Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative all'India.

venerdì 29 ottobre 2010

“Energy India” in programma a Mumbai

La fiera internazionale “Energy India”, in programma dal 10 al 13 dicembre a Mumbai, si rivolge a imprenditori che operano nel settore energetico e che intendono conoscere le soluzioni energetiche più innovative che il mercato propone.

Dal 10 al 13 dicembre si terrà a Mumbai la fiera internazionale “Energy India”, l’evento per la produzione, trasmissione e distribuzione delle energie rinnovabili.
La crescita del mercato negli ultimi anni ha portato alla necessità di sviluppare nuove soluzioni, anche nel settore energetico. Una parte rilevante della manifestazione avrà come tema quello dell’energia eolica.
L’evento è rivolto a tutti gli imprenditori che operano in tale settore, che intendono conoscere le soluzioni più innovative o partecipare con un proprio espositore.

giovedì 28 ottobre 2010

India, aumentano gli Industrial Training Institute

Per un’azienda che sceglie di delocalizzare la propria attività in un paese straniero, l’incontro di manodopera qualificata è una parte importante che contribuisce alla realizzazione del piano di business. Sebbene sia un processo complesso, in India si sta assistendo ad un rilancio degli Iti.
In merito alla questione del sistema formativo in Italia, Claudio Gentili, direttore Education di Confindustria, afferma che vi è una profonda difficoltà da parte delle imprese nel trovare personale tecnico e professionale, “colpa di un sistema scolastico che sforna una quantità esorbitante di liceali rispetto all’estero”. In India, invece, si sta assistendo ad un rilancio degli Iti, Industrial Training Institute, spesso organizzati da imprenditori per insegnare e sperimentare competenze manageriali, o da aziende che hanno bisogno di personale qualificato. Ne è un esempio la “Larsen & Toubro”, una grande azienda operante nel settore dell’edilizia, che dal 1996 ha progettato sette Construction Skills Training Institute, dove ogni anno vengono formati migliaia di giovani per lavorare nel comparto delle costruzioni.
La disponibilità di manodopera specializzata, quindi, può essere un vantaggio anche per quelle imprese italiane che scelgono di ampliare il loro business oltre confine.

martedì 26 ottobre 2010

India, nuovi accordi economico-commerciali

Manmohan Singh, durante un incontro con imprenditori indiani e giapponesi, spiega: “Io credo fermamente che si possano e si debbano creare delle sinergie tra le nostre complementarietà per ridare nuovo slancio all’Asia e alla ripresa economica”.
Il tentativo di Manmohan Singh, il primo ministro indiano, è quello di rafforzare la propria posizione in Estremo Oriente e, a tale scopo, ha incontrato questa settimana il premier giapponese Naoto Kan. I temi più rilevanti su cui si sono soffermati riguardano l’abbattimento di alcune barriere tariffarie e lo sviluppo di un accordo di cooperazione nucleare. Singh, durante un incontro con imprenditori di entrambi i paesi, ha spiegato: “Io credo fermamente che si possano e si debbano creare delle sinergie tra le nostre complementarietà per ridare nuovo slancio all’Asia e alla ripresa economica”. Descrive, quindi, un’India caratterizzata da flessibilità e impegno per creare nuovi rapporti commerciali, con l’obiettivo dì favorire la crescita economica del Paese.
Dopo Tokyo, Singh incontrerà il ministro malese e, in seguito, parteciperà ad Hanoi all’India-Asean Summit e all’East Asia Summit.
Rientrerà in India per la visita del presidente americano Barack Obama che, non soltanto farà pressione per rafforzare gli scambi tra i due paesi, ma anche per modificare parte della normativa sugli investimenti diretti all’estero, per facilitare la presenza di imprese straniere sul mercato indiano.

lunedì 25 ottobre 2010

India, promozione del Made in Italy nel settore arredo

Il Titolare di Uffix SpA spiega la difficoltà del Made in Italy nel comparto arredo: “Gli operatori locali del settore arredo ancora non sempre percepiscono il grande valore che sta dietro la realizzazione di un prodotto italiano, la progettazione, la ricerca, il contributo di design”.

Dopo l’esposizione alla fiera Index di Mumbai, Luca Moschetta, Titolare di Uffix SpA, una delle aziende associate a FederlegnoArredo, ha descritto l’India come “un mercato dal grande potenziale ma ancora ai primi passi”, caratterizzato da un sistema distributivo poco organizzato, da infrastrutture non sempre adeguate e da una concezione poco chiara del prodotto Made in Italy. A questo riguardo, Moschetta ha spiegato: “C’è innanzitutto un grosso lavoro di promozione del ‘Mobile Made In Italy’ da fare. Gli operatori locali del settore arredo ancora non sempre percepiscono il grande valore che sta dietro la realizzazione di un prodotto italiano, la progettazione, la ricerca, il contributo di design. Chi è in grado di apprezzare veramente il nostro prodotto è una nicchia”.
Si interroga, poi, sul sistema fieristico locale, affermando che le fiere nel Paese indiano non sono ancora percepite come economicamente interessanti e suggerisce agli imprenditori di valutare se conviene maggiormente investire su incontri di business creati ad hoc, workshop, incontri b2b ed “eventi in grado di fare davvero cultura del prodotto italiano”.

mercoledì 20 ottobre 2010

L’olio d’oliva in India: “La missione è tutt’altro che facile”

"L'extra vergine, soprattutto se fruttato, entra abbastanza prepotentemente a caratterizzare il profilo aromatico dei piatti e i più tradizionalisti potrebbero essere pervenuti".

Elia Fiorillo, presidente del Consorzio Extra vergine, durante l’elaborazione del progetto per il lancio di una nuova campagna promozionale nel mercato indiano, ha affermato: “Ho avuto l’impressione di rivivere le stesse immagini dell’Italia di diversi anni fa, quando in pieno boom economico non c’era giorno che, sotto le suggestioni della pubblicità e confortati dalla sensazione di una ricchezza crescente, non si cedeva alla tentazione di comprare nuovi prodotti e servizi. L’India sembra un grande cantiere a cielo aperto, non solo di edifici, ma una vera e propria fucina di idee e provocazioni. Ma come spesso accade, quando si è bombardati da tante tentazioni, è facile che per evitare di perdere la bussola si finisca per fidarci delle cose conosciute”.
Fiorillo ammette che l’olio di oliva sia ancora poco conosciuto dalla maggior parte della popolazione indiana che, essendo fortemente legata alla cucina tradizionale, preferisce l’uso di spezie e aromi che fanno parte da sempre della tradizione gastronomica.
Tuttavia, un’efficace comunicazione renderebbe percorribile la strada dell’esportazione di olio in India, anche se, probabilmente “ne beneficeranno le prossime generazioni di imprenditori. D’altronde, se siamo veramente un paese avanzato, la pianificazione e la programmazione di lungo periodo dovrebbero essere alla base della nostra strategia di sviluppo”.
Vi sono, però, anche elementi che giocano a favore: è importante ricordare che l’età media nel Paese indiano è di circa 25 anni e che il 70% della popolazione ha meno di 35 anni. Ciò significa che gran parte della popolazione è “giovane”, e caratterizzata, quindi, da “un approccio aperto alle contaminazioni” e da una forte sensibilità al gusto occidentale.

martedì 19 ottobre 2010

Casta Diva, nuova filiale in India

Siamo in trattativa con due diverse realtà locali alle quali ci appoggeremo per far partire il business”, spiegano Andrea De Micheli e Luca Oddo, amministratore delegato e presidente di Casta Diva Group.

Casta Diva, una delle più importanti realtà italiane che si occupa di produzione di spot (anche in 3D), sta sbarcando in India, col tentativo anche di sfruttare “nuove sinergie con Bollywood”. Andrea De Micheli e Luca Oddo (rispettivamente amministratore delegato e presidente di Casta Diva Group) affermano che a Mumbai verrà creata una nuova filiale “per servire tutto il mercato asiatico” e aggiungono: “Siamo in trattativa con due diverse realtà locali alle quali ci appoggeremo per far partire il business”.
L’obiettivo della società di produzioni multimediale è quello di valorizzare ciascuna realtà territoriale, assicurando competenze e creatività in modo tale da “riuscire a offrire il prodotto migliore ai prezzi più competitivi e il cliente saprà che non pagherà mai tre o quattro intermediari facendo così salire i costi, ma avrà accesso alle tariffe migliori perché ci avvaliamo di partner sul territorio”.

lunedì 18 ottobre 2010

India, la Bharat Diamond Bourse

Il commercio dei diamanti che viene svolto nella zona a sud di Mumbai verrà trasferito nel nuovo complesso Bharat Diamond Borse, una struttura che ospiterà 2mila operatori del comparto. L’obiettivo è quello di occupare il primo posto non soltanto per quanto riguarda la lavorazione delle pietre preziose, ma anche per la commercializzazione.
Fino alla scoperta dei giacimenti brasiliani nel XVII secolo e all’entrata sul mercato di altri produttori come Sud Africa, Russia e Australia, l’India costituiva l’unico paese produttore e fornitore di diamanti. Il successo di cui tuttora il Paese gode nel settore delle gemme e della gioielleria deriva non soltanto dalla manodopera altamente specializzata e dalla tecnologia innovativa, ma anche dallo spirito imprenditoriale che ha portato allo sviluppo di una rete commerciale a livello mondiale.
Il commercio dei diamanti, che si svolge a sud di Mumbai, verrà trasferito presso la Bharat Diamond Borse (Bdb) alla fine dell’anno, un complesso moderno di otto torri che ospiterà circa 2mila operatori del comparto. Considerando che undici su dodici diamanti tagliati nel mondo vengono lavorati nel Paese indiano, questo è considerato uno dei più importanti centri per l’industria manifatturiera.

venerdì 15 ottobre 2010

India, un contrasto tra dinamicità economica e povertà

Nonostante siano positive le previsioni di crescita nel Paese indiano, la sfida principale resta la povertà. L’India occupa il 67esimo posto nell’elenco stilato dal Global Hunger Index: un grado di sottoalimentazione definito allarmante.

Tra gli 84 Paesi dell’elenco stilato dal Global Hunger Index l’India occupa il 67esimo posto, poiché è stato registrato un grado di sottoalimentazione “allarmante”. I dati ricavati dalle ultime statistiche del Food Policy Institute di Washington hanno riportato che il 42% dei bambini sottopeso al mondo vive nel Paese indiano. Quello dei sottonutriti in India è un numero in calo, tuttavia ancora inaccettabile. Si tratta di una situazione che si scontra con la dinamicità economica che caratterizza l’India, la quale sta crescendo ad un tasso del 9% annuo.
Lo sviluppo dell’India rimarrà, quindi, un processo complicato, considerando le profonde disparità sociali che caratterizzano il paese. Sono numerosi i temi che si dovrebbero affrontare per stimolare uno sviluppo generale: aumento e maggiori investimenti nel settore agricolo, modifica del diritto del lavoro, sviluppo dell’infrastruttura, elaborazione di una nuova politica fiscale.
Benché siano molto buone le previsioni di crescita, la povertà rimane la sfida principale.

giovedì 14 ottobre 2010

Un confronto tra India e Cina

L’India è un ottimo partner per l’acquisto di prodotti e servizi informatici, mentre la Cina è da preferire per la produzione di beni fisici grazie alle maggiori capacità logistiche, di trasporto e di distribuzione”, afferma Paolo Angeletti, in merito alle opportunità di investimento delle imprese italiane.

Una classifica su scala mondiale sulle competenze logistiche pone la Cina al 27° posto, una posizione di particolare rilievo rispetto al 47° posto occupato dall’India. Paolo Angeletti, rappresentante in Italia di PTL Group, azienda che offre supporto manageriale alle imprese straniere in Cina, ha spiegato: “L’India è un ottimo partner per l’acquisto di prodotti e servizi informatici, mentre la Cina è da preferire per la produzione di beni fisici grazie alle maggiori capacità logistiche, di trasporto e di distribuzione”.
Le opportunità di business con la Cina riguardano prevalentemente l’industria manifatturiera, poiché vi sono infrastrutture evolute che permettono migliori performance logistiche. La rete stradale in India, invece, non risulta facilmente percorribile e, più della metà, non è di dimensioni adatte da permettere il passaggio di veicoli di grandi dimensioni.
Con queste osservazioni, riferendosi alle imprese italiane, Angeletti ha aggiunto: “Queste differenze infrastrutturale spiegano in parte come l’India si sia specializzata nella creazione di software e nell’erogazione di servizi IT che non richiedono una gestione fisica del prodotto. Ma se consideriamo che entrambi i paesi hanno stanziato il 10% del PIL per lo sviluppo di infrastrutture che ne miglioreranno capacità produttive e distributive, India e Cina devono essere prese in considerazione quando si pensa di produrre o acquistare all’estero”.

mercoledì 13 ottobre 2010

India, crescono le opportunità occupazionali e di business

In India si è registrato un incremento delle chance occupazionali, in particolare nel settore dell’It che è cresciuto del 40% rispetto al 2009. Nicola Rossi, country manager di Monster per l’Italia afferma: “Sempre più aziende cercano personale italiano da inserire nei paesi del Far East: manager esperti per gestire e sviluppare nuovi business, ma anche ingegneri”.
La tendenza di cercare nuove strade professionali oltre confine sembra essere comune a diverse figure, dallo studente che cerca uno stage o un dottorato all’estero, al lavoratore che vuole cambiare settore d’attività, al manager esperto che progetta programmi di collaborazione con aziende straniere.
Secondo i dati ricavati dal portale Monster, che si occupa del monitoraggio del recruiting on line, il maggior numero di chance dal punto di vista professionale proviene dall’India che, per questo motivo, è descritto come il paese più “frizzante” tra i paesi emergenti. Negli ultimi sei mesi si è registrato un incremento del 14% degli annunci pubblicati sul web: si tratta prevalentemente di opportunità nel settore dell’edilizia e dell’information technology, cresciuta del 40% rispetto al 2009.
Nicola Rossi, country manager di Monster per l’Italia, spiega: “Sempre più aziende cercano personale italiano da inserire nei paesi del Far East: manager esperti per gestire o sviluppare nuovi business, ma anche ingegneri, molto richiesti pure dalle aziende petrolifere attive nel Medio Oriente”.
Oltre all’India, anche la Cina, Hong Kong e Singapore sono paesi che offrono alte opportunità occupazionali e di business, sebbene la conoscenza delle lingue orientali sia considerata ancora un aspetto rilevante e più importante delle competenze tecniche.

lunedì 11 ottobre 2010

Volkswagen, nuova utilitaria in India

La Tata Nano, l’utilitaria del mercato indiano, avrà presto una rivale, ovvero un’auto da 6.800 euro realizzata dall’alleanza tra Volkswagen e Suzuki.

Il Paese indiano è visto da tutti i big dell’auto come uno dei mercati più attraenti del futuro. Infatti sono molti i marchi mondiali presenti, da Toyota a Nissan, da Ford, Volkswagen a Fiat, la quale ha da poco stipulato una joint venture con Tata per la produzione di utilitarie.
Il successo della Tata Nano, dovrà presto scontrarsi con la nuova low cost della Volkswagen, prodotta dall’alleanza tra la Casa automobilistica tedesca e Suzuki: l’auto costa 8.600 dollari (6.800 euro), ovvero un prezzo accessibile al mercato indiano. Ciò a cui le due case puntano per far fronte ad un livello sempre più alto di concorrenza nel mercato mondiale è lo sviluppo di tecnologie eco-sostenibili.
È necessario, quindi, che ciascuna impresa, non soltanto ricerchi un piano di strategie e di sviluppo per affrontare le numerose sfide dettate dalla concorrenza, ma apporti le modifiche necessarie al prodotto per rispecchiare le aspettative della clientela.

mercoledì 6 ottobre 2010

Il progetto dell’energia solare consentirà all’India di crescere

I progetti innovativi legati allo sviluppo dell’energia rinnovabile porteranno nel Paese indiano un cambiamento sia tecnologico che sociale.

Cresce l’interesse dell’India per la tecnologia legata al fotovoltaico. Con il Piano nazionale dell’energia solare approvato lo scorso novembre, ovvero il Jawaharlal Nehru National Solar Mission, il governo indiano ha posto l’obiettivo di passare da circa 2 megawatt di produzione solare a 20.000 megawatt entro il 2022 (per quanto riguarda l’energia immessa nella rete), mentre per l’energia delle case isolate prevede il passaggio da 20 a 2.000 megawatt. Questo sarebbe un cambiamento importante per il Paese, poiché consentirebbe un vero sviluppo economico anche delle zone rurali. L’India, quindi, si sta muovendo per ricoprire un ruolo rilevante nell’utilizzo del fotovoltaico, sebbene i paesi con il numero più elevato di impianti restano la Spagna, l’Italia, il Giappone e gli Stati Uniti. In Cina, invece, l’utilizzo della tecnologia legata all’energia rinnovabile è poco diffuso e il 90% della produzione in tale comparto è destinato all’esportazione.
Il progetto di sviluppo elaborato in India porterà non soltanto ad una crescita tecnologica, ma anche ad un importante cambiamento sociale di un paese dove ancora 400 milioni di persone non hanno accesso all’elettricità.

martedì 5 ottobre 2010

I visti richiesti ai professionisti non-indiani

Il Business Visa e l’Employment Visa costituiscono le due tipologie di visti rilasciati ai cittadini non-indiani che si recano in India per motivi inerenti all’attività lavorativa.

Esistono due tipologie di visti per i cittadini non-indiani che vogliono recarsi in India per motivi connessi ad attività lavorative: il Business Visa (definito anche “B” Visa) e l’Employment Visa (“E” Visa).
Il Business Visa viene rilasciato ai cittadini non-indiani che entrano nel Paese per concludere accordi industriali o affari, vendere o comprare prodotti industriali, valutare possibilità per creare collaborazioni, disporre di consulenze riguardanti esposizioni e partecipazioni a fiere, trattare accordi con fornitori o potenziali fornitori, monitorare il progresso di progetti avviati precedentemente e assumere manodopera.
L’Employment Visa, invece, viene rilasciato ad esempio, ai cittadini non-indiani che sono professionisti qualificati e specializzati o che ricoprono una carica manageriale di livello senior. Non viene concesso per lavori ordinari, di segreteria o di tipo impiegatizio e nemmeno per mansioni per le quali vi è già un alto numero di cittadini indiani che possono ricoprire tale ruolo.

lunedì 4 ottobre 2010

A New Delhi i Giochi del Commonwealth

L’India ospita per la prima volta la manifestazione sportiva dei Giochi del Commonwealth. Ma l’immagine e l’efficienza che potrebbe comunicare a livello mondiale si scontra ancora con un forte ritardo nella modernizzazione.

Si è tenuta ieri, a New Dehli, la cerimonia di apertura dei Giochi del Commonwealth, una manifestazione sportiva (a cui parteciperanno atleti di 71 paesi) che per la prima volta si svolge nel Paese indiano. Si tratta di un’importante opportunità attraverso la quale l’India può trasmettere la propria immagine a livello globale, sebbene la “Shining India”, descritta dagli economisti, sia già stata oggetto di forti proteste per la corruzione e l’inefficienza riscontrate durante la preparazione dell’evento.
È importante sottolineare ciò che gli analisti affermano, ovvero che l’India sarà l’economia che crescerà più velocemente nei prossimi 25 anni ma, allo stesso tempo, un paese che, sul fronte della modernizzazione, ha accumulato un forte ritardo. L’inadeguatezza della rete di infrastrutture, in primo luogo, non attribuisce ancora al Paese indiano il ruolo da protagonista nel contesto mondiale. Per gli investimenti in tale comparto, il governo di Manmohan Singh si rivolge prevalentemente a Pechino, poiché la liquidità cinese è superiore rispetto a quella dei paesi industrializzati del Nord del mondo.

venerdì 1 ottobre 2010

“Alla scoperta dell’India – scale culturali per risalire il mercato indiano”

L’evento seminariale, dal titolo “Alla scoperta dell’India – scale culturali per risalire il mercato indiano”, si terrà l’11 ottobre a Portogruaro. L’iniziativa è rivolta a imprenditori, export manager e consulenti aziendali interessati alle opportunità di business nel Paese indiano.

Il seminario dal titolo “Alla scoperta dell’India – scale culturali per risalire il mercato”, organizzato dal Centro Estero Veneto in collaborazione con Polins (Polo Innovazione strategica), si terrà presso la Biblioteca antica del Polo universitario di Portogruaro l’11 ottobre alle 17.15.
L’iniziativa è rivolta a imprenditori, export manager e consulenti aziendali con l’obiettivo di far conoscere le condizioni, i rischi e le opportunità del Paese indiano. È importante sottolineare che le strategie d’approccio dovrebbero tener conto di uno sfondo culturale molto diverso da quello italiano e che, per questo motivo, dovrebbero essere individuati specifici percorsi di integrazione.
Inoltre, verranno presentati alcuni case history che permetteranno ai partecipanti di riflettere su studi e modalità degli interscambi commerciali.