Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative all'India.

venerdì 30 marzo 2012

Le tariffe doganali sull’oro

Il Governo indiano annuncia la diminuzione delle tariffe doganali sull’oro.

Con una quota sul consumo totale pari a circa il 20%, l’India rappresenta il più grande consumatore di gioielli in oro al mondo. Conosciuta il tutto il mondo come la capitale mondiale per la lavorazione dei diamanti, l’Unione Indiana sta attirando l’interesse dei colossi del retail come destinazione privilegiata per l’approvvigionamento di gioielli di alta qualità. Allo stesso tempo è cresciuta l’attenzione dei consumatori indiani nei confronti dei gioielli di marca.
Al fine di incentivare gli investimenti esteri nel settore, il Governo ha varato una serie di misure, tra cui l’approvazione automatica dell’investimento, la realizzazione di Zone Economiche Speciali per la lavorazione di pietre preziose e gioielli e la possibilità di IDE pari al 100% del capitale.
Il Governo indiano ha altresì annunciato l’intenzione di diminuire il valore della tariffa doganale sull'importazione di oro da 573 dollari per 10 grammi a 530 dollari, lasciando invece invariata la tariffa relativa all’importazione di argento.
Se si considera che l’Italia si posiziona tra i leader mondiali nel settore dei macchinari per la gioielleria, l’India rappresenta sicuramente un Paese in cui investire.

giovedì 29 marzo 2012

Moody’s boccia la nuova legge finanziaria

Moody’s si pronuncia in modo negativo in merito alla nuova legge finanziaria.

L’agenzia di rating Moody’s si è pronunciata in modo negativo in relazione al nuovo budget indiano 2012, che è stato approvato lo scorso venerdì. Alla base del giudizio negativo la mancanza di soluzioni efficaci al fine di contenere il deficit fiscale del Paese. Secondo quanto dichiarato dall’agenzia, la dipendenza da entrate sulla tassazione di redditi societari unitamente alla vulnerabilità data dai prezzi delle materie prime e all’indebolimento del tasso di cambio minacciano fortemente il profile creditizio del Subcontinente indiano. Se nei prossimi mesi non verranno introdotti degli tagli sui sussidi e degli aumenti del costo della benzina, molto probabilmente il target di spese pubbliche sarà maggiore di quanto stabilito all’interno della finanziaria 2012/2013. Secondo Moody’s la proposta del Governo di aumentare i servizi soggetti alla tassazione allo scopo di incrementare le entrate fiscali, avrà bisogno di alcuni anni prima di produrre degli effetti positivi dal momento in cui allo stato attuale gli introiti sui servizi rappresentato solo il 5% del totale delle entrate fiscali.
Al momento l’agenzia di rating ha confermato un giudizio BAAA3 per l’India.

mercoledì 28 marzo 2012

Le trattative per liberare il turista italiano

L’Italia e il governo indiano dell'Orissa si stanno impegnando per la liberazione di Paolo Bosusco, il turista rapito e ancora prigioniero dei maoisti.

Dopo la liberazione di Claudio Colangelo, è rimasto nelle montagne del Daringibari (Orissa) in ostaggio da solo Paolo Bosusco, l’altro turista rapito dai maoisti.
La Farnesina ha confermato che Bosusco “si troverebbe in buone condizioni di salute” e che proseguono con il massimo impegno le attività diplomatiche dell’ambasciata italiana a Nuova Delhi e del governo della regione dell’Orissa per la sua liberazione. Il negoziato per quest’ultima, tuttavia, “potrà richiedere ancora uno o più giorni”, in quanto i mediatori designati dai maoisti “hanno presentato nuove richieste che devono essere attentamente esaminate” ha dichiarato il “chief minister” dello Stato dell’Orissa, Naveen Patniak.
A Bhubaneswar, sede della guest house di Stato della capitale dell'Orissa, dove è ripreso il negoziato per scrivere la parola fine sul rapimento, le trattative si sono infatti nuovamente interrotte e l'accordo che sembrava ormai raggiunto si è ulteriormente allontanato: i mediatori governativi hanno lasciato la riunione facendo capire che i maoisti hanno messo sul tavolo nuove richieste e che quindi avevano bisogno di confrontarsi con il governo prima di decidere come comportarsi.

martedì 27 marzo 2012

Opportunità per il Made in Italy

Un settore in piena espansione, ma per il Made in Italy ci sono ancora numerose opportunità da cogliere in India.

Stando ai dati ISTAT relativi all’interscambio commerciale tra Italia e India nel periodo gennaio-ottobre 2011, i rapporti commerciali bilaterali tra i due Paesi sono aumentati del 24% rispetto ai primi dieci mesi del 2010: entrando nel dettaglio, le esportazioni italiane verso l’Elefante sono aumentate del 18,16%, mentre le importazioni dal Subcontinente indiano hanno registrato un incremento per un valore pari al 24% se paragonate ai dati relativi al 2010. Alla fine del mese di ottobre dello scorso anno la bilancia commerciale bilaterale segnalava un deficit pari a circa un miliardo di Euro per l’Italia, con un incremento dell’80% rispetto all’anno precedente.
Il trend positivo dell’export indiano verso l’Italia è dovuto soprattutto all’impennata registrata dalle esportazioni di combustibili (+70%), ed in particolare del coke, e da quelle dei metalli e dei prodotti in metallo (+62%).
Tra i prodotti indiani maggiormente importati in Italia risultano ancora in testa quelli legati al tessile/abbigliamento e alle pelli/accessori, che rappresentano da soli più di un quarto delle importazioni italiane dal Subcontinente. Da sottolineare inoltre l’aumento registrato nell’import di prodotti legati all’agricoltura (+47%) e dei prodotti alimentari (+46%) anche se la quota sul totale si attesta solo intorno al 4%.

lunedì 26 marzo 2012

La meccanica strumentale

Al primo posto delle esportazioni italiane verso l’India si confermano i macchinari.

Con una quota del 43,13% sui primi dieci mesi del 2011, i macchinari si confermano come principale voce delle esportazioni italiane in India, escludendo le apparecchiature elettriche (che hanno una quota del 9%). Al secondo posto tra i prodotti maggiormente esportati si trovano i metalli di base e i prodotti in metallo, con una quota dell’11,56% sul totale. Rilevante inoltre l’export legato al comparto dei mezzi di trasporto aumentato del 53,5%, la cui incidenza è passata dal 7,5% al 9,7%, e dovuto principalmente alla presenza nel Subcontinente di FIAT e Piaggio. Al quarto posto infine si trovano i prodotti e le sostanze chimiche che hanno registrato una crescita del 5%.
Nonostante i dati positivi relativi ai primi dieci mesi del 2011, secondo i dati resi noti dall’ISTAT, a novembre e a dicembre si è verificata una contrazione delle esportazioni italiane verso l’India rispettivamente del 25,5% e del 3,1%. In modo analogo anche le importazioni dall’Elefante hanno subito una diminuzione pari al 6%.
Un rallentamento legato alla flessione del Pil indiano e alla crescita limitata della produzione manifatturiera e mineraria.

venerdì 23 marzo 2012

Interscambio Italia/India

Cresce l’interscambio commerciale tra il Bel Paese e l’India anche se negli ultimi mesi del 2011 si è registrato un rallentamento.

Rese note le statistiche commerciali relative al 2011 da parte del Ministero del Commercio indiano: nei primi dieci mesi del 2011 l’interscambio bilaterale tra Italia e India si è attestato sui 7,2 miliardi di Euro superando i livelli record registrati nel 2008 (6,5 miliardi di Euro), vale a dire l’anno precedente la crisi economica e finanziaria mondiale.
A livello europeo l’Italia si è confermata al quarto posto nella classifica dei Paesi fornitori del Subcontinente indiano, preceduta da Germania, Belgio e Gran Bretagna e seguita dalla Francia che ha visto diminuire il livello delle esportazioni verso l’India (-2%). L’incremento dell’export italiano rientra nella media europea, pari al 30%. Per quanto riguarda invece le esportazioni indiane verso l’Unione Europea, l’Italia si posiziona al quinto posto, dopo Olanda, Gran Bretagna, Germania e Belgio. Come per le esportazioni, la dinamica dell’import dall’India è risultata in linea con la media europea (pari al 29,8%). Tra i prodotti italiani più esportati in India si trovano i macchinari, mentre le importazioni dall’Elefante riguardano soprattutto prodotti della filiera tessile abbigliamento, coke e prodotti siderurgici.

giovedì 22 marzo 2012

Manifestazioni contro il nucleare

Duecento arresti alla protesta contro la costruzione di una centrale nucleare.

In seguito agli scontri avvenuti tra le forze dell’ordine e i manifestanti durante la protesta contro la costruzione della centrale nucleare di Kudankulam, la polizia del Tamil Nadu ha arrestato circa duecento persone.
Il progetto russo relativo alla realizzazione della centrale nucleare di Kudankulam risale al 1988, ma i lavori sono iniziati solo nel 1997: si tratta di un’opera che ha subito diversi rinvii a causa dell’ostruzionismo da parte degli indiani e dei ritardi registrati nella fornitura dei componenti e che, a seguito dell’incidente avvenuto a Fukushima lo scorso anno, è stato fortemente criticato dalla popolazione locale che teme le conseguenze di una possibile rottura dell’impianto.
L’energia nucleare rappresenta la quarta risorsa di elettricità più grande del Subcontinente indiano, in grado di contribuire al 3% del fabbisogno generale del Paese. Allo stato attuale i venti reattori presenti in sei centrali nucleari (Kaiga –Karnataka, Kakrapar -Gujarat, Kalpakkam -Tamil Nadu, Narra -Uttar Pradesh, Rawatbhata –Rajasthan, Taraour –Maharashtra) producono 4.780 MW di elettricità.

mercoledì 21 marzo 2012

Creare posti di lavoro

Di fronte al rallentamento dell’economia, il Governo di Nuova Delhi concentra l’attenzione sulla povertà e sulla creazione di posti di lavoro.

Se negli ultimi dieci anni la crescita economica indiana si è attestata intorno al 9%, nell’ultimo trimestre del 2011 è scesa a +6%, vale a dire il livello più basso registrato negli ultimi tre anni, costringendo il Governo a considerare le possibili conseguenze che una battuta d’arresto potrebbe provocare nel Paese dell’Elefante.
Stando ai dati emersi da una ricerca condotta dalla Planning Commission, dal 2004/2005 al 2009/2010 il tasso di povertà nel Paese è diminuito, passando dal 37,2% al 29,8%: un traguardo importante per l’India, anche se ancora 360 milioni di indiani su una popolazione di 1,2 miliardi di persone, vivono ancora al di sotto della soglia di povertà. Nel corso degli anni infatti il Governo di Nuova Delhi non si è dimostrato capace di sfruttare l’abbondanza generata dal boom economico a causa di fenomeni di corruzione e sprechi che hanno avuto un notevole impatto sull’economia del Subcontinente indiano.
Ad oggi quindi il Governo del Congress si trova a over affrontare due questioni fondamentali per garantire un futuro alle generazioni che verranno: eliminare la povertà e creare nuovi posti di lavoro per i giovani.

martedì 20 marzo 2012

Orissa: gli italiani rapiti

Diffuso un nuovo messaggio audio dei maoisti.

Ritorna a farsi sentire con un messaggio audio il gruppo maoista che ha rapito Paolo Bosusco e Claudio Colangelo nel distretto di Kandhamal e rende noti i nomi di tre mediatori che dovranno partecipare ai negoziati per il rilascio: si tratta di Biswapriya Kanungo, attivista per i diritti umani ed avvocato, di Narayan Sanyal, membro del Partito comunista (maoista) indiano, attualmente in prigione a Giridih (Jharkhand) e dell'attivista Dandapani Mohanty, simpatizzante dei ribelli.
Nel dettaglio il gruppo ha presentato una lista di 14 condizioni, tra le quali figurano il blocco dei progetti e delle vendite di terre dei tribali, lo stop alle azioni anti-maoiste, la liberazione di circa 600 prigionieri e un compenso economico da devolvere alle famiglie dei maoisti uccisi in prigione. Proprio al fine di permettere al Governo di valutare le richieste, il gruppo maoista ha deciso di estendere di 24 ore l’ultimatum che scadeva a mezzanotte.
Stando a quanto dichiarato dai maoisti i due italiani rapiti nella foresta di Gazalbadi versano in buone condizioni di salute.
Una situazione molto tesa tra Italia e India visto anche l’annuncio del rinvio di una settimana della sentenza relativa alla giurisdizione nel caso dei due marò.

lunedì 19 marzo 2012

Tra cosmetica e wellness

Cresce anche in India l’attenzione per la cosmetica e il wellness.

Boom per il settore della cosmetica e del wellness in India, un mercato che secondo recenti studi tra saloni, centri estetici e prodotti di bellezza si aggirerebbe intorno ai tre miliardi di Euro. Ma sono soprattutto le città minori del Subcontinente indiano, vale a dire quelle con meno di un milione di abitanti, a trainare la crescita del comparto. Le città più piccole stanno infatti contribuendo in modo sostanziale alla crescita del settore del wellness e dei prodotti di bellezza nel Paese per diverse ragioni, prima fra tutte i costi operativi decisamente inferiori se paragonati a quelli delle grandi città, oltre alla presenza di una clientela fedele. Importante sottolineare inoltre che l’aumento registrato nelle città minori è dovuto ad un incremento del potere d’acquisto e dei redditi che hanno determinato un cambiamento nelle abitudini di acquisto della classe media. Secondo l’Oréal India le città minori si starebbero sviluppando ad un ritmo doppio rispetto a quello delle principali metropoli.

venerdì 16 marzo 2012

Tasso di interesse invariato

La Banca Centrale indiana ha annunciato la decisione di lasciare invariato il tasso di interesse.

Un reale rischio di inflazione: questa la motivazione che ha spinto la Banca Centrale indiana a lasciare invariato il tasso di interesse nonostante la battuta d’arresto registrata nella crescita del Prodotto Interno Lordo del Paese. Nell’ultimo trimestre del 2011 infatti l’economia indiana è cresciuta solo del 6,1%, il più basso tasso di crescita registrato nell’ultimo triennio. Alla luce di questa frenata dell’economia si pensava che la Banca Centrale avrebbe deciso di tagliare il tasso di interesse al fine di favorire un incremento più dinamico dell’economia del Subcontinente. Aspettative non realizzate visto che di fronte all’aumento del 6,95% dei prezzi al consumo rispetto al mese di febbraio dello sorso anno, il tasso di interesse è rimasto invariato all’8,5%.
Secondo alcuni analisti la scelta di mantenere invariati i tassi potrebbe dipendere dal fatto che in questi giorni dovrà essere approvato il nuovo budget nazionale per il prossimo anno finanziario.

giovedì 15 marzo 2012

Proteste in Tamil Nadu

Proseguono le proteste in Tamil Nadu contro la centrale nucleare di Koodankulam.

Continuano le proteste da parte dei pescatori e degli attivisti del Tamil Nadu contro la costruzione della centrale nucleare di Koodankulam. Una situazione difficile che l’11 settembre 2011 aveva portato 127 persone ad iniziare uno sciopero della fame in segno di protesta: sciopero interrotto dopo dodici giorni alla luce delle promesse non mantenute del Chief Minister dello Stato, J. Jayalitha, che aveva garantito lo stop ai lavori.
Secondo le prime indiscrezioni, tutti i pescatori avrebbero deciso di non uscire in mare per partecipare alla manifestazione che era stata annunciata lo scorso dodici marzo per ricordare il disastro nucleare e le vittime di Fukushima.
L’India con una popolazione di 1,2 miliardi di persone e un’industria in forte espansione (basti pensare che nonostante la crisi economica, nel 2011 il Pil indiano è cresciuto del 6%) è stata costretta ad affrontare gravissimi problemi legati al fabbisogno energetico nell’ultimo decennio, motivo per il quale sta decidendo di investire in fonti di energia rinnovabile da un lato, e dall’altro nella costruzione di nuove centrali nucleari. Proprio queste ultime sono oggetto di numerose proteste da parte degli abitanti delle aree selezionate per la loro costruzione, viste e considerate le conseguenze che potrebbero derivare dal malfunzionamento o dalla rottura dell’impianto, come è accaduto di recente a Fukushima.

mercoledì 14 marzo 2012

La disuguaglianza

In India solo la metà della popolazione possiede i servizi igienici e un cellulare.

Stando ai dati relativi al censimento realizzato nel 2011 in India (Census 2011), su 246,6 milioni di famiglie indiane, solo il 46,9% possiede i servizi igienici: un dato allarmante se si considera che dallo stesso censimento è emerso che il 52% degli indiani residenti in villaggi, città e slum, possiede un telefonino.
Con una popolazione di 1,2 miliardi di persone, l’India rappresenta un Paese caratterizzato da una forte disuguaglianza tra i vari Stati che se da un lato offrono alla popolazione le più moderne tecnologie e beni di consumo, dall’altro non garantiscono neppure l’accesso ai servizi di base: in Orissa, Bihar e Jharkhand la maggior parte della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno, in una situazione molto difficile in termini di povertà ed educazione. Si pensi che nel Bihar, che rappresenta con i suoi 103,8 milioni di abitanti il terzo Stato più popoloso del Subcontinente, solo il 63,8% della popolazione ha potuto ricevere un’educazione minima, e quasi il 76% delle abitazioni non possiede servizi igienici.
Con riferimento ai mezzi di comunicazione, sulla base dei risultati relativi al censimento è stato possibile osservare che il 63,2% delle case possiede un telefono fisso, il 47,2% un apparecchio televisivo e solo il 19,9% la radio.
Dagli studi condotti è altresì emersa una differenza nella composizione dei nuclei familiari: se infatti per tradizione la famiglia indiana contava anche 15-20 persone, oggi ben il 70% delle case consiste in una sola coppia.
Una vera e propria rivoluzione in atto nel Paese dell’Elefante.

martedì 13 marzo 2012

Il packaging

Secondo recenti stime l’industria del packaging in India è destinata a crescere.

Un tasso annuale di crescita composta (CAGR) oltre il 15%: queste le stime di crescita per l’industria del packaging indiana che, secondo le previsioni, raggiungerà un valore di 21 miliardi di Euro entro il 2014. Nel dettaglio i principali comparti interessati dall’industria del packaging in India sono i cibi freschi e surgelati, le buste per la spesa e i prodotti caseari.
Nel corso degli ultimi anni l’industria del packaging nel Subcontinente indiano ha acquisito un ruolo sempre più rilevante visto e considerato che la sua crescita è legata in larga misura all’incremento del reddito pro-capite, ai cambiamenti avvenuti nello stile di vita con particolare riferimento alla nascita e al consolidamento della classe media, all’aumento del fenomeno del consumismo ed a una maggiore consapevolezza circa l’importanza del rispetto degli standard d’igiene previsti a livello internazionale e dell’attenzione alla salute.

lunedì 12 marzo 2012

Stop al bando del cotone

L’India annuncia l’annullamento del bando all’export di cotone.

Dopo una settimana il Governo di Nuova Delhi ha annunciato l’annullamento del provvedimento con il quale era stato decretato il blocco delle esportazioni di cotone.
Il secondo maggior produttore di questa soft commodity a livello internazionale ha deciso di cambiare idea alla luce delle critiche manifestate in questi giorni dal più grande Paese destinatario dell’export di cotone dell’Elefante, la Cina.
Stando alle stime diffuse dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, le esportazioni del Paese asiatico rappresentano il 20% del totale a livello mondiale. Secondo Morgan Stanley il mercato del cotone si renderà protagonista quest’anno di un surplus produttivo pari a 2 milioni di balle da 480 libbre, corrispondenti a circa 217 chilogrammi.

venerdì 9 marzo 2012

Crescita Indiana: +6% nel 2011

La crescita dell’economia indiana si attesta al +6,1% nel 2011.

Un Paese il cui Pil è cresciuto del 43% negli ultimi quattro anni: l’India rende noti i dati relativi alla crescita economica del 2011, un incremento modesto, ma comunque costante visto il +6,1% registrato nello scorso anno.
Stando alle parole di Montekh Singh, padrone della Planning Commission e principale consigliere economico del Premier Manmohan Singh «Dobbiamo vedere la nostra crescita in un contesto nel quale l'Europa forse è a zero». Diversamente dall’economia del Dragone, l’India è stata in grado di basare la crescita sui consumi interni e si pensa che entro il 2020 questi raggiungeranno i 3.600 miliardi di dollari.
Stando alle parole del Responsabile delle relazioni internazionali di Fincantieri, Rinaldo Marinoni, “Quello indiano è un mercato che sottovalutiamo. Parliamo sempre di Cina ma questo è un Paese che per cultura e numeri non si può ignorare. La nostra, oggi, è una prova di sistema”. Una riflessione condivisa da molti visto il boom economico che sta attraversando il Paese e il sempre più evidente rafforzamento di una classe media interessata ai prodotti Made in Italy.

giovedì 8 marzo 2012

Gurgaon

La città di Gurgaon sfida la Cina.

Da villaggio di contadini, nel corso di un decennio la città di Gurgaon si è trasformata in quella che viene definita una “Millenium City”. Grazie infatti alla decisione di stabilire in questa città i call center delle multinazionali statunitensi, ad oggi la città è diventata sede di numerose società nazionali ed internazionali del calibro di American Express, Maruti Suzuki, Coca Cola e Microsoft.
Una città con una popolazione di circa un milione di abitanti che nell’arco di dieci anni è diventata uno dei più importanti centri finanziari e di outsourcing indiani, oltre che un centro del nascente business artistico. La terza città per reddito pro-capite può altresì essere considerata un esempio di second-tier city, ovvero una “città di seconda fila” che si distingue per l’elevata specializzazione delle attività economiche.
Manager, tecnici e professionisti sia indiani che stranieri che hanno deciso di stabilirsi in questa città hanno permesso la creazione di servizi ed infrastrutture come asili, scuole, shopping mall, istituti tecnici e di management, ristoranti, club ed hotel di lusso.

mercoledì 7 marzo 2012

Il caffè Made in India

Grande successo per il caffè Made in India.

Negli ultimi tre anni le esportazioni di caffè istantaneo dall’India hanno registrato un forte incremento; nel dettaglio la Russia rappresenta il più grande Paese cliente dell’India per quanto riguarda il settore in questione, dal momento in cui importa da sola un terzo della produzione di caffè istantaneo Made in India. Come ha sottolineato il Presidente della Coffee Exporters Association of India, Ramesh Raja, “Vi è una grossa domanda di miscele di caffè istantaneo di costo medio-basso in Russia, Europa dell’Est e Asia”. Si consideri che l’export indiano di caffè in Russia è raddoppiato nel corso degli ultimi tre anni, mentre la quota di export degli esportatori indiani negli Stati Uniti è triplicata.
Tra le maggiori aziende esportatrici verso questi Paesi si possono considerare CCL Porducts (India) Ltd e Tata Coffee Ltd; in generale le aziende indiane importano grandi quantità di caffè grezzo di qualità medio-bassa, ed in particolare la varietà cd. “robusta”, dall’Africa orientale e dal Vietnam per poi trasformarlo in caffè istantaneo ed esportarlo. Se si considera l’importazione di caffè grezzo destinato ad essere riesportato, questa è cresciuta del 18% nel 2011, pari a 53,440 tonnellate in più rispetto al 2010. Per quanto riguarda invece l’export complessivo di caffè, nel 2011 è aumentato del 20% rispetto all’anno precedente.

martedì 6 marzo 2012

No more low-cost

L’era dell’auto low-cost giunge ad un punto di svolta.

L’India, da sempre considerato Paese strategico per le case automobilistiche, segna la svolta: non più solo auto low-cost, come la celeberrima Tata Nano, ma aumenta la richiesta di auto “occidentali”. La maggiore disponibilità di denaro della classe media sta infatti segnando la differenza in un’epoca segnata dalle auto più economiche al mondo. 
Secondo le previsioni infatti entro il 2015 verranno immatricolati 4 milioni di nuove vetture e, proprio in quest’ottica, le maggiori case automobilistiche mondiali hanno deciso di darsi appuntamento all’Auto Expo 2012 di Nuova Delhi. 1500 marchi provenienti da 24 Paesi per un totale di 50 novità tra veicoli commerciali, bus, auto e veicoli a due ruote: questi i numeri del salone che per la prima volta ha ospitato brand del calibro di Ferrari. Tra le novità presentate anche le auto elettriche e le supercar occidentali.
Un mercato in movimento e in forte espansione che sta cambiando il settore delle automobili.

lunedì 5 marzo 2012

Il settore immobiliare

Il settore immobiliare in India ha attirato 1.300 milioni di € nel 2011.

Resi noti i dati relativi al settore immobiliare in India relativi al 2011: lo scorso anno il settore ha attirato 1300 milioni di Euro di investimenti privati, diventando la destinazione privilegiata per i fondi azionistici privati. Il settore energetico si è posizionato solo al terzo posto nella classifica relativa agli investimenti privati, preceduto dal settore automobilistico che è riuscito ad attrarre 780 milioni di € di fondi azionistici privati. Settori come telecomunicazioni, metalli & minerario, farmaceutico e cura della persona, ospitalità, hanno invece subito una diminuzione di interesse da parte di compagnie azionistiche private.
Nel complesso gli investimenti privati hanno raggiunto nel 2011 i 6 miliardi di Euro tramite 347 accordi.
Secondo Vikram Hosangady, partner di KPMG, “Soci a responsabilità limitata (che sottoscrivono assegni per fondi di investimento) percepiranno un guadagno del 15-25% dagli affari riguardanti il settore immobiliare. Gli investitori stranieri sono ottimisti nei confronti dell’India. Tutto ciò che vogliono è rapidità nell’agire e politiche amichevoli”.

venerdì 2 marzo 2012

Coca Cola investe in India

Annunciati investimenti per 1,5 miliardi di dollari.

Il colosso americano Coca Cola e i suoi partner hanno annunciato per i prossimi anni investimenti per un valore complessivo di 1,5 miliardi di dollari. Stando a quanto dichiarato dal Presidente e CEO di Coca Cola India e Asia del Sud, Atul Singh, i nuovi investimenti, che rappresentano i più grandi fatti dalla società produttrice di bevande dal suo rientro nel Subcontinente indiano 18 anni fa, verranno impiegati per le infrastrutture, le strategie di crescita dei marchi, programmi di marketing, di distribuzione e di sostenibilità.
Come è avvenuto per altre grandi multinazionali, anche la Coca Cola ha capito quanto sia rilevante puntare sui mercati emergenti, come quello indiano, per riuscire a far fronte al rallentamento delle vendite registrato nel Vecchio Continente e negli Stati Uniti. Il Presidente di Coca Cola Eurasia e Africa, Ahmet C. Bozer, ha commentato “Se continuiamo per questa strada, non mi meraviglio che l’India, per la fine di questo decennio, diventi uno dei 5 principali mercati dei prodotti Coca Cola”.

giovedì 1 marzo 2012

Rapporti India/Iran

Gli Stati Uniti invitano l'India ad applicare le sanzioni contro l'Iran.

Washington ha annunciato di essere in contatto con India, Pakistan, Russia e Cina al fine di  indurre questi Paesi a diminuire le proprie quote di importazione di greggio dall'Iran. Hillary Clinton, Segretario di Stato Americano ha dichiarato: "Confermiamo che la pressione, economica e diplomatica, sull'Iran, comincia a farsi sentire. E voi ne vedete i frutti, il fatto che dopo mesi e mesi abbiamo l'Iran che suggerisce di tornare al tavolo delle trattative".
Per quanto riguarda l'India in particolare, questa si è dimostrata molto prudente nel non indicare l'Iran come responsabile degli attacchi avvenuti di recente a Delhi alla moglie di un diplomatico israeliano, viste le buone relazioni che intrattiene con Iran e Israele.
Stando a quanto rivelato da un alto funzionario israeliano, l'intelligence indiana non starebbe fornendo prove rilevanti circa il coinvolgimento dell'Iran nell'attacco dello scorso 13 febbraio; lo stesso ha dichiarato al quotidiano Haaretz che gli investigatori indiani sarebbero "vicini a risolvere pienamente il caso, ma non lo dicono pubblicamente".