Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative all'India.

giovedì 30 giugno 2011

FIAT ritorna in India con due modelli

Forte di un’esperienza centenaria, dopo essere stata oltreoceano FIAT ha deciso di riportare le sue idee e i suoi modelli anche in India.

Il marchio FIAT è già presente da tempo sul mercato indiano: a partire dalla prima esperienza, purtroppo fallita, con la Fiat Padmini, l’approccio del Gruppo italiano nel Paese dei Maharaja si è evoluto, proponendo Fiat Palio e Fiat Adventure, riportando nel primo caso un successo, mentre nel secondo un riscontro non positivo da parte del mercato. Nonostante le difficoltà l’azienda italiana ha deciso di ritornare sul mercato indiano con la sua Fiat Punto 90HP e la sua Fiat Linea T-Jet, due modelli diversi sul piano delle aspettative, delle prestazioni del motore, degli optional e dello stile di guida. I due modelli di distinguono anche per l’attenzione alla sicurezza e all’ambiente, con un particolare impegno nella riduzione del consumo di energie. Rispetto agli assetti originali italiani presentano inoltre delle differenze legate sia alle tendenze diverse di questo mercato sia alla diversa conformazione geografica del Paese.

mercoledì 29 giugno 2011

L’India investe in infrastrutture e agricoltura

Di fronte alla prospettiva di diventare l’economia con il tasso di crescita più elevato al mondo, l’India fissa gli obiettivi di sviluppo nel periodo 2012-2017.

La Commissione nazionale per la Pianificazione ha fissato un obiettivo di crescita del 9% per il 2012: si tratta di uno sviluppo superiore rispetto a quello che ha caratterizzato l’economia cinese e che rientra nel dodicesimo Piano economico quinquennale indiano. La crescita media del 10% nei prossimi cinque anni sarà sostenuta da un lato da un piano di infrastrutture dal valore complessivo di 1000 miliardi di dollari americani, che verranno impiegati nella realizzazione di porti, aeroporti, strade, ferrovie e centrali elettriche, e dall’altro dagli incentivi all’agricoltura, un settore strategico che rappresenta oltre il 20% dell’economia del Paese. In relazione a quest’ultima, il Governo di Nuova Delhi ha deciso di investire nell’agricoltura per garantire il suo sviluppo e il miglioramento delle condizioni di vita nelle zone rurali. Il Piano economico quinquennale prevede inoltre un aumento della spesa pubblica, in particolare nel settore sanitario, passando dall’1,3% al 2% del Pil.

martedì 28 giugno 2011

L’india cancellata dalla Watch List

Il problema legato al traffico di esseri umani non è ancora stato risolto, ma l’impegno dello Stato indiano ha convinto il Dipartimento di Stato Americano.

Il Dipartimento di Stato Americano, dopo sei anni di monitoraggio, ha deciso di togliere l’India dalla Watch List, ovvero un elenco, compilato a cura del Dipartimento stesso, che riporta i Paesi maggiormente colpiti dal fenomeno del traffico di essere umani. Nel dettaglio la Watch List considera i Paesi in cui il traffico di esseri umani sta aumentando, in cui si registrano numerose vittime connesse al fenomeno e in cui i governi sembrano non interessarsi al problema. Attualmente ventitré Paesi risultano essere iscritti a causa dello stato drammatico del crimine; anche se non completamente conforme agli standard minimi richiesti per non rientrare nell’elenco, il Dipartimento di Stato Americano ha deciso di togliere l’India, visti e considerati gli sforzi compiuti dal Governo indiano in questo campo. Ancora una volta il Governo indiano ha dato prova di non considerare solo il potenziale economico, ma anche l’aspetto sociale del Paese.

lunedì 27 giugno 2011

Il tasso di alfabetizzazione in India

Con una popolazione che ha ormai raggiunto la soglia di 1,2 miliardi di persone, stando ai dati pubblicati in occasione del censimento realizzato a marzo, l’India conferma la sua seconda posizione nella classifica dei Paesi più popolosi al mondo.

Nel corso dell’ultimo decennio il subcontinente indiano ha assistito ad un aumento esponenziale della sua popolazione, anche se questa crescita non è stata accompagnata da un’altrettanta strabiliante impennata del tasso di alfabetizzazione. Nonostante gli sforzi portati avanti dallo Stato indiano allo scopo di aumentare gli investimenti nell’istruzione, nelle zone rurali, dove risiede circa il 70% della popolazione indiana, si registra ancora un elevato tasso di analfabetismo: solo il 74% della popolazione indiana risulta infatti alfabetizzato. Per questo motivo il Governo indiano ha deciso di porre in essere un piano che prevede nei prossimi due anni il raggiungimento di un livello di alfabetizzazione pari all’85% e la riduzione della differenza tra il tasso maschile e quello femminile di dieci punti percentuali. Al momento infatti le discrepanze tra la condizione delle donne e quella degli uomini sono molto evidenti: se per genere maschile il tasso di alfabetizzazione si attesta intorno all’82%, per quello femminile raggiunge solo il 65%. Sicuramente un passo avanti per un Paese che considera l’istruzione alla base dello sviluppo di una società.

venerdì 24 giugno 2011

India e spam

Dal Rapporto presentato dal leader mondiale nella sicurezza informatica, Kaspersky Lab, emerge che il Paese che più di tutti inquina il web con lo spam è l’India.

Il rapporto relativo al mese di maggio realizzato da Kaspersky Lab in relazione ai paesi maggiormente responsabili dello spam a livello mondiale ha messo in evidenza ancora una volta il primato dell’India, che con un a quota pari all’11.35% nell’invio di email indesiderate si è aggiudicata il primo posto. Nella classifica dei Paesi fonte dello spam si trovano al secondo e terzo posto rispettivamente Corea (7.1%) e Brasile (6.9%), mentre al quarto posto si colloca l’Italia, con una quota complessiva pari al 4.2%. Da febbraio a maggio il Bel Paese ha guadagnato due posizioni: se nel mese di febbraio si trovava al sesto posto, ora si trova al quarto, seguita da Russia (3.9%) e Vietnam (3.4%). Lo spam rappresenta una grave problema in India: secondo le stime circa la metà dei messaggi di posta elettronica sono interessati dal fenomeno. Proprio per questo motivo il Governo indiano ha deciso di intervenire in modo tale da bloccare la sua diffusione attraverso nuove regolamentazioni.

giovedì 23 giugno 2011

Food Security Act: la nuova legge non inciderà sul bilancio del governo

La legge per garantire una fornitura alimentare a tutta la popolazione non comporterà ulteriori oneri a carico del governo nell’attuale anno fiscale, ammesso che si riesca a trovare le fonti di finanziamento dal piano di spesa delineato per il biennio 2011-2012.

Secondo quanto dichiarato dai funzionari del Ministero delle Finanze, il governo indiano fornirà il denaro per finanziare il progetto sulla sicurezza alimentare, senza intaccare il bilancio programmato per il biennio 2011-2012.
Per far ciò, il ministero si è già appellato ai vari dipartimenti, ai quali ha chiesto di tirare un po’ la cinghia e non prendersi nuovi impegni di spesa, al fine di raggiungere l’obiettivo di abbassare il deficit fiscale al 4,6% del Pil e di risanare le finanze pubbliche.
I funzionari del ministero si dichiarano fiduciosi di raggiungere l’obiettivo, nonostante l’altalenante mercato della borsa e la situazione economica mondiale.
Secondo alcune fonti, il Ministero per gli Affari alimentari e dei consumatori avrebbe intenzione di fornire oltre settanta milioni di tonnellate di cereali per supportare il piano sulla sicurezza alimentare, tuttavia ciò potrebbe obbligare il governo ad importare dal mercato internazionale, viste le attuali modalità di approvvigionamento dei prodotti cerealicoli e la necessità di mantenere delle scorte di sicurezza.
Ora non resta che aspettare di vedere come il governo gestirà il finanziamento di questo piano, rispetto alla rigida situazione fiscale.
A detta degli analisti, importare beni alimentari costosi per avviare il Food Security Act potrebbe creare un buco nelle finanze pubbliche e invertire l’andamento del risanamento fiscale.

mercoledì 22 giugno 2011

La Renault ritenta la strada del low cost in India

La casa automobilistica francese ha annunciato che produrrà in India cinque modelli di auto low cost nei prossimi quindici mesi.

Nonostante i precedenti fallimenti di collaborazione con imprese locali nella produzione di modelli ultra low cost, la Renault ha annunciato che a breve verranno lanciati nuovi prodotti, tra i quali è già sul mercato indiano la berlina Fluence.
Infatti, sono già in fase di realizzazione due nuovi modelli, Koleos SUV e Dacia Duster SUV.
Il primo modello, che sarà presentato alla Delhi Auto Expo del prossimo anno, è stato progettato specificatamente per il mercato indiano dagli ingegneri di Mumbai.
Parallelamente al lancio di questi nuovi prodotti, la Renault collabora ancora con la casa automobilistica indiana Bajaj, nonostante sia evidente che questa partnership sia in forte crisi, al punto che in maggio l'azienda francese ha dichiarato che se i veicoli sviluppati e prodotti dalla Bajaj non dovessero soddisfare le loro aspettative, la collaborazione sarà interrotta.
Comunque, in caso non dovessero funzionare le collaborazioni con altre case automobilistiche, la Renault si dichiara pronta a proseguire da sola nel suo ambizioso progetto di produrre modelli di auto ultra low cost.

martedì 21 giugno 2011

www.ipaidabribe.com: la lotta alla corruzione

La piaga della corruzione vista da T.R. Raghunandan, fondatore del sito www.ipaidabribe.com.

Giunto all’età della pensione T.R. Raghunandan, dopo aver trascorso trent’anni della sua vita negli uffici governativi locali dello Karnataka, ha dato vita a uno strumento in grado di combattere la corruzione in modo rapido, efficace e vicino ai cittadini: il sito web www.ipaidabribe.com. L’obiettivo del sito fondato nel 2010 consiste nell’incoraggiare i cittadini indiani a denunciare gli episodi di corruzione su internet in forma anonima: non a caso il significato del sito è “ho pagato una mazzetta”. Dal momento in cui è comparso, il numero di accessi al sito anticorruzione è aumentato vertiginosamente, visto e considerato il fatto che in India il fenomeno della corruzione è ampiamente diffuso. La corruzione è presente nella vita degli indiani di qualunque livello sociale e la realizzazione di questo sito potrebbe portare ad un progressivo cambio di mentalità nelle persone, una maggiore conoscenza dei diritti e delle pratiche da seguire e di conseguenza una maggiore riluttanza al fenomeno della corruzione. Se da un lato il sito mette in evidenza gli episodi negativi, dall’altro permette anche di descrivere episodi positivi, nell’ottica di premiare quei funzionari che si sono distinti per la loro professionalità e correttezza. Dopo il grande successo riportato dal sito anticorruzione, il modello è stato introdotto anche nell’altra grande potenza asiatica divorata dal fenomeno, la Cina.

lunedì 20 giugno 2011

Il denominatore comune di industria e sistema postale? Il green.

Il governo indiano si prepara a trasformare la terza economia del mondo in un Paese attento allo sviluppo sostenibile.

Il governo del Punjab ha annunciato la volontà di creare una sorta di “muro verde” intorno alle municipalità più colpite dall’inquinamento industriale: il progetto prevede la creazione di un muro di alberi di varie specie intorno alle città di Ludhiana (nota come la “Manchester dell’India” per le sue numerose industrie), Mandi Gobindgarh (conosciuta per le sue fonderie), Jalandhar e Batala, che se da un lato stanno vivendo uno sviluppo industriale incredibile, dall’altro stanno subendo una delle maggiori conseguenze di questo boom industriale, l’inquinamento. Contemporaneamente il Ministero delle Comunicazioni e dell’Information Technology indiano sta valutando l’ipotesi di estendere il Postal Soleckshaw, una specie di risciò ecologico, a tutti gli uffici postali. Il Postal Soleckshaw è un veicolo a tre ruote ad energia solare utilizzato per la consegna della posta ed introdotto per la prima volta nella città di Ajmer, nel Rajasthan, lo scorso dicembre. La scelta del Ministero rientra nell’ottica di modernizzare e digitalizzare il servizio postale in modo da renderlo non solo più efficiente, ma anche più ecologico.

venerdì 17 giugno 2011

Inflazione: a rischio la crescita economica

La crescita economica indiana deve fare i conti con l’inflazione sempre più dilagante. Il rialzo dei prezzi miete vittime in numerosi settori, non solo in quello alimentare.

Secondo un rapporto stilato dall’OCSE, la crescita economica indiana potrebbe subire un rallentamento a causa della galoppante inflazione; l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico avverte però che bisogna rimediare al problema attraverso le riforme e non i sussidi.
Al Monito dell’OCSE si contrappone tuttavia la triste realtà in cui vivono numerosi indiani, infatti ,secondo le stime, le persone che vivono con meno di due dollari al giorno sono 450 milioni, e i poveri sono 800 milioni, perciò l’inflazione non fa altro che aggravare questa già sfortunata situazione.
In maggio l’indice dei prezzi all’ingrosso ha subito l’ennesimo aumento su base annua pari al 9,06%, inoltre si susseguono a ritmo incalzante i rialzi dei tassi d’interesse, pianificati dalla Banca Centrale indiana.
A tal proposito, il governatore della Reserve Bank Duvvuri Subbarao aveva poco tempo fa dichiarato che sarebbe stato preferibile rischiare un certo rallentamento della crescita economica, piuttosto che un ulteriore calo del potere d’acquisto.
Secondo i dati della crescita del Pil, sembra che ciò sia avvenuto, infatti, nel primo trimestre del 2011, il Pil è cresciuto solo del 7,8% su base annua, il risultato più basso raggiunto dall’India negli ultimi diciotto mesi.
Concorda con l’opinione dell’OCSE il primo consigliere economico del premier Manmohan Singh, Chakravarthy Rangarajan, che ha dichiarato alla stampa che “per mettere il deficit fiscale sotto controllo dobbiamo tagliare i sussidi e aumentare le entrate”.
Nonostante il governo indiano spenda attualmente il 9% del Pil in sussidi, la spesa pubblica per la sanità è ancora molto bassa, tra le più basse al mondo, e gli aiuti non arrivano efficacemente a coloro che ne hanno più bisogno.
Tuttavia, a quanto afferma l’OCSE, tra le economie emergenti, l’India è stata quella che ha ridotto più rapidamente la povertà tra la propria popolazione, perciò il segretario generale dell’OCSE Angel Gurrìa, nel presentare il rapporto, ha focalizzato l’attenzione sul fatto che “la priorità data a una crescita economica che coinvolga sempre più persone è appropriata, saranno necessarie altre riforme per raggiungerla”.

giovedì 16 giugno 2011

Al via il censimento dei membri dei sindacati indiani

Per la prima volta dal 2002, il Ministero del lavoro ha indetto un censimento dei membri dei principali sindacati dei lavoratori. Il primo passo è stato avviare le consultazioni con i sindacati.

Il Ministero del lavoro ha finalmente avviato il nuovo censimento dei membri dei sindacati indiani; i dati attualmente in possesso sono ormai datati, visto che risalgono ad oltre nove anni fa, perciò si rivela oltremodo necessario un conteggio aggiornato.
Tale ricerca risulta molto importante, in quanto in base a queste cifre, viene decisa l’importanza accordata alle correnti dei vari sindacati in merito alle decisioni riguardanti le questioni legate alle politiche del lavoro, e inoltre ne emerge la proporzione  della loro rappresentanza nelle varie commissioni, indette periodicamente dal governo sulle questioni in materia di lavoro.
Un funzionario del ministero ha dichiarato in merito che “il procedimento è appena iniziato e speriamo di completarlo nel minor tempo possibile. L’ultima volta l’enumerazione è durata quattro anni, causando un certo malcontento tra i sindacati. Questa volta vorremmo accelerare le cose, sebbene, comprensibilmente, il processo sarà un po’ lungo perché, per garantire che i calcoli siano precisi, occorre intraprendere una verifica fisica”.
Secondo le stime attualmente disponibili, i membri dei sindacati sono circa 250mila, ma queste cifre saranno appunto verificate dal ministero.
Dal canto loro, i sindacati sostengono che, dall’ultima ricerca condotta, sono avvenute profonde trasformazioni e il rallentamento economico ha rinnovato l’importanza dei sindacati sulla scena industriale, fattore questo che il governo deve ancora considerare nelle sue decisioni a causa del ritardo nel censimento.

mercoledì 15 giugno 2011

Nuove zone industriali in India

Il Ministro per il Commercio e l’Industria indiano, Anand Sharma, ha annunciato la realizzazione di nuove zone industriali all’interno dei confini nazionali per incrementare lo sviluppo del Paese.

Il Governo indiano ha deciso di investire nella creazione di nuove zone industriali all’interno del Paese allo scopo di favorire lo sviluppo dell’industria manifatturiera. Durante l’ultimo convegno organizzato dalla Confederation of Indian Industry, il Ministro per il Commercio e l’Industria indiano ha espresso la volontà del Governo centrale di creare zone industriali e fabbriche in India in modo tale da incentivare l’industria manifatturiera, considerata come la sola in grado di contrastare un problema ancora molto diffuso nel Paese, ovvero la disoccupazione, che stando ai dati si aggira intorno al 17%. La Confederation of Indian Industry ha manifestato la volontà di collaborare con il Governo centrale al fine di favorire uno sviluppo industriale sostenibile e allo stesso tempo uno sviluppo delle infrastrutture, con una conseguente crescita del livello di occupazione nel prossimo decennio. Oltre alla realizzazione di nuove zone industriali, il progetto presentato dal Governo prevede inoltre la costruzione di corridoi industriali anche nei pressi del Delhi-Mumbai Corridor, nell’ottica di attrarre il maggior numero di investimenti.

martedì 14 giugno 2011

India, gli scontri per la terra

Si inaspriscono i confronti tra gli agricoltori e i governi statali indiani che stanno espropriando centinaia di villaggi agricoli con indennizzi minimi per gli agricoltori.

Attraverso l’applicazione di leggi coloniali ancora in vigore, come la Land Acquisition Act – legge risalente al 1894 che riconosce ampi poteri allo Stato a scapito della tutela delle popolazioni rurali – il governo indiano offre 300 rupie (4,59 euro) al mq agli agricoltori proprietari delle terre destinate all’esproprio e che vengono rivendute a 600mila rupie al mq per la realizzazione di complessi industriali e quartieri residenziali.
I governi statali hanno bisogno di attirare investimenti per creare strutture e posti di lavoro; al tal fine puntano sulla creazione di Zone Economiche Speciali, sulla cessione o l’affitto del terreno a basso prezzo e su massicce esenzioni fiscali. Tuttavia, il 65% della popolazione indiana è ancora dipendente dalla terra su cui costruisce la propria casa e da cui trae sostentamento; tale situazione ha inevitabilmente portato gli agricoltori a “scendere in piazza” per la scarsa considerazione delle loro esigenze: l’indennizzo che viene loro offerto non è considerato sufficiente per compensare con la perdita della propria casa, delle coltivazioni e dei rapporti sociali instaurati. Lo Stato, nella maggior parte dei casi, privilegia le esigenze della produzione e invia la polizia che è autorizzata a stroncare, anche in modo violento, le proteste.

lunedì 13 giugno 2011

L’Indian Institute of Science (IIs): uno sguardo al futuro

340 professori, 130 assistenti di laboratorio, 3.500 matricole all’anno: questi sono solo alcuni numeri del prestigioso Indian Institute of Science.

La Silicon Valley indiana si trova nello stato del Karnataka e più precisamente a Bangalore, una città con più di otto milioni di abitanti e una forte tradizione legata all’Hi-tech. A Bangalore infatti nel 1903 circolò la prima automobile dell’India e nel 1905 venne accesa la prima lampadina. Si tratta di una città che per la sua posizione geografica, a 1000 metri di altezza sull’altopiano di Mysore e senza sbocchi sul mare, ha sempre puntato sulla scienza e la tecnologia. Secondo l’Indo-Italian Chamber of Commerce and Industry , “A metà degli anni ’90 la città ha iniziato con lo sviluppo di grandi call center che fornivano servizi di outsourcing a mezzo mondo, adesso si stanno trasformando in centri di ricerca e sviluppo”. In questo contesto è stato creato l’Indian Institute of Science, un rinomato centro di eccellenza in chimica, fisica, meccanica, nanotecnologie, ingegneria aerospaziale e informatica. Secondo il Professore Anurag Kumar, direttore dell’IIs, “Gli studenti che non superano la nostra selezione, riprovano a Berkeley e Stanford. Ogni anno accogliamo 3.500 matricole, ma le domande sono almeno dieci volte tanto. Provengono da tutti gli stati indiani e da qualche anno anche dall’estero”. L’eccellenza dell’Indian Institute of Science dimostra l’attenzione prestata dall’India alla risorsa più importante del Paese: i giovani, che rappresentano il 54% della popolazione .

venerdì 10 giugno 2011

Cresce ancora l’inflazione per i beni alimentari

Ancora in forte crescita l’inflazione per i beni alimentari in India: si spera in una buona stagione dei monsoni.

Nell’ultima settimana di maggio, il tasso di inflazione dei beni alimentari è arrivato a quota 9,06 %, a causa dell’aumento dei prezzi di frutta e di alcuni alimenti come il latte, le uova, la carne e il pesce.
Ciò significa che i prezzi non sono sotto controllo nonostante una serie di misure fiscali e monetarie vigenti; infatti già nella settimana precedente l’inflazione dei generi alimentari si attestava all’8,06 %, ma sono previsti ulteriori aumenti nelle prossime settimane, in quanto il costo degli alimenti potrebbe seguire l’impennata dei prezzi del diesel e del gas per cucinare.
Inoltre gli alti prezzi dei beni alimentari influiscono sui prezzi della maggior parte dei prodotti manifatturieri, incidendo quindi anche sul tasso di inflazione delle merci non alimentari.
Grandi speranze sono quindi riposte nella prossima stagione dei monsoni, che secondo gli esperti si prospetta favorevole, infatti questa influisce sulla semina estiva dei prodotti cerealicoli, che rappresentano più della metà dell’annuale produzione del paese.
A tal proposito, il presidente del Consiglio di consulenza economica del primo ministro indiano, C. Rangarajan ha dichiarato alla stampa che “se il monsone fosse favorevole, il prezzo dei beni alimentari scenderebbe nei successivi tre o quattro mesi. Complessivamente il tasso di inflazione diminuirà lentamente entro la fine di ottobre”.
Infine Rangarajan ha aggiunto che “una volta che la situazione del monsone risulterà chiara, mi aspetto un abbassamento dei prezzi. Entro la fine di marzo, potremmo vedere il tasso di inflazione dei prezzi all’ingrosso scendere al 6,5 %”.

giovedì 9 giugno 2011

L’India tra le destinazioni preferite degli investimenti diretti esteri

Nonostante gli ostacoli normativi, l’India continua a essere una delle destinazioni preferite per gli investimenti diretti esteri grazie alla propria economia in forte crescita.

Secondo l’annuale ricerca sull’attrattività per gli investimenti, condotta dalla società Ernst & Young, l’India raggiungerà entro tre anni la quinta posizione tra le nazioni preferite dalle aziende europee.
Le ragioni di questa previsione risiedono nella percezione dell’India come fulcro degli affari di esternalizzazione low cost, tanto che Bombay e Nuova Delhi vengono quotate come nuovi centri nevralgici del settore dell’information technology .
Tra gli ottocento dirigenti di aziende di alto livello mondiale intervistati per la ricerca, il 17% considera l’India un paese redditizio nel quale espandere i propri affari.
Nonostante ciò, gli investimenti diretti esteri nell’ultimo anno sono scesi alla quota di 19,43 miliardi di dollari americani, contro i 25,83 miliardi raggiunti l’anno precedente, con una diminuzione del 25%.
Tuttavia l’economia indiana è ancora in crescita, nonostante un leggero rallentamento, e probabilmente salirà dell’8% anche quest’anno.
Lo studio appena divulgato, ha inoltre constatato che i paesi asiatici considerano a loro volta l’Europa come una buona destinazione per i propri investimenti e, in questo caso, l’India si colloca all’undicesimo posto tra i maggiori investitori nel vecchio continente.

mercoledì 8 giugno 2011

L’economia indiana traina la ripresa

Sebbene le stime sulla crescita economica mondiale relative allo scorso gennaio indicate nel rapporto sullo stato dell’economia mondiale, pubblicato dal Fondo Monetario Internazionale, siano state riviste alla luce dei recenti e drammatici eventi di rilevanza globale, India e Cina continuano a prosperare.


Le rivolte nel mondo arabo e il terremoto in Giappone, pur comportando alcune inevitabili conseguenze nelle economie avanzate, attualmente non sembrano destinati ad avere effetti particolari sulla crescita. Nel corso di quest’anno era previsto un aumento del PIL mondiale pari al 4,4% e al 4,5% nel 2012: ora si stima che le economie dei paesi cosiddetti avanzati conosceranno un incremento del 2,4% nel 2011, ovvero 0,1 punti percentuali in meno rispetto alle stime precedenti; mentre per il 2010 ci si attende un miglioramento di un decimo di punto rispetto alle stime precedenti, con un PIL in rialzo del 2,6%.
I Paesi trainanti per la ripresa internazionale, sempre secondo il World Economic Outlook del Fmi, saranno Cina e India. La crescita dell'economia del Dragone resta ferma al 9,6% per il 2011 e al 9,5% per il 2012, mentre la previsione d’incremento del PIL indiano ha subito una lieve decelerazione: il tasso di crescita sarà dell'8,2% nel 2011 (due decimi di punto in meno rispetto alle stime precedenti) e del 7,8% nel 2012 (anche in questo caso 0,2 punti percentuali in meno rispetto a gennaio). Questo rallentamento è stato ulteriormente confermato da misurazioni ancor più recenti, che hanno valutato una crescita del 7,8% nel primo trimestre del 2011, quindi 0,4 punti al di sotto dell'8,2% stimato e dell'8,3% misurato nel trimestre precedente. La colpa sarebbe da attribuire ad una serie di rialzi dei tassi di interesse (nove negli ultimi quindici mesi), l’ultimo dei quali di ben 50 punti base – realizzati dalla banca centrale (la Reserve Bank of India) al fine di arginare le spinte inflazionistiche ed evitare l'esplosione di bolle.
Tuttavia, malgrado il trend dal segno negativo rilevato dalle ultime stime, l’economia indiana rimane sicuramente una delle più brillanti e rilevanti a livello mondiale, in quanto si caratterizza per una crescita che, seppur diseguale tra i diversi gruppi sociali e le diverse zone territoriali, è stata costante negli ultimi due decenni e risulta oggi particolarmente appetibile per le spinte all’internazionalizzazione delle Pmi italiane.

martedì 7 giugno 2011

Il fotovoltaico in India

Il fotovoltaico sfida il carbone: secondo recenti stime entro il 2018 un KWh prodotto grazie al sole costerà quanto un KWh prodotto con il carbone.

Sfruttare l’energia solare in India rappresenta una grande sfida e una grandissima opportunità per promuovere uno sviluppo sostenibile e sostenere un nuovo pilastro dello sviluppo economico all’interno di una delle economie a più rapida crescita. Il mercato solare indiano sta già attirando l’attenzione di numerosi investitori, convinti del fatto che l’elettricità prodotta attraverso le diverse tecnologie solari potrà in breve tempo diventare una valida concorrente di quella di origine fossile. Secondo alcuni studi, grazie allo sfruttamento delle economie di scala, si otterrà un calo del 15/20% ad ogni raddoppio della produzione: la differenza di costo legata alla produzione di energia solare ed energia convenzionale si attenuerà nel corso degli anni, fino a quando risulterà molto più vantaggioso ricorrere al fotovoltaico. Seethapathy Chander, in un recente incontro tenutosi a Milano ha affermato che “Un euro investito in Germania nell’energia solare regala meno della metà dell’energia prodotta dallo stesso euro investito in India. […] Ora è il momento di cogliere l’occasione. Anche perché lo sviluppo delle rinnovabili e dunque del solare è strettamente connesso al problema dei cambiamenti climatici: per favorire il primo come per risolvere il secondo serve un approccio comune, globale, altrimenti siamo destinati a fallire”.

lunedì 6 giugno 2011

La Giornata Mondiale dell’Ambiente

Per la prima volta da quando si è tenuta la prima edizione nel lontano 1972, la Giornata Mondiale dell’Ambiente si tiene oggi in India.

Protagonista dell’edizione 2011, l’India festeggia la Giornata Mondiale dell’Ambiente dedicata in particolare alle foreste. La scelta di celebrare l’evento nel Paese asiatico rientra nell’ottica di considerare un paese che nel corso degli ultimi anni ha registrato una forte espansione economica e demografica, con una popolazione che ha toccato quota 1,2 miliardi. Se da un lato infatti il boom economico e demografico ha garantito uno sviluppo costante del Paese, dall’altro ha avuto forti ripercussioni in termini di deforestazione, inquinamento, urbanizzazione, intensificazione dell’agricoltura. Il Ministro per l’Ambiente e le foreste, Jairam Ramesh, ha commentato che “ Non c’è nessun paese nel mondo che sia così vulnerabile ai cambiamenti climatici, su tanti fronti, come lo è l’India. Questo rende necessario per noi avere valutazioni scientifiche sull’impatto dei cambiamenti climatici”. Come sottolineato dal WWF, “la deforestazione è responsabile globalmente del 15% di tutte le emissioni di gas serra”. Altro tema cruciale della manifestazione riguarda la tigre del Bengala, sempre più minacciata dal bracconaggio illegale e dall’incessante deforestazione: la sua popolazione è diminuita del 60% nell’ultimo decennio. Temi fondamentali per un Paese che vuole emergere, ma in modo responsabile.

venerdì 3 giugno 2011

Aumentano le esportazioni di caffè in India

Le esportazioni di caffè dell’India restano stabili nonostante un calo previsto nel secondo trimestre del 2011.

Tra il 2010 e il 2011 le esportazioni indiane di caffè sono aumentate del 60%, superando i tre milioni di tonnellate vendute, un record mai registrato prima. Vista la grande richiesta da parte del mercato, l’India esporta circa l’80% della produzione totale, confermando l’Italia come la più importante destinazione dell’ “oro nero” indiano, seguita da Germania, Belgio, Russia e Spagna. In particolare nel mese di maggio le esportazioni hanno subito un’impennata (+42%), per un volume complessivo pari a 80.367 tonnellate. Rispetto ai dati registrati nello stesso periodo dello scorso anno, l’export di caffè è più che raddoppiato, passando dai 113.42 milioni di dollari nel maggio 2010, ai 244.41 milioni di dollari nel maggio 2011. Nel primo quadrimestre di quest’anno le esportazioni di caffè sono cresciute del 43% rispetto all’anno precedente. Secondo il Presidente dell’Associazione degli Esportatori di Caffè, Ramesh Rajah, a causa del calo della domanda nei prossimi mesi si potrebbe verificare una diminuzione della richiesta di caffè; ciò nonostante in questa fase iniziale dell’anno l’export dovrebbe rimanere saldo.

mercoledì 1 giugno 2011

Angela Merkel in India

La cancelliera tedesca Angela Merkel si trova in questi giorni in India con lo scopo di rafforzare il legame tra la Germania e la terza potenza asiatica.

Atterrata nella mattinata di ieri a Nuova Delhi, Angela Merkel nei prossimi due giorni visiterà l’India accompagnata da una delegazione di sette ministri e industriali, tra i quali i vertici di Thyssen, Basf e Siemens. La visita sottolinea la volontà dei due Paesi di rafforzare le relazioni sia politiche che commerciali, in virtù del fatto che la Germania rappresenta il primo partner commerciale della tigre asiatica, con un valore complessivo degli scambi registrati nel corso dello scorso anno, pari a 15,4 miliardi di euro. Il premier indiano ha rivelato che Germania e India hanno firmato quattro intese di cooperazione scientifica, oltre ad aver progettato un piano di interscambi commerciali in grado di raggiungere i 20 miliardi di euro entro il 2012. Altro tema fondamentale dell’incontro è stata la commessa da oltre 11 miliardi di dollari per la fornitura di cacciabombardieri multiruolo all’aeronautica indiana. Per concludere, in un Paese in cui secondo l’Ufficio Centrale di Statistica Indiano, nel primo trimestre il Pil è cresciuto del 7,8%, è fondamentale essere presenti.