediate nel corso del tempo in molti Paesi e gestiscono ad oggi piccoli commerci, attività produttive su piccola scala e mercati locali, e che in alcuni Stati africani i dirigenti della società civile e politica sono di origine indiana, il Governo di Nuova Delhi ha deciso di implementare i propri sforzi nel continente al pari della Cina, seppur con modalità in parte dissimili.
Il Paese asiatico infatti sta investendo sempre più negli Stati africani certo del fatto che la sua posizione non allineata e la condizione di più grande democrazia al mondo stanno di fatto segnando la differenza rispetto alla Cina. La presenza indiana si caratterizza infatti per la discrezione e la politica dei piccoli passi con il consolidamento progressivo delle posizioni conquistate, contrariamente alla spettacolarità che ha caratterizzato e caratterizza tuttora l’avanzata cinese.
Se nel 2004 gli scambi commerciali avevano raggiunto gli 8 miliardi di dollari, nel 2012 toccheranno i 22 miliardi di dollari e, secondo le stime, entro il 2015 si sfioreranno i 30 miliardi di dollari. L’India, come del resto la Cina, si sta avvicinando al continente africano allo scopo di diversificare le fonti energetiche su scala mondiale, aprire nuovi mercati e garantirsi la fornitura di materie prime e prodotti alimentari.
Ad oggi le imprese indiane operano nel settore farmaceutico nell’Africa australe, nel comparto automobilistico nell’Africa del Sud e in Marocco e in ambiti di eccellenza in Senegal e Costa d’Avorio.
Ma la vera nuova frontiera della politica commerciale indiana riguarda la leva finanziaria: l’Elefante ha infatti aperto nuove linee di credito verso i Paesi africani per un valore che si aggira intorno ai 5 miliardi e mezzo di dollari USA, destinati per lo più alle imprese locali allo scopo di spingerle ad investire nelle tecnologie Made in India.
Una grande opportunità per il continente africano dato che la presenza sino-indiana, unitamente a quella brasiliana che si sta affacciando sui Paesi di lingua portoghese, offre e offrirà possibilità irripetibili.

mercoledì 8 febbraio 2012

Battuta d’arresto per l’economia

La crescita economica dell’India è stata rivista al ribasso dal Governo.

Il Governo di Nuova Delhi ha rivisto le stime di crescita del PIL, abbassando l’incremento a + 6,9% nel periodo 2011-2012, contro il 7,25/7,75% previsto. Il dato risulta tanto più significante se confrontato con l’aumento dell’8,4% registrato nel periodo 2010-2011. Nel dettaglio saranno i settori agricolo e manifatturiero ad essere maggiormente colpiti da questo calo, registrando rispettivamente una crescita del 2,5% e del 3,9%: magra consolazione rispetto al +7,6% del 2010-2011.
All’origine del crollo dell’economia destinata ad occupare la terza posizione nella classifica delle maggiori economie a livello mondiale e a superare di conseguenza il Giappone nel corso del 2012, ci sarebbero le decisioni intraprese dalla Reserve Bank of India (RBI), la Banca Centrale del Paese, per far fronte all’aumento dei prezzi, alla crisi del debito in Europa e all’immobilità politica in materia di investimenti esteri: a partire infatti dal 2010 e fino al mese di ottobre 2011, la RBI ha aumentato notevolmente i tassi di interesse. Interrogata sull’argomento, la RBI ha sottolineato che abbasserà i tassi di interesse "solo se il governo ridurrà deficit di bilancio e farà riforme economiche".
Radhika Rao, economista del Forecast Pte di Singapore ha commentato: “I dati confermano che le prospettive di crescita restano contenute, e suggeriscono che la Reserve Bank of India potrebbe tagliare i tassi a partire da aprile, se il piano economico proposto dal governo sarà soddisfacente”. Stando alle affermazioni dell’analista economico della Stci Primary Dealer Ltd, Amol Agrawal, “L’india ha bisogno di ulteriori riforme per espandere la propria capacità economica. Gli scandali legati alla corruzione e la mancata approvazione di alcune proposte politiche stanno pesando sul Paese”.
Le proposte avanzate negli scorsi mesi dal Governo di Manmohan Singh sembrano rispondere alle richieste della RBI, anche se per il momento si tratta purtroppo di riforme non approvate, come la legge anticorruzione e quella riguardante l’apertura del mercato al dettaglio alle grandi catene internazionali di supermercati.

martedì 7 febbraio 2012

PIL: +6,9%

Il Governo rivede le stime di crescita del PIL: + 6,9% nel periodo 2011-2012.

Stando ai dati resi noti dal Governo di Nuova Delhi, l’esercizio fiscale in corso che si concluderà a marzo vedrà una crescita dell’economia inferiore al 7%. È quanto ha annunciato il Governo del gigante asiatico che ha rivisto le previsioni relative all’espansione dell’economia destinata a sorpassare il Giappone nel 2012 e ad occupare la terza posizione nella classifica delle maggiori economie mondiali, dopo Stati Uniti e Cina. Se infatti inizialmente l’incremento previsto era del 7,25/7,75%, le indicazioni sono state riviste e abbassate al 6,9%, contro il +8,5% registrato nel periodo 2010-2011.
Una battuta d’arresto determinata anche dai numerosi rialzi ai tassi di interesse introdotti al fine di contenere l’inflazione e che hanno colpito soprattutto il settore industriale: la produzione manifatturiera di quest’anno crescerà infatti del 3,9%, contro il +7,6% registrato nel corso dell’anno precedente.

lunedì 6 febbraio 2012

Il solare in India

Gli indiani guidano il mondo dell’energia solare.

Stando allo studio condotto dall’autorevole quotidiano finanziario Bloomberg New Energy Finance, l’aumento registrato negli investimenti sull’energia solare nel corso del 2011 è dovuto in buona parte dall’India, che da sola ha contribuito ad aumentare la quota di energia solare del 4%.
Secondo le stime infatti, nel solo anno passato, il gigante asiatico ha investito 10,3 miliardi di dollari, registrando un incremento del 52% a livello nazionale: una crescita notevole, legata in parte anche al ritardo che il Paese presentava rispetto alle altre economie a livello mondiale, ma che dimostra come il Subcontinente indiano si stia attivando al fine di investire nelle energie rinnovabili.
Una chiara risposta alla crescita economica e demografica registrate in India, all’origine di un fabbisogno energetico in forte aumento, tanto che il Paese sta pensando di investire sempre più nelle energie rinnovabili, che attualmente contribuiscono al 10% della capacità installata di 159 Giga Watt. L’obiettivo che il Governo di Nuova Delhi si è posto, consiste nella produzione di 40 Giga Watt da fonti rinnovabili entro il 2020 e di 200 GW entro il 2030 contro gli attuali 17 GW.

venerdì 3 febbraio 2012

Dopo il microcredito, la microassicurazione

Al via in India il progetto “Generali Millennium”.

Il Gruppo Generali ha annunciato il lancio del progetto “Generali Millennium”, volto a sviluppare attività di microassicurazione in India. Presentato a Milano dal Presidente Gabriele Galateri e dall’Amministratore Delegato Giovanni Perissinotto, il progetto, promosso congiuntamente ad Altis (l’Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica), nasce come supporto delle iniziative promosse dall’ONU, “Millennium Development Goals”, allo scopo di favorire la crescita e migliorare le condizioni non solo economiche, ma anche sociali dei Paesi emergenti.
Stando alle parole di Perissinotto, "È un progetto che non prevede semplicemente il finanziamento di interventi che possono contribuire a migliorare la vita di persone svantaggiate, ma mette al servizio di queste ultime le nostre competenze e l'esperienza maturata in campo assicurativo. Il progetto è realizzato in un paese come l'India in cui siamo entrati qualche anno fa ritenendolo strategicamente importante per lo sviluppo del gruppo. Generali Millennium infatti associa alla valenza sociale dell'iniziativa l'interesse di business di sviluppare nel tempo un nuovo segmento di clientela di forte potenziale”.
Nel dettaglio il programma Generali consta di tre iniziative di microassicurazione che si pongono come obiettivo il raggiungimento di due milioni di adesioni nei prossimi cinque anni: la prima è destinata alle donne impiegate in attività agricole al fine di tutelare gli infortuni, la seconda si propone di distribuire prodotti assicurativi per il tramite di un’organizzazione locale rivolta alle fasce più povere del Paese ed infine la terza prevede un piano per coprire i costi legati alle spese sanitarie.

giovedì 2 febbraio 2012

L’India supererà il Giappone?

Se verranno confermati i dati economici del 2011, probabilmente nel 2012 l’India supererà il Giappone .

Stando ai dati economici finali del 2011, nel corso del 2012 il PIL indiano potrebbe superare quello giapponese, diventando il terzo al mondo dopo Stati Uniti e Cina.
Stando a quanto riportato dall’Osservatorio scientifico Asia-Red, le tre economie asiatiche di Cina, Giappone e India, pur cambiando l’ordine, si confermeranno tra le prime quattro posizioni nella classifica delle maggiori economie mondiali. Il colpo inferto dallo tsunami al Giappone è stato maggiore del rallentamento subito dall’economia indiana, motivo per cui l’India si posizionerà al terzo posto nella classifica.
Di fronte al sorpasso dell’Elefante comunque i Paesi non hanno mostrato segni di rivalità, anzi sembrano sempre più intenzionati ad unire le loro forze per cercare di far fronte alla corsa della Cina, che rischia di togliere visibilità ai due Paesi. L’obiettivo che si sono posti i Governi di Nuova Delhi e di Tokyo è di raddoppiare l’interscambio entro il 2014 e mantenere inalterato il flusso di investimenti giapponesi.

mercoledì 1 febbraio 2012

Il Gruppo Dassault in India

Il Gruppo francese Dassault si aggiudica la commessa in India.

Dopo mesi di valutazione, il Gruppo francese Dassault si è aggiudicato la commessa, per un valore complessivo di 11 miliardi di dollari, per la fornitura di 126 supercaccia alle forze militari indiane. Grazie al loro jet da combattimento Rafale, i francesi sono riusciti a battere la cordata anglo-tedesca-italiana-spagnola produttrice del concorrente Eurofighter Typhoon, in servizio nelle aeronautiche militari dei quattro Paesi produttori, oltre che in Austria e in Arabia Saudita e risultato essere troppo costoso. L’Indian Air Force (Bharatya vayu sena) ha infatti deciso di rivolgersi ai francesi per ammodernare la propria linea di volo, determinando un’impennata del titolo Dassault alla Borsa di Parigi, cresciuto di oltre venti punti percentuali.
Si tratta di una sconfitta pesante per la cordata europea e di un trionfo per l’industria aeronautica francese, dal momento in cui la Indian Air Force rappresenta la quarta forza aerea al mondo e l’India in generale, dopo l’indipendenza, ha sempre dovuto sostenere importanti sforzi bellici a causa dei difficili rapporti con il Pakistan e con la Cina.