Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative all'India.

venerdì 31 dicembre 2010

India, energia eolica

“Per quanto riguarda l’energia da fonti rinnovabili, specialmente l’energia eolica, l’India è probabilmente il più promettente mercato del mondo”.

L’India occupa la quinta posizione nel mercato globale dell’energia eolica. Il potenziale di crescita del Paese ha attirato il grosso investimento della compagnia americana GreenWorld Development, il cui obiettivo è quello di creare nuove joint venture e diventare la società leader all’interno del continente. Leo Heini, CEO di GreenWorld ha affermato: “Per quanto riguarda l’energia da fonti rinnovabili, specialmente l’energia eolica, l’India è probabilmente il più promettente mercato del mondo. Stiamo per stanziare una cifra considerevole per permettere alle nostre joint venture di crescere e svilupparsi, in modo da rendere la GreenWorld il maggiore produttore di turbine eoliche del Paese".

mercoledì 29 dicembre 2010

Le sfide per l’economia indiana

“L’India deve creare un suo modello di crescita e di sviluppo sui generis per diventare un’economia avanzata in grado di promuovere una crescita a 360 gradi, al fine di beneficiare di una maggior efficienza, una maggiore equità ed una migliore governabilità in una democrazia liberale”

Durante un momento di recessione globale la crescita economica dell’India si è mantenuta stabile. Al fine di mantenere questi ritmi sostenuti è necessario che il Paese affronti una serie di sfide, assicurando in primo luogo una giustizia equa in modo tale che tutti i cittadini possano godere di un miglioramento della qualità della vita. Secondo Vijay Kelkar, economista e policy maker indiano, “L’India deve creare un suo modello di crescita e di sviluppo sui generis per diventare un’economia avanzata in grado di promuovere una crescita a 360 gradi, al fine di beneficiare di una maggior efficienza, una maggiore equità ed una migliore governabilità in una democrazia liberale”. Pertanto, costruire un sistema simile a quello americano, britannico o occidentale non funzionerebbe.
Nonostante sia un Paese innovativo che può appoggiarsi ad una classe dirigente giovane e preparata, è caratterizzato da una situazione interna debole. A far fronte a tale mancanza vi è la dinamicità del settore privato che contribuisce in maniera rilevante allo sviluppo economico del Paese.
Se l’India riuscisse a superare queste sfide potrebbe divenire il secondo gigante economico dopo la Cina, la quale oggi sta godendo di un Pil quattro volte superiore a quello indiano ma con un tasso di crescita di gran lunga inferiore.

lunedì 27 dicembre 2010

Il Bangalore Business Center

“Le Pmi incontrano notevoli difficoltà ad affrontare un mercato lontano e di così grandi dimensioni. Ma, secondo molti operatori, l’India è destinata a diventare un interlocutore privilegiato – molto più della Cina – in una prospettiva di medio termine per le nostre piccole e medie imprese”.

Nasce a Bangalore il Bbc (Bangalore Business Center), un’iniziativa avviata dalla collaborazione tra un grande gruppo indiano di imprenditori, il Khoday Group, e una società italiana di consulenza alle piccole medie imprese con sede anche in India.
Coordinatore dell’iniziativa per l’Italia è Paolo Annavini che, a fronte del fatto che le esportazioni dall’Italia stanno subendo un calo da anni, ha affermato: “Le Pmi incontrano notevoli difficoltà ad affrontare un mercato lontano e di così grandi dimensioni. Ma, secondo molti operatori, l’India è destinata a diventare un interlocutore privilegiato – molto più della Cina – in una prospettiva di medio termine per le nostre piccole e medie imprese”.
Aggiunge, inoltre, che le produzioni low cost, l’opportunità di sviluppare il mercato interno e di creare joint venture sono tra gli elementi che rendono attrattivo il Paese indiano per l’imprenditoria italiana.

venerdì 24 dicembre 2010

Mantero cerca partner indiano o cinese

In seguito alla crisi, molte aziende sono state costrette ad attuare una riorganizzare aziendale ed economica. Ad esempio l’azienda comasca Mantero sta ricercando un partner industriale indiano o cinese per allargare il proprio business e sbarcare in nuovi mercati.

L’azienda comasca Mantero, che da sempre fornisce tessuti di alta qualità ai colossi della moda, ha annunciato l’intenzione di mettersi sul mercato con il proprio marchio. Essendo il mercato europeo e gli Stati Uniti ormai saturi, punta a sbarcare in India o Cina dove sta cercando un partner industriale con una buona rete distributiva per realizzare prodotti marchiati “Mantero”.
La scelta paesi come India e Cina è dovuta non soltanto dal fatto che sono caratterizzati da economie dinamiche, ma anche per il successo e la riconoscibilità che il Made in Italy riscuote in tali mercati.
Massimo Brunelli, amministratore delegato di Mantero, ha lasciato intendere che questa operazione richiederà parecchio tempo. Tuttavia è un cambiamento spinto dalla crisi economica, la quale ha portato le aziende ad una indispensabile riorganizzazione aziendale.

giovedì 23 dicembre 2010

India e Cina vogliono accrescere gli scambi

La volontà di accrescere gli scambi commerciali tra il colosso indiano e quello cinese è tra gli obiettivi di entrambi i governi, i quali puntano a portare il proprio business a 100 miliardi di dollari entro 5 anni.
Durante la visita del primo ministro cinese Wen Jabao nel Paese indiano, è stata annunciata l’intenzione di entrambi i governi di moltiplicare il proprio scambio commerciale portandolo a circa 100 miliardi di dollari entro cinque anni. Si tratta di un progetto che è in linea con quanto accaduto nell’ultimo decennio, durante il quale l’interscambio è passato da tre a sessanta miliardi di dollari. A questo proposito, Wen ha promesso una maggiore apertura del mercato all’imprenditoria indiana, in particolare nel settore farmaceutico, agricolo e dell’information technology.
Inoltre, sono state al centro dell’incontro, sia la questione riguardante le risorse idriche e i progetti idroelettrici cinesi sul fiume Brahamaputra, sia l’intenzione di accrescere gli investimenti diretti: negli ultimi anni entrambi i paesi hanno lasciato largo spazio ai Foreign direct investment, trascurando il proprio scambio commerciale.

mercoledì 22 dicembre 2010

I legami tra India e Iran

Il dialogo con l’Iran è uno degli obiettivi di New Delhi: la realizzazione di un gasdotto e la volontà di stringere accordi economici con il paese permetterebbero all’India di assumere una posizione di maggior rilievo nell’area asiatica.
Il Paese indiano sta cercando di trovare maggiore indipendenza per quanto riguarda la sua politica estera (attraverso un riposizionamento geopolitico). Tra i programmi di New Delhi assume un’importanza rilevante l’intenzione di riaprire il dialogo con Teheran, con cui si era già avvicinata negli anni ’90 per creare un’alleanza che si opponesse all’ascesa dei talebani.
Tra gli obiettivi che spingono il dialogo con Ahmadinejad vi sono, ad esempio, la realizzazione di un gasdotto che dovrebbe collegare Iran, Pakistan ed India, e accordi che permetterebbero a quest’ultima di assumere una posizione strategica. A questo riguardo, il porto iraniano di Chabahar è di fondamentale importanza: oggi consente infatti di rafforzare i suoi rapporti commerciali non soltanto per la sua capacità di fare da sbocco per le risorse energetiche della zona centro asiatica, ma anche perché dà l’opportunità di aggirare il Pakistan (alcuni accordi siglati tra Afghanistan e Pakistan non permettono all’India l’utilizzo del territorio pakistano per il trasporto di beni da esportare).
L’India, impegnata anche in un’azione di mediazione tra l’Iran e gli Stati Uniti, sta tentando di far uscire il paese dall’”isolamento” in cui si trova al fine di poter sfruttare le potenzialità di eventuali rapporti economici e politici.

martedì 21 dicembre 2010

“Magica India. Tesori sconosciuti dell’arte tribale”

Al Museo Popoli e Culture di Milano è aperta la mostra “Magica India. Tesori sconosciuti dell’arte tribale”, che rimarrà allestita fino alla fine di gennaio.

Fino al 30 gennaio il Museo Popoli e Culture di Milano ospiterà la mostra “Magica India. Tesori sconosciuti dell’arte Triblale”, dedicata alle popolazioni tribali del paese indiano. Saranno esposti oggetti e immagini raccolte da Roberta Ceolin e Claudio Tirelli in più di trent’anni di viaggio e di ricerche, allo scopo di far conoscere cultura e tradizioni delle numerose tribù che popolano l’India.
Testimonianza della storia di queste etnie sono le sculture in bronzo,ottone e legno, dipinti, strumenti musicali e ritratti fotografici.
Durante il periodo della mostra sono inoltre organizzate serate di approfondimento a cura dei collezionisti.

lunedì 20 dicembre 2010

Versace Unique in India

È prevista una crescita nel mercato indiano dei punti vendita di marchi di lusso. Recentemente Versace ha lanciato un nuovo smartphone, un prodotto di alta qualità e tecnologia rivolto ai consumatori con alto potere d’acquisto.

I punti vendita presenti sul mercato indiano di aziende italiane operanti nel settore del lusso sono attualmente circa 30. Ma è prevista una crescita nei prossimi cinque anni che vedrà l’apertura di altri 50/60 punti vendita di marchi di lusso. Tra questi anche Versace che, recentemente, attraverso una collaborazione con ModeLabs Group ed LG Electronics, ha lanciato in India lo smartphone Versace Unique, un prodotto di alta qualità e tecnologia avanzata. Il cellulare è composto da molti materiali pregiati come pelle lavorata a mano, oro a 18 carati e acciao inox 316L. Con un prezzo di 7500 euro, il prodotto è rivolto ai consumatori con alto potere d’acquisto.

giovedì 16 dicembre 2010

India, ammodernamento di infrastrutture

Il ministro dei trasporti indiano Kamal Nath ha annunciato per il quinquennio 2012-2016 un piano di investimenti nelle infrastrutture, di un valore di mille miliardi di euro.
Il ministro dei trasporti indiano Kamal Nath, nell’incontro con Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria e Paolo Romani, ministro dello Sviluppo, ha dichiarato che nel periodo 2012-2016 è previsto un raddoppiamento dei finanziamenti dedicati all’ammodernamento infrastrutturale. Il progetto prevede non soltanto investimenti in aeroporti, strade, autostrade, ferrovie ma anche operazioni dirette a potenziare i porti attraverso nuovi macchinari.
Quello delle infrastrutture è perciò un settore attrattivo che offre opportunità di investimento anche alle imprese italiane. Il piano previsto da Kamal Nath sembra essere di grande portata: verranno impiegati mille miliardi di dollari, ovvero 500 miliardi in più di quelli investiti nel piano precedente.

mercoledì 15 dicembre 2010

Le imprese marchigiane all’“Expo Riva Schuh India”

In India, così come sta accadendo negli altri paesi emergenti, sta nascendo una fascia sempre più ampia di consumatori che sono interessati alle economie avanzate, le quali a loro volta vedono prospettive sempre maggiori per l’internazionalizzazione dei propri prodotti.

Nel Paese indiano, la domanda interna in espansione porterà l’economia a crescere ulteriormente, rendendo il mercato sempre più attrattivo.
Durante un incontro tra Graziano di Battista, presidente della Camera di Commercio di Fermo, Nazzareno di Chiara, presidente di Fermo Promuove e alcuni dirigenti di Expo Riva Schuh (la Fiera di Riva del Garda) si è discussa l’idea di portare a Nuova Delhi alcune delle aziende del distretto marchigiano.
È stata infatti presa in considerazione la possibilità di penetrare il mercato principalmente nel comparto calzaturiero. Durante la Expo Riva Schuh India, prevista alla fine del mese di luglio 2011, la Regione Marche e l’Ice, tra i vari servizi, offriranno: un supporto alle imprese nell’organizzazione degli spazi espositivi, la permanenza in India e la spedizione di campionari.Queste opportunità sono di sicuro valore per le imprese che, oggigiorno, affrontano le tematiche dell’internazionalizzazione e che, per conseguire una strategia di successo, necessitano di sviluppare un’analisi approfondita del mercato stesso, al fine di minimizzare equivoci e incertezze.

martedì 14 dicembre 2010

Alessi nel mercato indiano

Matteo Alessi, direttore trade marketing e sviluppo internazionale, ha affermato: “In India abbiamo una presenza ridotta, dal momento che abbiamo appena individuato un distributore-partner rispondente alle nostre esigenze strategiche”. Pertanto la scelta di distributori che conoscono in profondità il mercato locale è un fattore chiave per realizzare una strategia di successo.

Alessi, l’impresa artigianale che inizialmente produceva oggetti in metallo, e che in un secondo tempo si è trasformata in un laboratorio di ricerca e di design, ha riscosso successo anche in alcuni dei paesi emergenti. Mentre l’export verso la Cina rappresenta una percentuale di circa 7% sul totale del fatturato, in India è ancora poco sviluppato. A questo proposito Matteo Alessi, direttore trade marketing e sviluppo internazionale, spiega: “In India abbiamo una presenza ridotta, dal momento che abbiamo appena individuato un distributore-partner rispondente alle nostre esigenze strategiche”.
Pertanto è importante avvalersi di distributori affidabili con conoscenze specifiche del mercato locale al fine di costruire un’offerta mirata alle necessità degli individui che appartengono alla cultura nella quale si desidera operare.

venerdì 10 dicembre 2010

Consumatori indiani attenti all’impegno sociale dell’azienda

I consumatori dei mercati emergenti risultano essere più attenti all’impegno sociale delle aziende. L’aggiunta dello scopo per un marketing di successo potrebbe apportare alle aziende dei vantaggi competitivi, soprattutto a quelle operanti in mercati come quello indiano.

Secondo lo studio annuale Goodpurpose di Edelman, i consumatori di India, Cina, Brasile e Messico tenderebbero ad acquistare maggiormente marchi che sostengono buone cause. Secondo Carol Cone, direttore generale, Brand&Corporate Citizenship di Edelman, “Nei mercati emergenti, l’aumento del “cittadino consumatore” è stato cosi rapido perché le battaglie per le questioni sociali come le risorse naturali e i diritti umani sono diventate fondamentali. Comprendono lo scopo e vogliono essere al centro della loro vita e delle loro interazioni quotidiane con i brand”.
Si tratta di un’aggiunta importante alle 4 P del marketing (prodotto, prezzo, luogo promozione), ovvero lo scopo, che permette un coinvolgimento più profondo con il consumatore facendolo collaborare in una “questione sociale”.
Secondo la ricerca in oggetto, circa il 66% della popolazione mondiale è propensa ad acquistare prodotti di imprese che sostengono una buona causa. Pertanto, l’aggiunta della quinta P del marketing (porpouse) potrebbe apportare all’azienda dei vantaggi competitivi.

martedì 7 dicembre 2010

Bauli, joint venture in India

Lo stabilimento veronese aperto l’estate scorsa a Calcutta ha dato avvio alla produzione di brioche nel mercato indiano. Non c’è spazio, invece, per prodotti da ricorrenza italiani all’estero poiché, come afferma Alberto Bauli, “Esportare le tradizioni è impossibile, ogni paese ha le sue tradizioni gastronomiche e modalità di consumo”.

La società veronese Bauli, guidata da Alberto Bauli e specializzata in prodotti dolciari da forno, l’anno precedente è divenuta un piccolo gruppo grazie all’acquisizione dei marchi dolciari Motta e Alemagna (appartenenti al gruppo Nestlè). È un’azienda in crescita, sia in quantità che in fatturato, anche se ciò che preoccupa nel prossimo futuro è l’incremento del prezzo delle materie prime: sono raddoppiati il grano e il cacao e lo zucchero è in crescita.
Il “core-business” rimane oggi quello dei pandori e dei panettoni, anche se è prevista una crescita che avrà luogo nei mercati dei paesi emergenti, a partire dall’India, dove è già stato aperto uno stabilimento l’estate scorsa.
Bauli è entrato nel mercato indiano tramite la realizzazione di una joint venture: “Noi forniamo tecnologia e impiantistica, loro la rete commerciale e le garanzie economico-finanziarie”. Pertanto, la scelta di un partner capace di dare garanzie all’azienda è un fattore determinante nella buona riuscita dell’operazione.
Non c’è spazio però per i prodotti da ricorrenza italiani in mercati culturalmente diversi e, a questo proposito, Bauli afferma: “Esportare le tradizioni è impossibile, ogni paese ha le sue tradizioni gastronomiche e modalità di consumo quotidiano”.
Prima di avviare un processo di internazionalizzazione è essenziale, quindi, conoscere il mercato nel quale si va ad operare per poter individuare i prodotti che si adattano maggiormente alle abitudini o necessità dei consumatori.

lunedì 6 dicembre 2010

Gli Stati Uniti appoggiano l’India

Il presidente americano Barack Obama ha dichiarato il proprio appoggio affinchè l’India assuma un ruolo di maggior rilievo nello scenario internazionale.
Il mese scorso, durante la visita nel Paese indiano, il presidente americano Barack Obama ha dichiarato l'appoggio degli Stati Uniti affinchè l'India assuma una posizione internazionale di maggior rilievo. A questo riguardo ha affermato: "L'ordine internazionale giusto e sostenibile che vuole perseguire l'America include un'organizzazione delle Nazioni Unite efficiente, credibile e legittima. Per questo io dico oggi che negli anni a venire auspico una riforma del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che includa l'India come membro permanente".
Si tratta di una riforma complicata che non sarà attuabile in tempi brevi, anche per il fatto che restano da superare le resistenze del Pakistan e della Cina, la quale non vuole avere rivali nell'area asiatica.

mercoledì 1 dicembre 2010

India, crescita del Pil dell’8,9%

Dati positivi per l’economia dell’India. Ciò porta a pensare ad un possibile ritorno ai livelli di crescita prima della crisi economica, quando il paese registrava una crescita annuale del 9%. Nel 2020, il Paese indiano farà parte (assieme a Brasile, Russia e Cina) delle dieci maggiori superpotenze economiche.

Nel trimestre luglio-settembre 2010 il Pil indiano è cresciuto dell’8,9%, un risultato che è andato oltre le aspettative degli esperti. Pertanto è in linea con i risultati del trimestre precedente e ciò potrebbe significare un ritorno ai livelli di crescita prima della crisi quando l’economia indiana cresceva ad un ritmo annuale del 9%.
Si prevede che saranno i paesi emergenti a trainare l’intero pianeta e, nel 2020, i Bric (Brasile, Russia, India, Cina) costituiranno quattro delle dieci superpotenze economiche.
Inoltre l’India, assieme a Cina e Giappone, rientrerà tra le cinque più importante economie dell’Asia.