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martedì 27 settembre 2011

L’India in materia di e-waste

Nel 2012 entreranno in vigore le norme emanate in tema di e-waste: nuove procedure per i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Il Ministero indiano dell’Ambiente e delle Foreste ha annunciato che a partire dal 1° maggio 2012 entreranno in vigore le norme in materia di e-waste, ovvero dei rifiuti generati da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Stando ai dati resi noti dalla Manifacturers’ Association for Information Technology (MAIT), allo stato attuale l’India produce circa 400.000 tonnellate di e-waste, di cui solo il 5% viene riciclato: secondo i dati forniti da MAIT, circa il 40% dei prodotti inutilizzati e obsoleti restano nei magazzini e nei ripostigli delle case e non è previsto un meccanismo per lo smaltimento degli stessi.
In base alle nuove norme saranno i produttori di pc, telefoni cellulari ed elettrodomestici a doversi occupare del riciclaggio e della riduzione di questo tipo di rifiuti, prevedendo dei propri centri di raccolta. Allo stesso modo i grandi consumatori di tali apparecchiature, come le aziende e il governo, saranno ritenuti responsabili per il riciclaggio degli e-waste e dovranno garantire l’invio di questi rifiuti ai centri autorizzati o il ritiro da parte dei produttori; sono previsti inoltre dei registri relativi ai rifiuti, consultabili dagli enti preposti al controllo dei livelli di inquinamento.

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