La Camera Alta del Parlamento indiano approva la legge contro il traffico di organi umani: da 5 a 10 anni di reclusione per chi sarà coinvolto nel commercio e nei trapianti illegali.
Il Consiglio degli Stati indiano ha modificato la Transplantation of Human Organs Bill, la legge sui trapianti, con il duplice obiettivo di aiutare i malati in attesa di un trapianto e lottare contro il traffico illegale di organi. Nel dettaglio la Transplantation of Human Organs Bill prevede pene più severe per chi è coinvolto nel traffico e nei trapianti illegali di organi o tessuti umani: oltre alla reclusione da 5 a 10 anni, è previsto il pagamento di una multa che parte da un minimo di 30mila euro ad un massimo di 15mila.
L’impegno adottato in questo senso dalla Camera Alta del Parlamento indiano tenta di risolvere una piaga che colpisce soprattutto le fasce più deboli della società e che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità coinvolge in tutto il mondo più di 65mila bambini.
Dal momento in cui la legge è stata approvata, le banche degli organi dovranno seguire un iter di registrazione, che avverrà solo dopo l’approvazione da parte dell’autorità competente.
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