Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative all'India.

venerdì 30 settembre 2011

Il settore arredo in India

Made in Italy sempre più apprezzato in India, grazie al grande dinamismo economico e alla crescita del potere di acquisto della popolazione che stanno caratterizzando il Paese asiatico in questo momento.

I prodotti Made in Italy stanno iniziando a conquistare il mercato indiano, anche se la presenza di marchi e prodotti italiani, in particolare di quelli legati al settore arredo, è ancora piuttosto limitata. La causa di ciò può essere ricondotta alla differenza culturale esistente tra i due Paese: se da un lato infatti le aziende e le istituzioni indiane non sono ancora consapevoli delle implicazioni economiche che potrebbe avere l’impiego di soluzioni tecniche di qualità superiore, dall’altro le organizzazioni italiane riscontrano difficoltà nella comprensione delle dinamiche e dei fattori all’origine delle scelte dei consumatori indiani.
Allo scopo di ridurre questa distanza, nel corso degli ultimi anni, diverse delegazioni di settore provenienti dall’Italia hanno analizzato il mercato indiano e numerose imprese hanno deciso di partecipare a manifestazioni fieristiche ed esposizioni.
Nonostante la presenza italiana nel settore arredo sia ancora di nicchia, il margine di incremento sembra essere molto ampio: basti pensare che se nel 2005 le importazioni dall’Italia hanno raggiunto i 7,2 milioni di € di valore, nel 2010 il valore complessivo delle importazioni dal Belpaese hanno sfiorato i 16,5 milioni di €.

giovedì 29 settembre 2011

La Camera di Commercio di Ferrara presenta il “Progetto India”

La Camera di Commercio di Ferrara organizza un incontro teso a fornire le chiavi di accesso al mercato indiano, un mercato sempre più importante a livello internazionale.

Promosso da Unioncamere Emilia-Romagna, dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Camera di Commercio di Ferrara, in collaborazione con la Camera di Commercio Indo-Italiana, il “Progetto India” verrà presentato il prossimo 5 ottobre in occasione della “Giornata Paese India”. L’obiettivo di tale progetto è quello di fornire alle imprese gli strumenti idonei per affrontare il mercato indiano, divenuto ormai strategico per l’export italiano, ed in particolare per determinati settori sostenuti da rilevanti investimenti esteri e da importanti finanziamenti da parte del Governo. L’iniziativa, volta a creare rapporti commerciali stabili e duraturi tra le aziende emiliano-romagnole e le controparti indiane, prevede inoltre la partecipazione ad una missione imprenditoriale dal 4 al 10 dicembre nelle città di Mumbai, Chandigarh e Delhi e a incontri B2B con le aziende indiane. I settori che verranno coinvolti nel progetto sono la meccanica, l’edilizia, le infrastrutture e le tecnologie impiegate nell’agroalimentare, nelle energie rinnovabili, nell’ambiente. Tra i servizi a supporto delle aziende sono inoltre previsti report di fattibilità, la ricerca di partner indiani, l’organizzazione di visite d’affari e aziendali, round-table settoriali,…

mercoledì 28 settembre 2011

Stop agli SMS per proteggere la privacy

L’Autorità di Regolamentazione delle Telecomunicazioni indiana (TRAI) ha annunciato la fissazione di un tetto massimo di SMS che ogni utente potrà inviare dal proprio cellulare.

Di fronte alla necessità di ridurre il numero di messaggi pubblicitari e telefonate promozionali che gli indiani ricevono quotidianamente sui loro cellulari, la Telecom Regulatory Authority of India ha deciso di intervenire fissando un tetto massimo di cento messaggi al giorno inviabili da qualsiasi cellulare indiano.
La restrizione, stabilita a causa del bombardamento pubblicitario subito dagli utenti indiani, mira a proteggere la privacy dei cittadini e non riguarda i servizi di emergenza, le banche, i social network e le compagnie aeree, anche se ha destato scalpore la decisione di fornire autorizzazioni speciali solo ad alcune aziende di telemarketing e il fatto che la limitazione non venga attuata durante i fine settimana e i giorni festivi.
Nel dettaglio le scuole, gli uffici stampa e le organizzazioni non governative hanno risentito maggiormente della regolamentazione decisa dalla TRAI, visto che molto spesso ricorrono a questo tipo di strumento per lanciare campagne sociali.
L’iniziativa non rappresenta una novità se si considera che già in passato le autorità competenti in materia di regolamentazione delle telecomunicazioni avevano cercato, invano, di limitare l’attività delle aziende di telemarketing, che avevano continuato ad inviare messaggi promozionali agli utenti.

martedì 27 settembre 2011

L’India in materia di e-waste

Nel 2012 entreranno in vigore le norme emanate in tema di e-waste: nuove procedure per i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Il Ministero indiano dell’Ambiente e delle Foreste ha annunciato che a partire dal 1° maggio 2012 entreranno in vigore le norme in materia di e-waste, ovvero dei rifiuti generati da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Stando ai dati resi noti dalla Manifacturers’ Association for Information Technology (MAIT), allo stato attuale l’India produce circa 400.000 tonnellate di e-waste, di cui solo il 5% viene riciclato: secondo i dati forniti da MAIT, circa il 40% dei prodotti inutilizzati e obsoleti restano nei magazzini e nei ripostigli delle case e non è previsto un meccanismo per lo smaltimento degli stessi.
In base alle nuove norme saranno i produttori di pc, telefoni cellulari ed elettrodomestici a doversi occupare del riciclaggio e della riduzione di questo tipo di rifiuti, prevedendo dei propri centri di raccolta. Allo stesso modo i grandi consumatori di tali apparecchiature, come le aziende e il governo, saranno ritenuti responsabili per il riciclaggio degli e-waste e dovranno garantire l’invio di questi rifiuti ai centri autorizzati o il ritiro da parte dei produttori; sono previsti inoltre dei registri relativi ai rifiuti, consultabili dagli enti preposti al controllo dei livelli di inquinamento.

lunedì 26 settembre 2011

Il Governo investe nel food processing

Il Governo di New Delhi si impegna nel comparto agricolo con misure volte a modernizzare la filiera ed evitare tensioni speculative sui prezzi.

Il settore agricolo contribuisce per il 16% al Pil indiano, ciò nonostante presenta ancora molte problematiche: meno del 10% della produzione alimentare viene trasformata e circa il 40% deperisce prima di arrivare al consumatore finale a causa delle carenze nelle capacità di stoccaggio e conservazione. Per questo motivo il Governo centrale ha deciso di intervenire con misure idonee: nel dettaglio il Ministero del Food Processing ha annunciato l’intenzione di incrementare la percentuale degli alimenti trasformati dall’attuale 2% al 25% entro il 2025 grazie ad investimenti privati e stranieri.
Proprio in questo contesto si deve leggere l’iniziativa promossa da Coca Cola, che ha lanciato un sistema di refrigerazione ad energia solare per mantenere le bibite al fresco: i sovraccarichi di energia elettrica e la fornitura insufficiente rappresentano infatti un grave problema soprattutto nelle zone rurali dell’India, problematiche che il frigorifero progettato da Coca-Cola India, eKOCool, si propone di risolvere garantendo inoltre l’utilizzo dell’energia in eccesso per ricaricare telefoni cellulari e luci a LED all’interno delle abitazioni.

venerdì 23 settembre 2011

Il Governo centrale investe nell’agricoltura

Al fine di migliorare la produzione del settore primario del Paese, il Presidente indiano ha annunciato l’impegno del Governo nello sviluppo del settore agricolo.

Il Presidente della Repubblica Indiana, Pratibha Patil, ha confermato l’importanza di investire nella produzione agricola del Paese facendo ricorso alle tecnologie più moderne: il Presidente ha affermato che “Non dobbiamo dimenticare che la sicurezza alimentare nel Paese dipende dallo sviluppo del settore agricolo”, sottolineando l’impegno da parte del Governo del Subcontinente al fine di rendere partecipi le comunità locali rurali nel processo di implementazione dei sistemi agricoli di nuova generazione.
L’agricoltura infatti dovrebbe coordinarsi meglio con gli altri settori dell’economia e gli agricoltori dovrebbero poter avere accesso al credito agricolo ed essere agevolati nella commercializzazione dei loro prodotti.
La Banca Nazionale per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (National Bank for Agricolture and Rural Development) ha previsto per quest’anno fiscale, lo stanziamento di 120 milioni di € per lo sviluppo delle infrastrutture nelle zone rurali nelle regioni del Jammu e del Kashmir. Ulteriori otto milioni di € sono stati allocati per essere impiegati in ottanta progetti riguardanti l’irrigazione, la fornitura di acqua potabile e la costruzione di strutture veterinarie.

giovedì 22 settembre 2011

Cindia alla conquista delle miniere dell’Afghanistan

L’Afghanistan assegnerà in autunno la prima licenza petrolifera e il contratto per sfruttare la miniera di ferro Hajigak: le imprese indiane e cinesi non vogliono perdere questa grande opportunità.

Se già più di 170 anni fa vennero notate per la prima volta le immense risorse minerarie presenti nel suolo afgano, ora il Pentagono conferma che il Paese asiatico potrebbe possedere risorse di petrolio, gas e metalli per un valore complessivo pari a tremila miliardi.
Si tratta però di una ricchezza inesplorata, visto che il Governo afgano pensa di concedere la prima licenza petrolifera entro l’autunno di quest’anno: nel dettaglio si sta discutendo il contratto per la licenza petrolifera con la China National Petroleum Corporation. Nel frattempo è partita la gara per l’assegnazione del deposito di Hajigak, che pare contenga due miliardi di tonnellate di ferro di ottima qualità. Il Governo locale aveva già indetto una gara nel 2009, ma era stato costretto a cancellarla per sospetta corruzione (si pensi che l’Afghanistan si posiziona al secondo posto nella classifica di Transparency International che prende in esame il livello di corruzione all’interno dei paesi). Allo scopo di evitare situazioni spiacevoli sono state preselezionate sette contendenti provenienti da tutto il mondo, compreso un consorzio di imprese indiane guidato dalle statali Steel Authority of India e Nmdc. Il consorzio indiano cha ha fatto la proposta per l’intera complesso della miniera, dovrà confrontarsi con società americane, canadesi e iraniane. La data prevista per l’annuncio dell’impresa vincitrice è fissata per il 4 ottobre.

mercoledì 21 settembre 2011

La denuncia contro la diffusione delle armi

Un’organizzazione governativa ha presentato un rapporto sulla “Violenza armata in India” in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Stando ai dati riportati all’interno del rapporto riguardante la violenza armata in India, realizzato da un’associazione governativa insieme all’Onu, in India si contano quaranta milioni di piccole armi, delle quali solo il 15% risulta essere posseduto con regolare licenza.
In occasione della Giornata Internazionale della pace, Anil Kohli, fautore del rapporto basato sui dati relativi ai ventotto stati resi disponibili dalla polizia e sui referti dei medici, ha affermato che “[…]negli ultimi dieci anni la violenza con armi da fuoco è diminuita. […]Se tuttavia si guarda alle singole realtà geografiche, notiamo che mentre negli stati meridionali l’uso di armi da fuoco nei crimini è marginale, in quelli settentrionali gli omicidi, incidenti e suicidi con queste modalità sono aumentati.”. In effetti nel corso dell’ultimo decennio il tasso di crimini collegati all’uso di armi da fuoco è diminuito di oltre il 50%, nonostante la presenza sempre più forte di gruppi terroristici e di ribelli maoisti nel nord del Paese.
Al momento le preoccupazioni più rilevanti riguardano il crescente traffico di armi provenienti dai Paesi vicini (Afghanistan, Pakistan e Sri Lanka), ma nonostante l’attuale situazione di rischio, gli interventi degli stati del sud dell’Asia risultano ancora molto scarsi.

martedì 20 settembre 2011

Il Governo del Tamil Nadu investe nell’istruzione

Il Tamil Nadu ha deciso di investire due miliardi di dollari nell’acquisto di computer per sette milioni di studenti.
Il Governo dello Stato indiano del Tamil Nadu ha iniziato a distribuire la prima parte dei 6,8 miliardi di dollari destinati all’acquisto di computer portatili per gli studenti. L’iniziativa, che rientra all’interno di un piano quinquennale da 7 miliardi di dollari, rappresenta la prima del genere in India ed è stata accolta tanto da elogi quanto da critiche: se da un lato infatti alcuni sostengono che il progetto potrebbe aiutare i ragazzi più svantaggiati offrendo loro la possibilità di disporre di un computer, dall’altro c’è chi sostiene che si tratti solo di uno spreco di risorse che potrebbero essere meglio sfruttate per apportare migliorie sia a livello delle infrastrutture sia nei servizi sociali. Di fronte alle accuse di destinare denaro pubblico per l’acquisto di pc dotati di software elementari insoddisfacenti per gli studenti, il Governo ha replicato che la spesa legata all’iniziativa è inferiore al 3% del bilancio del settore.
Lo Stato del Tamil Nadu rappresenta uno dei leader nell’uso dell’informazione tecnologica e già in passato altri politici hanno promosso programmi-donazioni dello stesso tipo.

lunedì 19 settembre 2011

Terremoto di magnitudo 6,9 della scala Richter

Un sisma di magnitudo 6,9 sulla scala Richter ha colpito nella giornata di ieri lo Stato settentrionale del Sikkim e il vicino Nepal.

36 morti e almeno 100 feriti: questo è il bilancio provvisorio del terremoto che si è verificato ieri alle 18.11 ora locale (14.41 ora italiana) nello Stato settentrionale del Sikkim e nei vicini Nepal e Bhutan. Secondo le prime indiscrezioni, almeno quindici persone sarebbero morte nel Sikkim e altre nove nei vicini stati indiani. A queste si aggiungono sette vittime in Tibet e altre cinque in Nepal, di cui tre da imputarsi al crollo di un muro presso l’Ambasciata della Gran Bretagna a Katmandu.
Stando alle informazioni fornite dalle Protezioni Civili nepalese ed indiana, una prima scossa con epicentro a 64 Km dalla città di Gangtok, nel Sikkim, è stata seguita da altre due di 4,8 e 4,6 gradi della scala Richter.
Il Premier indiano Manmohan Singh ha convocato una riunione d’urgenza dell’Authority che si occupa della gestione dei disastri e duecento uomini della Protezione Civile e squadre sanitarie sono state inviate sul posto al fine di portare soccorso alle popolazioni locali e ripristinare le linee telefoniche e la viabilità stradale, fortemente compromessa a causa delle numerose frane registrate nel territorio.

venerdì 16 settembre 2011

30 ottobre: Gp di Formula 1 in India

A meno di due mesi dal Gran Premio d’India, che si terrà a Nuova Delhi, il nuovo circuito ha ricevuto l’approvazione da parte del delegato FIA Charlie Whiting.

Dopo le insinuazioni circa i ritardi nei lavori di completamento dell’autodromo di Greater Noida, il Gran Premio d’India riserva altre problematiche alle squadre e ai partecipanti della manifestazione. Il Governo indiano ha infatti richiesto alla società organizzatrice dell’evento, la Jaypee Sports International Limited, il pagamento dei dazi fiscali per le squadre che dovranno far arrivare le monoposto e tutto il materiale relativo; si tratterebbe di un deposito pari al 100% su tutto il materiale da importare con un rimborso da parte delle autorità locali pari al 2%. Per questo motivo la JSPL si sta attivando al fine di far considerare l’autodromo come una zona duty free, ma se la questione non dovesse risolversi, l’azienda potrebbe decidere di pagare le tasse mettendo a rischio la propria sopravvivenza. Al fine di ottenere l’esenzione fiscale, la Formula 1 dovrebbe essere considerata in India in quanto sport e non come evento di intrattenimento.
Altra problematica che sta creando sconcerto tra i partecipanti riguarda la questione dei visti: molti membri dei team di Formula 1 e i giornalisti stanno riscontrando diverse difficoltà nell’ottenere il visto per recarsi in India; come ha affermato il capo della comunicazione FIA, Matteo Bonciani, “Se il Governo indiano impiega almeno tre settimane per un visto, almeno il novanta percento delle persone in F1, me compreso, non saranno presenti al Gran Premio”.

giovedì 15 settembre 2011

Scende il prezzo del riso: merito dell’India

Dopo l’impennata registrata nei giorni scorsi, il prezzo del riso ha ricominciato a scendere, merito della decisione dell’India di limitare le barriere protezionistiche.

Il Governo Indiano continua la sua campagna di abbattimento delle restrizioni imposte a difesa di numerosi prodotti agricoli, e dopo aver annunciato la liberalizzazione delle vendite di cotone e l’allentamento delle restrizioni allo zucchero, ha dato il via libera all’esportazione di due milioni di tonnellate di riso non basmati e altrettanti di frumento.
Una misura indispensabile se si pensa che rispetto all’obiettivo fissato da Nuova Delhi di 17,1 milioni di tonnellate di scorte strategiche di grano, al 1° di agosto ammontavano a 35,87 milioni; allo stesso modo contro una previsione di 9,8 milioni di tonnellate di riso, il totale ad agosto si aggirava intorno ai 25,27 milioni.
Secondo gli esperti queste esportazioni di frumento non dovrebbero avere ripercussioni pesanti, trattandosi di prodotti di qualità inferiore, ma se i due milioni di tonnellate appena messi sul mercato rappresentassero solo l’inizio, il riso dell’Elefante potrebbe segnare la differenza. Infatti nonostante il prezzo si attesti ancora su livelli elevati, la scelta del Governo indiano potrebbe farlo scendere, contrastando almeno in parte l’avvio imminente del piano di accumulo annunciato dalla Tailandia.

mercoledì 14 settembre 2011

Le economie emergenti nel 2050

Stando ai dati pubblicati dalle maggiori società di consulenza, entro il 2050 si prevede un cambiamento non indifferente a livello mondiale.

Secondo i dati pubblicati nel paper edito da PriceWaterhouseCoopers, The World in 2050, nel 2050 le economie emergenti, cd. E-7, saranno del 64% più grandi rispetto a quelle dei Paesi sviluppati. Già nel 2025 Brasile, Cina, Corea del Sud, India, Messico e Russia rappresenteranno la metà della crescita economica mondiale e gli Usa saranno la terza economia mondiale, preceduti da Cina e India, con notevoli conseguenze anche dal punto di vista del sistema monetario internazionale: il renminbi e l’euro potrebbero infatti affiancare il dollaro. Allo stesso tempo si prevede che nell’arco dei prossimi due anni l’economia del Brasile supererà quella inglese, nel 2018 la Cina sorpasserà gli Stati Uniti e un anno più tardi il Messico scavalcherà l’Italia. Secondo le previsioni dellla Banca Mondiale Entro quella data infatti le economie dei Paesi emergenti cresceranno ad un tasso medio annuo pari al 4,7%, contro il 2,3% di quelli avanzati.
Allo stesso tempo si registra un aumento vertiginoso delle multinazionali emergenti, che se nel 2000 rappresentavano solo il 10% delle prime mille società mondiali per capitalizzazione di Borsa, ad oggi costituiscono il 31%; a questo proposito un recente studio condotto da Ernst&Young ha rivelato che le quotazioni di queste multinazionali sono cresciute in media negli ultimi cinque anni del 132%, a differenza di quelle occidentali, che hanno registrato un +6%.
Se si pensa che prima della rivoluzione industriale il Dragone e l’Elefante erano considerati i dominatori del commercio globale, si potrebbe quasi vedere nel boom di questi Paesi una sorta di ritorno al passato, una distribuzione più omogenea della crescita economica che rafforzerebbe in qualche modo la cooperazione internazionale.

martedì 13 settembre 2011

Il fabbisogno energetico dell’India aumenta

Cresce il fabbisogno energetico dell’Elefante, e le energie rinnovabili diventano le protagoniste.

La crescita economica e demografica registrate in India hanno determinato un maggiore fabbisogno energetico, tanto che il Paese sta pensando di investire sempre più nelle energie rinnovabili, che attualmente contribuiscono al 10% della capacità installata di 159 Giga Watt. Nel dettaglio il contributo delle fonti rinnovabili è ripartito nel seguente modo: 69% energia eolica, 16,1% energia idroelettrica, 8,2% cogenerazione bagasse, 5,2% biomasse, 0,4% da combustione di rifiuti e 0,06% solare/fotovoltaico. L’obiettivo che il Governo di Nuova Delhi si è posto, consiste nella produzione di 40 Giga Watt da fonti rinnovabili entro il 2020 e di 200 GW entro il 2030 contro gli attuali 17 GW. In quest’ottica si deve leggere la pianificazione dell’investimento da 15 miliardi di € per realizzare il più grande progetto idroelettrico indiano. Il progetto pianificato dalla compagnia a partecipazione statale National Thermal Power Corporation, prevede una capacità di generazione di energia pari a 9.500 MW, sufficienti ad illuminare due città delle stesse dimensioni di Delhi.
Un grande passo in avanti per l’India, sempre più attenta all’impatto sull’ambiente e alle nuove tecnologie.

lunedì 12 settembre 2011

Si riaprono le frontiere al cotone

Il Governo di Nuova Delhi ha annunciato l’abolizione di ogni limite all’export del cotone per la prossima stagione.

L’India riapre le frontiere al cotone senza limitazioni: dopo la sospensione emanata l’anno scorso, che aveva garantito almeno una ripresa parziale dell’export, il Governo dell’Elefante ha deciso di eliminare ogni limite per la stagione che inizierà il 1° ottobre.
La scelta, maturata a fronte di un raccolto eccezionale e una buona scorta prevista anche per il periodo 2011-2012, potrebbe avere come principale conseguenza la presenza di 1,5 milioni di tonnellate di cotone, che stando alle previsioni della Cotton Association of India sarebbero abbastanza per soddisfare il 6% dei consumi mondiali. Una buona notizia per i produttori locali delusi dalla lentezza con cui si è mosso il Governo, determinando una perdita di denaro notevole: i principali concorrenti infatti, soprattutto Australia e Brasile, hanno approfittato dell’assenza dell’India per aggiudicarsi nuove quote di mercato.
Non solo in India è previsto un incremento della coltivazione, ma in generale la produzione globale aumenterà dell’8,2% nel periodo 2011-2012. Ciò nonostante, le recenti preoccupazioni sui raccolti statunitensi, i gravi danni provocati dalle piogge monsoniche in Pakistan e la decisione del Governo di Pechino di avviare un piano di acquisti per la ricostituzione delle scorte di cotone, gettano delle ombre sulle previsioni fatte finora.

venerdì 9 settembre 2011

India: per la prima volta dopo molti anni un piano di sviluppo del comparto manifatturiero

Il Ministro Shri Anand Sharma esprime fiducia in merito all’approvazione dell’intervento proposto nel settore manifatturiero.

La legge Finanziaria 2011-2012 presentata al Parlamento indiano dal Ministro delle Finanze, oltre a confermare l'orientamento riformista e la volontà da parte del Governo di rafforzare le basi dell’incredibile ed inarrestabile sviluppo dell’economia indiana, ha annunciato un piano di politica industriale.
Il Ministro del Commercio, dell’Industria e del Tessile, Shri Anand Sharma, si dice fiducioso circa la possibilità che la manovra venga approvata entro la fine del mese di settembre. Nel dettaglio il programma prevede l’aumento dell’incidenza del settore manifatturiero sul Pil entro il 2020, passando dall’attuale 16% al 25%. Altro punto chiave del piano consiste nel migliorare il clima imprenditoriale in modo da favorire l’acquisizione di tecnologia e lo sviluppo, garantire l’accesso al capitale per le PMI e rafforzare il ruolo del settore privato nell’ambito dello sviluppo delle competenze. Il piano prevede inoltre un intervento volto a ridimensionare il sistema di autorizzazioni e procedure burocratiche gestite dallo Stato, che verranno sostituite da strumenti di autocontrollo da parte degli stessi settori industriali.

giovedì 8 settembre 2011

L’India si impegna contro il traffico di organi umani

La Camera Alta del Parlamento indiano approva la legge contro il traffico di organi umani: da 5 a 10 anni di reclusione per chi sarà coinvolto nel commercio e nei trapianti illegali.

Il Consiglio degli Stati indiano ha modificato la Transplantation of Human Organs Bill, la legge sui trapianti, con il duplice obiettivo di aiutare i malati in attesa di un trapianto e lottare contro il traffico illegale di organi. Nel dettaglio la Transplantation of Human Organs Bill prevede pene più severe per chi è coinvolto nel traffico e nei trapianti illegali di organi o tessuti umani: oltre alla reclusione da 5 a 10 anni, è previsto il pagamento di una multa che parte da un minimo di 30mila euro ad un massimo di 15mila.
L’impegno adottato in questo senso dalla Camera Alta del Parlamento indiano tenta di risolvere una piaga che colpisce soprattutto le fasce più deboli della società e che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità coinvolge in tutto il mondo più di 65mila bambini.
Dal momento in cui la legge è stata approvata, le banche degli organi dovranno seguire un iter di registrazione, che avverrà solo dopo l’approvazione da parte dell’autorità competente.

mercoledì 7 settembre 2011

Nuova Delhi colpita da un nuovo attentato

Alle 10.17 ora locale, un nuovo sanguinoso attentato ha colpito la capitale dell’India, Nuova Delhi, provocando dodici vittime e oltre cinquanta feriti.

Dodici morti, oltre cinquanta feriti: ancora una volta Nuova Delhi viene colpita da un attentato dopo quello avvenuto lo scorso 25 maggio. Stando alle indiscrezioni, alle 10.17 ora locale, un ordigno a base di nitrato d’ammonio nascosto in una borsetta è esploso davanti al cancello numero 5 dell’Alta Corte di Nuova Delhi. L’esplosione, rivendicata da un gruppo terrorista islamico, è avvenuta in una delle zone più frequentate dell’Alta Corte della capitale indiana, un complesso giudiziario in cui si discutono numerosi casi complicati, compresi quelli legati al terrorismo di matrice islamica; proprio uno degli episodi presi in esame dall’Alta Corte prima e dalla Corte Suprema poi, è stato indicato nell’email inviata ai giornali dal gruppo Harkat-ul Jihad al –Islami che ha rivendicato l’attentato. Si tratta della condanna alla pena di morte per Afzal Guru, accusato dell’assalto avvenuto nel dicembre 2001 al Parlamento indiano, e della richiesta da parte del governo al Presidente della Repubblica di negare la grazia chiesta dal presunto terrorista.
La bomba è esplosa all’esterno della Corte, dove, secondo le testimonianze, erano presenti tra le 100 e le 200 persone; la polizia ha già diffuso l’identikit di due uomini sospettati della strage, anche se il fatto che nessun impianto con telecamere fosse stato installato ai cancelli soprattutto alla luce dei recenti attentati, ha sollevato molteplici polemiche.
Dal 1947 numerosi attentati si sono susseguiti in India, e nonostante nel corso degli ultimi anni le tensioni si siano placate, l’attentato che oggi ha scosso il Paese indica che la questione non è ancora risolta.

martedì 6 settembre 2011

Continental annuncia la propria espansione sul mercato indiano

La casa tedesca produttrice di pneumatici Continental, ha annunciato la volontà la ampliare la propria presenza sul mercato indiano per rispondere alla crescente domanda di pneumatici.

Il fatto che Continental annunci l’intenzione di rafforzare la presenza in India non suscita stupore visti e considerati i dati relativi alle vendite: oltre 18 milioni di gomme per autocarri vendute, una cifra pari all’Europa nel suo insieme. La società intenderebbe espandere la propria presenza non solo migliorando la produzione, ma anche modernizzando gli impianti già in loco. Nel dettaglio nell’impianto di Modipuram si dovranno produrre almeno 500.000 unità entro la fine del 2011, per arrivare al milione entro il 2013; questo avrà come conseguenza anche un aumento dei dipendenti, che passerebbero dagli attuali 1.600 a 2.400 nell’arco di pochi anni.
Lo scorso luglio la compagnia aveva acquisito l’indiana Mody Tyres Company Limited per trasformarla in Continental Tyres India Limited, un chiaro segnale della volontà di investire nel crescente mercato indiano; l’acquisizione ha inoltre permesso a Continental di ritagliarsi una maggiore quota del mercato dei ricambi e del primo equipaggiamento.
Considerato il trend in crescita del mercato automobilistico del Paese, la casa di produzione tedesca si dice fiduciosa rispetto all’incremento della richiesta di penumatici radiali, considerati anche una soluzione per il trasporto pesante.

lunedì 5 settembre 2011

Amplifon si prepara a varcare i confini indiani

Secondo indiscrezioni, Amplifon, leader mondiale nella distribuzione di sistemi uditivi, starebbe progettando lo sbarco nel Paese dei Maharaja: una mossa strategica volta a raggiungere il mercato dell’Estremo Oriente.

Presente in 14 Paesi attraverso una rete di distribuzione che può contare su oltre 3.000 punti vendita specializzati, 3.500 centri autorizzati e 2.000 negozi, la multinazionale italiana Amplifon starebbe guardando con crescente interesse il mercato indiano, allo scopo di raggiungere non solo i consumatori indiani, ma anche gli altri Paesi dell’Estremo Oriente.
La società con sede a Milano, leader nella distribuzione, adattamento e personalizzazione degli apparecchi acustici, nel corso del secondo semestre del 2011 vorrebbe avviare un progetto federativo nell’Unione Indiana con dei produttori locali. Si tratterebbe in sostanza di una rete concepita con l’obiettivo di customizzare e distribuire le protesi acustiche attraverso un centinaio di punti vendita da realizzarsi entro il 2013.
L’Oriente rappresenta del resto un mercato interessante per Amplifon, anche se l’Europa e gli Stati Uniti si confermano come mercati essenziali per l’azienda, rispettivamente con una quota pari al 68,1% e al 13,5% del fatturato. Una grande sfida per l’impresa che vanta un’esperienza di oltre sessant’anni.

venerdì 2 settembre 2011

India: il sorpasso della Cina?

Secondo le previsioni l’Elefante potrebbe sorpassare il Dragone nei prossimi anni e diventare quindi il protagonista della crescita economica asiatica e mondiale.

Con una crescita del Pil pari all’8,4% prevista dal 2011 al 2016, l’India si candida a diventare la prima potenza economica in Asia. Nel dettaglio l’impennata dell’economia del Paese dei Maharaja sarà trainata, oltre che dal boom demografico, dagli investimenti e dal progressivo consolidamento della classe media, a fronte di una Cina segnata da una diminuzione demografica e di conseguenza della forza lavoro.
Nonostante queste premesse il sorpasso sulla Cina potrebbe essere messo in discussione dall’incremento del tasso di inflazione e del deficit di bilancio. Allo stesso modo l’impennata del Pil potrebbe essere rallentata dalle problematiche presentate dalle infrastrutture, dalla mancanza di lavoratori qualificati e dalle difficoltà legate allo spostamento di risorse da un settore agricolo poco produttivo al settore manifatturiero, altamente produttivo. La maggiore importanza acquisita nel contesto globale dall’India porterebbe altresì un miglioramento della situazione degli altri Paesi del Sud-Est asiatico, com’è avvenuto con la Cina, e quindi una trasformazione dell’assetto internazionale.

giovedì 1 settembre 2011

Aumenta il deficit della bilancia commerciale

L’India si ritrova a dover affrontare ancora una volta le difficoltà legate al saldo commerciale della sua economia, segnato da un problematico divario tra importazioni ed esportazioni.

Nonostante il volume delle esportazioni sia aumentato del 31,4% nel periodo aprile 2010/febbraio 2011, nel mese di luglio il saldo commerciale indiano ha registrato un aumento del deficit, che ha raggiunto gli 11,8 miliardi di dollari, contro i 10,54 dell’anno prima: all’origine del deficit si trova un incremento delle importazioni dovuto principalmente alla crescita del 58% segnata dall’import non petrolifero per un totale di 28,9 miliardi di dollari e del 37% legata invece alle importazioni di petrolio, che in questo modo hanno raggiunto un valore pari a 11,4 miliardi di dollari. Stando alle previsioni del Ministero del Commercio indiano tanto l’import quanto l’export (cresciuto nel mese di luglio dell’82%) continueranno ad aumentare nel corso dei prossimi anni ed in particolare l’aumento lievemente più intenso dell’import provocherà un ulteriore ampliamento del deficit commerciale del Paese.