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martedì 7 dicembre 2010

Bauli, joint venture in India

Lo stabilimento veronese aperto l’estate scorsa a Calcutta ha dato avvio alla produzione di brioche nel mercato indiano. Non c’è spazio, invece, per prodotti da ricorrenza italiani all’estero poiché, come afferma Alberto Bauli, “Esportare le tradizioni è impossibile, ogni paese ha le sue tradizioni gastronomiche e modalità di consumo”.

La società veronese Bauli, guidata da Alberto Bauli e specializzata in prodotti dolciari da forno, l’anno precedente è divenuta un piccolo gruppo grazie all’acquisizione dei marchi dolciari Motta e Alemagna (appartenenti al gruppo Nestlè). È un’azienda in crescita, sia in quantità che in fatturato, anche se ciò che preoccupa nel prossimo futuro è l’incremento del prezzo delle materie prime: sono raddoppiati il grano e il cacao e lo zucchero è in crescita.
Il “core-business” rimane oggi quello dei pandori e dei panettoni, anche se è prevista una crescita che avrà luogo nei mercati dei paesi emergenti, a partire dall’India, dove è già stato aperto uno stabilimento l’estate scorsa.
Bauli è entrato nel mercato indiano tramite la realizzazione di una joint venture: “Noi forniamo tecnologia e impiantistica, loro la rete commerciale e le garanzie economico-finanziarie”. Pertanto, la scelta di un partner capace di dare garanzie all’azienda è un fattore determinante nella buona riuscita dell’operazione.
Non c’è spazio però per i prodotti da ricorrenza italiani in mercati culturalmente diversi e, a questo proposito, Bauli afferma: “Esportare le tradizioni è impossibile, ogni paese ha le sue tradizioni gastronomiche e modalità di consumo quotidiano”.
Prima di avviare un processo di internazionalizzazione è essenziale, quindi, conoscere il mercato nel quale si va ad operare per poter individuare i prodotti che si adattano maggiormente alle abitudini o necessità dei consumatori.

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