Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative all'India.

lunedì 31 gennaio 2011

L’India intende consentire l’ingresso ai supermercati stranieri

Gli investimenti stranieri nel commercio al dettaglio potrebbero migliorare la condizione delle infrastrutture richieste per la grande distribuzione e anche garantire una migliore remunerazione per i contadini che riforniscono i supermercati”.

Recentemente il quotidiano “The Hindu”, citando una fonte ministeriale, ha affermato: “Gli investimenti stranieri nel commercio al dettaglio potrebbero migliorare la condizione delle infrastrutture richieste per la grande distribuzione e anche garantire una migliore remunerazione per i contadini che riforniscono i supermercati”. Pertanto l’intenzione del governo indiano è quella di consentire l’ingresso alle grandi catene della distribuzione, presenti attualmente sul territorio soltanto con negozi all’ingrosso (come ad esempio l’americana Wal-Mart o la francese Carrefour).
Questa decisione è stata presa in seguito all’enorme aumento dei generi alimentari e al calo degli Fdi (investimenti esteri diretti).

giovedì 27 gennaio 2011

“Conoscere il territorio per garantirsi il successo”

Alessandro Olivi, assessore all’industria, artigianato e commercio della Provincia autonoma di Trento, in riferimento alle strategie di internazionalizzazione, spiega: “Serve un business condiviso per creare alleanze forti capaci di garantire ritorni economici”.

E’ un importante esempio di internazionalizzazione per il Trentino. Una strategia che trasferirò in giunta provinciale”: è quanto affermato da Alessandro Olivi, assessore all’industria, artigianato e commercio della Provincia autonoma di Trento, in riferimento all’iniziativa fieristica organizzata da Riva del Garda Fierecongressi Spa a Nuova Delhi, attraverso una joint venture realizzata con enti indiani. Olivi aggiunge: “Mi pare un importante momento per ragionare su modelli di sviluppo”. È infatti necessario, al fine di garantirsi il successo, costruire una rete di relazioni e una contaminazione con i mercati e i territori. Egli considera la politica di internazionalizzazione del Trentino troppo limitata e, a tale proposito, suggerisce che in una strategia di internazionalizzazione non sia sufficiente qualche missione commerciale all’anno, “ma serve un business condiviso per creare alleanze forti capaci di garantire ritorni economici”.

mercoledì 26 gennaio 2011

Economie asiatiche: una tappa importante

Le economie asiatiche sono paesi difficili per dimensione, lingua e cultura. Per questo è necessario radicarsi stabilmente: “non paga la strategia del mordi e fuggi”.

L'intervista a Andrea Bonardi, presidente dell'Italian Chamber of Commerce in Singapore e rappresentante delle Camere di Commercio Italiane dell'Area Asia-Sudafrica, ha consentito di tracciare le caratteristiche rilevanti e le linee strategiche da attuare nelle economie asiatiche, considerate una sorta di apripista nell'uscita dalla recessione.
Il ritmo di crescita sostenuto, registrato in tutti in paesi dell'area asiatica (Cina, India, Giappone, Thailandia, Emirati Arabi Uniti), sembra essere il risultato di più fattori. Da un lato, la riduzione della domanda estera provocata dalla crisi, ha portato i governi a focalizzarsi sullo sviluppo del mercato interno; dall'altro, la ripresa ha portato le economie asiatiche, in particolare quelle tradizionalmente export-led e legate al manifatturiero, ad investire maggiormente in ricerca e innovazione.
Pertanto, Andrea Bonardi afferma che i paesi asiatici rappresentano una tappa importante per le imprese italiane, le quali non soltanto dovrebbero innovare i meccanismi per lo sviluppo delle esportazioni, ma dovrebbero fare un "salto di qualità" rafforzando gli investimenti diretti. Aggiunge, inoltre: "In questo senso, Emirati Arabi Uniti, Singapore e Hong Kong rappresentano degli hubs strategici per sviluppare la presenza imprenditoriale nell'Area, sia perchè i costi di investimento in questi Paesi sono molto limitati sia perchè costituiscono degli avamposti che facilitano l'ingresso in realtà come Cina, India, Corea, Vietnam Indonesia. In questo modo, le PMI italiane sono meno esposte al rischio di bruciarsi investendo direttamente nei mercati più grandi e possono poi approciarli da questi hubs, dopo una fase di studio di fattibilità, in maniera più consapevole e strutturata".
Trattandosi di paesi difficili per dimensione, lingua e cultura, è indispensabile un'adeguata informazione e, secondo Bonardi, sono mercati in cui è necessario radicarsi stabilmente: "non paga la strategia del mordi e fuggi".
Nella strategia di penetrazione un supporto importante alle aziende italiane è dato dall'immagine del Made in Italy, "capace di coniugare tradizione artigiana e innovazione e di venire incontro alle esigenze di diverse tipologie di consumatori". Ad esempio, il mercato indiano mostra molto interesse sia per il Made in Italy tradizionale, in settori come moda, agroalimentare, design, nautica, sia nell'industria edile, per la quale il Governo locale si sta impegnando in ingenti piani di sviluppo.

martedì 25 gennaio 2011

Il Made in Italy nella lavorazione del vetro

“Abbiamo registrato una discreta affluenza di visitatori nell’area della fiera che ha ospitato le aziende italiane. Il paese sta lentamente crescendo e, sebbene la difficile situazione degli ultimi due anni non abbia certo aiutato a accelerare il processo, le prospettive per le nostre aziende sono buone”.

Il Made in Italy ha riscontrato molto successo nella fiera internazionale per la lavorazione del vetro, tenutasi il mese scorso a New Dehli. Renata Gaffo, direttore di Gimav, Associazione Italiana Fornitori macchine e accessori per la lavorazione del vetro, ha affermato: “Abbiamo registrato una discreta affluenza di visitatori nell’area della fiera che ha ospitato le aziende italiane. Il paese sta lentamente crescendo e, sebbene la difficile situazione degli ultimi due anni non abbia certo aiutato a accelerare il processo, le prospettive per le nostre aziende sono buone”. Inoltre, per quanto riguarda il mercato indiano, afferma che è importante essere presenti fin da ora, poiché le politiche di sviluppo in cui è attualmente impegnato il governo si potranno concretizzare in opportunità di lavoro.

lunedì 24 gennaio 2011

Buono l’export verso India e Cina

"L'Italia gioca a controcampo in Europa, dove segna un costante recupero delle posizioni perse a seguito della crisi, e in attacco in extra-Ue"

Secondo gli ultimi dati Istat le esportazioni italiane sono cresciute, nell'anno da poco concluso, di circa il 15%. I mercati più dinamici risultano essere quelli extra-europei e, a tale proposito, il segretario generale di Assocamerestero Gaetano Fausto Esposito ha affermato: "L'Italia gioca a controcampo in Europa, dove segna un costante recupero delle posizioni perse a seguito della crisi, e in attacco in extra-Ue". Inoltre, ha affermato che il processo di diversificazione dei mercati messo in atto dalle imprese italiane ha consentito di guadagnare rilevanza non soltanto in realtà di prossimità come Svizzera e Turchia, ma anche in paesi come India e Cina.

venerdì 21 gennaio 2011

Bangalore, Imtex 2011

“E’ sempre più marcata la tendenza dell’economia indiana a investire e a cercare collaborazioni nelle produzioni di qualità e tecnologia avanzata”.

Si concluderà il 26 gennaio la Fiera Imtex Bangalore, dedicata alle macchine e alla tecnologia per la lavorazione dei metalli. Il presidente dell’Ice Umberto Vattani ha spiegato: “La partecipazione italiana alla fiera si spiega con l’importanza del mercato indiano nel settore meccanico. Infatti, è sempre più marcata la tendenza dell’economia indiana a investire e a cercare collaborazioni nelle produzioni di qualità e tecnologia avanzata”.
La fiera, organizzata dall’Indian Machine Tool Manufacturer’s Association, consentirà ad operatori italiani e indiani di entrare in contatto e di conoscere le migliori tecnologie nel campo delle macchine utensili, della robotica e dell’automazione.

mercoledì 19 gennaio 2011

India, un mercato promettente

Sembra essere promettente la situazione economica nel Paese indiano: sono buone le prospettive dell’anno in corso che vedrà scendere il livello d’inflazione agli standard accettabili del mercato indiano.


Le aspettative di crescita economica del Paese indiano sono abbastanza positive, nonostante vi siano pareri discordanti. I punti di forza sviluppatisi nel mercato indiano, quali la minore dipendenza dal commercio estero e la presenza di settori tecnologicamente avanzati hanno influenzato l’opinione di Rajesh Varma, gestore del comparto Global leaders di Dnca Finance: “Per quanto riguarda le prospettive economiche dell’India, mi aspetto nuovamente forte crescita per il 2011, sebbene non ai livelli del 2010; probabilmente il Pil aumenterà dell’8%, in lieve calo rispetto al 9%. A guidare la crescita dovrebbero essere la spesa pubblica per infrastrutture e i consumi domestici”.
Jürgen Maier invece, fund manager nel team emerging markets equities di Raiffeisen capital management, spiega che gli economisti si aspettano un nuovo lieve miglioramento per l’anno in corso, grazie soprattutto “al miglioramento del comparto agricolo e alla continua crescita di industria e servizi”.
La situazione dell’economia indiana risulta essere abbastanza promettente, considerando anche il fatto che è previsto, per i prossimi mesi, un rallentamento nella crescita dei prezzi, portando l’inflazione ad un livello accettabile per gli standard del mercato indiano.

martedì 18 gennaio 2011

La ‘Lems India Private Limited’

L’obiettivo di Veronafiere è quello di rafforzare i processi di internazionalizzazione, sviluppando la propria presenza in mercati come India, Cina, Brasile e Arabia Saudita e creando partnership con enti organizzatori.

Il progetto della Fiera di Verona è quello di potenziare il processo di internazionalizzazione
rafforzando la propria presenza su quei mercati che mostrano particolare interesse per i prodotti Made in Italy. L’obiettivo di Veronafiere è l’acquisizione di un ruolo rilevante in aree come India, Cina, Brasile e Arabia Saudita, potenziare gli eventi e creare partnership con enti organizzatori. Recentemente, ha costituito la Lems India Private Limited, una società che si occupa dell’organizzazione di convegni, eventi, incontri btob e iniziative utili per dare supporto alle imprese italiane in un mercato in cui il settore fieristico cresce del 50% all’anno.
Gli investimenti all’estero in programma corrispondono circa a 7 milioni di euro, ovvero il 10% del totale del Piano industriale 2010-2014.
Particolare attenzione è rivolta anche al mercato fieristico nel settore marmo-lapideo: sviluppa la propria presenza nel mercato estero attraverso Stoneexpo Marmomacc Americas di Las Vegas e Saudi Stone Tech di Riad, in Arabia Saudita.

lunedì 17 gennaio 2011

Inaugurata l’Expo Riva Schuh

Con più di un miliardi di abitanti, di cui si contano 40 milioni di persone con reddito elevato e 300 milioni appartenenti alla classe media, il mercato della calzature indiano è stimato in 4 miliardi di dollari con una crescita annuale del 18%. Nei prossimi quattro anni è previsto un vero e proprio boom di crescita”.

È stata inaugurata lo scorso sabato la manifestazione internazionale per l’industria calzaturiera Expo Riva Schuh, in programma a Riva del Garda fino al 18 gennaio. Secondo Giovanni Laezza, direttore di Riva del Garda Fierecongressi, “l’evento è un momento d’incontro tra i diversi poli produttivi e permette al sistema Italia di mantenere la sua centralità storica e prospettica”. A testimonianza di quanto detto è la presenza di 364 espositori italiani e di 39 delegazioni da tutto il mondo. All’India, ad esempio, in cui il prossimo luglio si terrà la prima edizione di Expo Riva Schuh India, appartengono 116 espositori. Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi, in merito al commercio nel Paese indiano, ha spiegato: “Con più di un miliardi di abitanti, di cui si contano 40 milioni di persone con reddito elevato e 300 milioni appartenenti alla classe media, il mercato della calzature indiano è stimato in 4 miliardi di dollari con una crescita annuale del 18%. Nei prossimi quattro anni è previsto un vero e proprio boom di crescita”. Aggiunge, inoltre, che l’essere presenti sul mercato fin da ora è il modo migliore per “creare una manifestazione internazionale che rispecchi le esigenze del mercato di riferimento”.

giovedì 13 gennaio 2011

India e Cina: una crescita sostenibile

Marco Annunziata, chief economist del colosso General Electric dal primo gennaio, sostiene che la crisi finanziaria abbia cambiato la scala dei paesi ‹‹forti›› e ‹‹deboli››.

L'economista italiano, ora, attraverso le sue analisi macroeconomiche, dovrà indirizzare le scelte industriali strategiche della multinazionale Usa. Dieci anni fa, quando Annunziata lavorava negli Stati Uniti per il Fondo Monetario Internazionale, “i paesi che avevano bisogno di aiuti erano solo quelli emergenti. Oggi sono soprattutto gli stati occidentali”. I Bric erano le grandi promesse del mondo. Quanto a questi ultimi, lo chief economist osserva che la Russia, dopo anni di crescita, è rimasto un paese dipendente dal petrolio; non essendo ancora riuscita a diversificarsi, l'economia russa resta vulnerabile. La Cina, invece, presenta una crescita economica forte: la sfida di Pechino sarà quella di proseguire nella sua apertura dell’economia, riuscendo a evitare contraccolpi o scompensi.
Un paese autoritario com’è la Cina, può stabilire a tavolino la proprie mosse, inviando esperti a studiare i sistemi più efficaci all'estero e importando il meglio da ogni paese. Tuttavia, questo potrebbe bastare nel lungo periodo, ma non quando sarà necessaria, invece, una creatività maggiore. Da questo punto di vista è più promettente l'India, che non presenta un regime politico monolitico come quello cinese, ma un sistema politico democratico e più caotico.
Secondo Annunziata la crescita di India e Cina non rappresenta una minaccia per le risorse mondiali, in quanto crede che questi due paesi, anche qualora raggiungessero il livello di consumi americani, tale processo non avverrebbe con la stessa dinamica di utilizzo di materie prime, in quanto non sarebbe sostenibile. La Cina è molto avanzata nelle infrastrutture, mentre l’India nelle tecnologie: secondo l’economista “il progresso tecnologico permetterà ad un certo punto un efficientamento dell'utilizzo delle risorse naturali. Nel breve ci sarà pressione sui prezzi, poi quando i costi delle materie prime diventeranno troppo elevati, aumenterà l'incentivo a trovare alternative”.

mercoledì 12 gennaio 2011

India, un piano per aumentare le esportazioni

Secondo dati recenti la domanda di prodotti indiani è cresciuta del 21,3%. Siccome ciò non è bastato per colmare il deficit commerciale del Paese, il Segretario al commercio sta studiando un piano che possa portare le esportazioni a un valore di 200 miliardi di dollari in 3 anni.

A fronte delle incertezze legate all’andamento dei Paesi Sviluppati, secondo uno studio dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico l’area asiatica appare trainata da una continua crescita, che permetterà di raggiungere una situazione di stabilità.
L’india, ad, esempio, sta riscontrando sempre più successo nelle esportazioni: la domanda di prodotti indiani, secondo i dati più recenti, è cresciuta del 21,3%. Poiché questo non è stato sufficiente per colmare il deficit commerciale del Paese, il Segretario al commercio, Rahul Khullar, ha dichiarato di voler attuare un piano per portare le esportazioni a un valore di circa 200 miliardi di dollari in 3 anni.
Dall’altro lato vi è, però, il problema legato all’inflazione, in particolare per quanto riguarda il settore alimentare. L’obiettivo dell’Istituto centrale del Paese è quello di ridurne la percentuale, portandola al di sotto del 6%: “Un obiettivo raggiungibile, se le prossime stagioni dei monsoni saranno particolarmente ricche di pioggia che potrà aiutare la produzione agricola”.

martedì 11 gennaio 2011

Missione imprenditoriale in India

Dal 19 al 26 febbraio 2011, CEIPiemonte ha organizzato una missione imprenditoriale in India, con incontri d’affari nelle città di Chennai, Bangalore e Mumbai.

Su incarico della Camera di Commercio di Torino, CEIPiemonte ha organizzato una missione imprenditoriale in India dal 19 al 26 febbraio 2011. L’iniziativa è rivolta ad aziende operanti nei settori edilizia, tecnologie agroalimentari, macchine utensili, energie rinnovabile e ambiente.
Saranno organizzati incontri con le imprese locali nelle città di Chennai, Bangalore e Mumbai, che consentiranno alle aziende italiane di conoscere più da vicino la realtà imprenditoriale indiana.

venerdì 7 gennaio 2011

Carrefour in India

Carrefour ha aperto il suo primo negozio in India: “Questo primo passo è essenziale per permettere al team di Carrefour di comprendere completamente la specificità del mercato indiano e costruire quindi la presenza del gruppo con altri format”.

Con insegna “Carrefour Wholesale Cash&Carry”, Carrefour ha aperto il suo primo negozio nel mercato indiano. Il punto vendita è a New Delhi ed offre oltre 10.000 prodotti.
La strategia del Gruppo considera rilevante la propria presenza nei principali mercati emergenti con l’obiettivo di registrare una crescita nel medio-lungo periodo.
Il CEO della società francese ha spiegato: “L’apertura di questo primo negozio segna l’ingresso di Carrefour nel mercato indiano e sarà seguita a breve dall’apertura di altri Cash & Carry. Questo primo passo è essenziale per permettere al team di Carrefour di comprendere completamente la specificità del mercato indiano e costruire quindi la presenza del gruppo con altri format”.

martedì 4 gennaio 2011

Fiera Milano sbarca in India

Il mercato indiano è particolarmente dinamico e di grande interesse per le aziende italiane. Attraverso HM Global acquisiamo ora un’ottima base operativa a Mumbai e diventiamo organizzatori di mostre B2B in India”, ha affermato Claudio Artusi, amministratore delegato di Fiera Milano.

La joint venture costituita lo scorso gennaio da Fiera Milano e Deutsche Messe ha portato alla creazione della società HM Global Germany GmbH. La partnership con la Fiera di Hannover, che è al primo posto nella classifica dei più grandi quartieri espositivi europei, ha permesso a Fiera Milano di sbarcare in India dove si occupa di organizzare manifestazioni espositive e professionali.
Claudio Artusi, amministratore delegato di Fiera Milano, ha spiegato: “L’internazionalizzazione di Fiera, che rappresenta una delle direttrici strategiche del nostro piano di sviluppo a medio termine, segna con questo accordo un ulteriore importante progresso. Il mercato indiano è particolarmente dinamico e di grande interesse per le aziende italiane. Attraverso HM Global acquisiamo ora un’ottima base operativa a Mumbai e diventiamo organizzatori di mostre B2B in India”.
L’internazionalizzazione di Fiera Milano in India è avvenuta poco dopo quella in Cina, dove lavora con la società tedesca da inizio 2008.
Attualmente, la “neocostituita” gestisce nel Paese indiano diverse mostre, tra le quali “Cemat India”, “MDA India”, “Industrial Automation India”, “Energy India” e “BuildArch”.

lunedì 3 gennaio 2011

L’Enit investe anche in India

Stiamo investendo soprattutto nei mercati emergenti, con l’apertura di nuovi uffici in Brasile, India e Cina”, ha affermato Matteo Marzotto, presidente dell’Enit, durante un incontro svoltosi nella sede di via Marghera a Roma.

Sono positivi i dati riguardanti il turismo italiano presentati da Matteo Marzotto, presidente dell’Enit, durante un incontro svoltosi nel mese di dicembre nella sede di Roma.
Nel 2010 la spesa degli stranieri è cresciuta di circa l’1% rispetto al 2009, riconfermando risultati importanti per il settore turistico. Buone performance provengono dal mercato indiano, la cui crescita di circa il 29% deriva dalla maggiore richiesta dell’offerta laghi, montagna, città d’arte minori e business.
Nel presentare questi numeri Marzotto ha affermato: “Il 2010 si è dimostrato il primo anno di nuovo scenario economico nazionale e globale e noi come Enit siamo in prima linea nella promozione del nostro patrimonio culturale e paesaggistico, nonostante il nostro impegno nel ridurre e razionalizzare le spese. Stiamo investendo soprattutto nei mercati emergenti, con l’apertura di nuovi uffici in Brasile, India e Cina”.