“L’India è un ottimo partner per l’acquisto di prodotti e servizi informatici, mentre la Cina è da preferire per la produzione di beni fisici grazie alle maggiori capacità logistiche, di trasporto e di distribuzione”, afferma Paolo Angeletti, in merito alle opportunità di investimento delle imprese italiane.
Una classifica su scala mondiale sulle competenze logistiche pone la Cina al 27° posto, una posizione di particolare rilievo rispetto al 47° posto occupato dall’India. Paolo Angeletti, rappresentante in Italia di PTL Group, azienda che offre supporto manageriale alle imprese straniere in Cina, ha spiegato: “L’India è un ottimo partner per l’acquisto di prodotti e servizi informatici, mentre la Cina è da preferire per la produzione di beni fisici grazie alle maggiori capacità logistiche, di trasporto e di distribuzione”.
Le opportunità di business con la Cina riguardano prevalentemente l’industria manifatturiera, poiché vi sono infrastrutture evolute che permettono migliori performance logistiche. La rete stradale in India, invece, non risulta facilmente percorribile e, più della metà, non è di dimensioni adatte da permettere il passaggio di veicoli di grandi dimensioni.
Con queste osservazioni, riferendosi alle imprese italiane, Angeletti ha aggiunto: “Queste differenze infrastrutturale spiegano in parte come l’India si sia specializzata nella creazione di software e nell’erogazione di servizi IT che non richiedono una gestione fisica del prodotto. Ma se consideriamo che entrambi i paesi hanno stanziato il 10% del PIL per lo sviluppo di infrastrutture che ne miglioreranno capacità produttive e distributive, India e Cina devono essere prese in considerazione quando si pensa di produrre o acquistare all’estero”.
Una classifica su scala mondiale sulle competenze logistiche pone la Cina al 27° posto, una posizione di particolare rilievo rispetto al 47° posto occupato dall’India. Paolo Angeletti, rappresentante in Italia di PTL Group, azienda che offre supporto manageriale alle imprese straniere in Cina, ha spiegato: “L’India è un ottimo partner per l’acquisto di prodotti e servizi informatici, mentre la Cina è da preferire per la produzione di beni fisici grazie alle maggiori capacità logistiche, di trasporto e di distribuzione”.
Le opportunità di business con la Cina riguardano prevalentemente l’industria manifatturiera, poiché vi sono infrastrutture evolute che permettono migliori performance logistiche. La rete stradale in India, invece, non risulta facilmente percorribile e, più della metà, non è di dimensioni adatte da permettere il passaggio di veicoli di grandi dimensioni.
Con queste osservazioni, riferendosi alle imprese italiane, Angeletti ha aggiunto: “Queste differenze infrastrutturale spiegano in parte come l’India si sia specializzata nella creazione di software e nell’erogazione di servizi IT che non richiedono una gestione fisica del prodotto. Ma se consideriamo che entrambi i paesi hanno stanziato il 10% del PIL per lo sviluppo di infrastrutture che ne miglioreranno capacità produttive e distributive, India e Cina devono essere prese in considerazione quando si pensa di produrre o acquistare all’estero”.
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