Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative all'India.

giovedì 31 maggio 2012

Il settore della gioielleria

Un momento di difficoltà per la gioielleria in India a causa del deprezzamento della Rupia.

Un aumento sui costi dell’import di gioielli e di pietre preziose del 14% nell’ultimo trimestre: questo il risultato del forte deprezzamento della rupia indiana sul settore della gioielleria. La svalutazione nei confronti del dollaro sta infatti creando numerose difficoltà al settore indiano della gioielleria, un settore che raggiunge ogni anno il fatturato di 45 miliardi di dollari USA.
Il Subcontinente indiano infatti importa le pietre grezze dal Vecchio Continente e dall’Africa; nel corso del 2011 il valore complessivo di queste importazioni ha registrato un incremento del 32% raggiugendo i 10,3 miliardi di Euro, contro i 7,8 miliardi dell’anno precedente.
A causa del deprezzamento della Rupia gli importatori di pietre hanno deciso di diminuire del 30% l’import di pietre grezze.
Un problema importante per un settore che rende l’India il mercato più importante per la lavorazione delle pietre grezze al mondo.

mercoledì 30 maggio 2012

Solar Mission Fase 1

Completato l’89% della Solar Mission Fase 1.

Installare una capacità produttiva di energia solare pari a 20.000 MW entro il 2020 per un investimento complessivo di 855 milioni di Euro: questo l’obiettivo della National Solar Mission, il programma promosso dal Governo di Nuova Delhi al fine di garantire uno sviluppo energetico sostenibile. Allo stato attuale il progetto risulta aver prodotto l’89% della capacità produttiva prevista nella prima delle tre fasi in cui si divide. Lo scorso anno il Governo indiano ha siglato accordi per l’acquisto di energia con 28 produttori di energia solare per la generazione di 140 MW di energia fotovoltaica, 125 dei quali sono stati portati a termine di recente.
Il Ministro Indiano per le Fonti Energetiche Alternative e Rinnovabili, Tarun Kapoor, ha commentato “Gran parte dei progetti è stata commissionata, quindi il progresso per ora è molto positivo. È stata prevista un’estensione di un mese per i progetti in ritardo, utilizzando parte della loro garanzia bancaria. […]I progetti che fanno parte del secondo gruppo sono in via di costruzione e ci auguriamo che saranno resi operativi nei tempi previsti”.
Un obiettivo importante se si considera la crescita del settore fotovoltaico in India e il fatto che attualmente la capacità produttiva complessiva di energia solare installata è pari a 503,9 MW.

martedì 29 maggio 2012

Inglass - HRSflow

Inglass - HRSflow in India.

L’azienda di San Povo di Piave (Treviso) Inglass - HRSflow nota per la produzione di stampi rotativi multi-colore e multi-componenti per fanaleria auto e di sistemi per l’iniezione di materiali termoplastici in tutti i settori applicativi, ha deciso di investire in India.
L’azienda già presente all’estero in diversi Paesi ha infatti aperto un Branch Office a Pune: si tratta di una località strategica dal momento in cui Pune rappresenta uno dei principali hub del settore automotive nel Subcontinente indiano.
L’Inglass SpA - India Branch Office si dedicherà nel dettaglio all’importazione di ricambi dalla filiale cinese, ricambi che poi verranno rivenduti ai propri clienti sul mercato dell’India, e alla progettazione di nuovi prodotti sempre destinati ai propri clienti garantendo assistenza post-vendita e supporto commerciale al fine di fornire un servizio quanto più completo.

lunedì 28 maggio 2012

Genesis Luxury Fashion

Genesis Luxury intenzionata ad aprire punti vendita Furla in India.

Genesis Luxury Fashion, finanziata da L Capital ovvero il ramo di private equity di Louis Vuitton e con sede a Nuova Delhi, sta stringendo in questi giorni un accordo con il brand italiano Furla al fine di aprire dei punti vendita nel Subcontinente indiano. Fondata da Sanjay Kapoor , Genesis Luxury commercializza diversi marchi di lusso in India, tra i quali figurano Burberry, Canali e Giorgio Armani. Stando alle prime indiscrezioni Genesis Luxury dovrebbe aprire il primo negozio di Furla a Mumbai anche se alcuni dettagli dell’accordo devono ancora essere definiti. Una scelta importante per il marchio italiano noto in tutto il mondo per borse, scarpe ed accessori, visto e considerato il fatto che circa il 70% del proprio fatturato viene realizzato nei mercati internazionali e che il mercato indiano del lusso è cresciuto del 20% nel corso del 2011. Dopo gli investimenti in Cina e in Giappone, il marchio italiano guarda ora anche al mercato dell’Elefante.

giovedì 24 maggio 2012

Fiat India

Aprire 100-110 concessionarie in India: questo l’obiettivo di Fiat nel Subcontinente indiano.

Dopo aver rivisto di recente la sua collaborazione con Tata Motors annunciando la decisione di occuparsi direttamente della distribuzione in India grazie alla creazione di una nuova società, Fiat India ha manifestato la volontà di aprire 100-110 concessionarie esclusive entro il 2014 nelle settanta principali città indiane. Il responsabile commerciale di Fiat India Automobiles, Enrico Atanasio, ha inoltre aggiunto che l’azienda sta valutando l’ipotesi di introdurre nel Subcontinente indiano tutti i brand del gruppo, compresi Chrysler, Jeep e Fiat Commercial.
Lo stesso Atanasio ha sottolineato "Stiamo facendo valutazioni su tutti i marchi... abbiamo un grande numero di marchi e modelli cui possiamo guardare, inclusi quelli della scuderia Chrysler. […] Siamo in una situazione non soddisfacente in termini di quota di mercato... Fiat oggi è presente nei segmenti B e C, che è la spina dorsale del mercato indiano. Una volta realizzata la rete guarderemo ad altri segmenti sopra e sotto quel livello".

mercoledì 23 maggio 2012

Problemi legali per Adidas

Causa legale in India tra l’azienda Adidas e due suoi ex manager accusati di vendite fasulle.

Un giro di vendite fasulle che avrebbero causato un danno finanziario di 155 milioni di dollari: per questo motivo l’azienda tedesca Adidas ha intentato causa contro due suoi ex manager in India. Dopo una serie di indagini e analisi dei conti relativi alla propria posizione in India infatti la multinazionale tedesca si è accorta del problema fiananziario. La causa legale, depositata presso Gurgaon nello stato federato dell’Haryana, è stata intentata contro Subhinder Singh Prem, ex responsabile delle attività in India di Adidas, e Vishnu Bhagat, responsabile delle attività operative della divisione indiana dell’abbigliamento sportivo. Secondo la società tedesca, a causa delle irregolarità nei conti, sarà necessario spendere altri 87 milioni di dollari al fine di rimettere in sesto la divisione indiana: un problema che potrebbe provocare una battuta d’arresto nella crescita dell’azienda che negli ultimi anni aveva visto incrementare notevolmente i propri affari nel Subcontinente indiano. Stando a quanto dichiarato da Adidas, i manager avrebbero anche prelevato somme di denaro dalla società con il pretesto di inaugurare nuovi punti vendita.

lunedì 21 maggio 2012

Il settore tessile

Il Gruppo Trident investe nel settore tessile.

Uno dei maggiori conglomerati indiani, il Gruppo Trident, ha annunciato l’intenzione di investire 500 milioni di Euro nel settore tessile dando vita ad un nuovo complesso tessile integrato ed ampliando gli impianti di filatura già esistenti nello Stato del Madhya Pradesh.
Allo stato attuale il Gruppo rappresenta il leader per quanto riguarda la produzione di asciugamani in spugna e la produzione di carta: una capacità produttiva di 14,5 milioni di asciugamani al mese, 90.000 accappatoi al mese, 15.000 tonnellate di carta ogni mese e 7.500 tonnellate di filati di cotone. Investimenti importanti in un settore centrale dell’economia indiana, come appunto quello del tessile.

venerdì 18 maggio 2012

Oro: la Cina supera l'India

La Cina scalza l'India e diventa il primo consumatore di oro a livello mondiale.

Il World Gold Council, l'associazione industriale delle principali aziende minerarie aurifere, ha comunicato che nel primo trimestre di quest'anno la domanda d'oro è calata del 5% a 1.097, 6 tonnellate; il calo è dovuto soprattutto al rallentamento del mercato indiano dell'oro. La domanda globale da parte dei gioiellieri è calata del 6% a 519,8 tonnellate; gli investimenti nell'oro, a seguito della forte domanda di ETF, di medaglie e di monete non ufficiali, sono invece cresciuti del 13% a 389,3 tonnellate; la domanda del settore industriale è calata del 7% a 107,7 tonnellate e quella delle banche centrali del 41% a 80,8 tonnellate.
L’India a marzo ha raddoppiato il dazio sulle importazioni del metallo giallo e ha istituito una tassa dello 0,3% sulla vendita di molti gioielli, misure che, sommate alla debolezza e alla volatilità della rupia hanno contribuito a rendere più caro l'oro per gli indiani; così è diminuita anche la domanda da parte dei gioiellieri indiani, calata del 19% a 152 tonnellate, mentre gli investimenti nell'oro del Paese sono scesi di quasi il 50% a 55,6 tonnellate. In questo modo la Cina ha potuto superare l'India, divenendo il primo consumatore al mondo: mentre la domanda complessiva di oro da parte dell'India, lo scorso trimestre, è calata del 29% a 207,6 tonnellate, nello stesso periodo, quella cinese è cresciuta del 7% a 255,2 tonnellate, il nuovo livello record.

giovedì 17 maggio 2012

Il mercato editoriale

L’India: uno dei mercati editoriali più importanti a livello mondiale.

Dopo Stati Uniti e Gran Bretagna, l’India si candida a diventare il terzo mercato editoriale più rilevante per i libri in lingua inglese. Stando alle previsioni, nei prossimi dieci anni il Subcontinente indiano potrebbe addirittura posizionarsi alla vetta della classifica vista l’espansione demografica che il Paese si prepara a vivere, la fase di consolidamento della classe media e il fatto che circa un terzo della popolazione è rappresentato da persone al di sotto dei trent’anni. Un vero e proprio boom per il settore editoriale, legato anche all’incremento del tasso di alfabetizzazione e ad un sistema educativo e lavorativo molto competitivo. Nel primo semestre del 2011 in India sono stati acquistati tredici milioni di libri per un valore complessivo di circa cinque milioni di Euro: il volume del mercato dei libri in lingua inglese ha registrato una crescita del 45%. Se si considera invece il genere letterario, la narrativa per adulti ha registrato l’aumento maggiore, segnando un +82% in volume e +49% in valore.

mercoledì 16 maggio 2012

Export di riso

L’India potrebbe diventare il primo produttore di riso al mondo.

Stando ai dati resi noti dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, l’India potrebbe diventare il primo produttore di riso al mondo superando in questo modo il Vietnam e la Tailandia.
 Stando infatti alle previsioni del Rice Research Institute, entro il 31 agosto l’India esporterà 7 milioni di tonnellate, contro i 2,8 milioni di tonnellate venduti nel periodo 2010/2011. Sempre secondo i dati pubblicati dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, l’export di riso della Tailandia nel 2011 si è attestato sui 10,5 milioni di tonnellate: un numero destinato a diminuire drasticamente nel corso del 2012, anno per il quale si prevede una flessione di 4 milioni di tonnellate.
Per quanto riguarda invece il Vietnam, le esportazioni di riso nel 2012 dovrebbero attestarsi sui 7 milioni di tonnellate, confermando la cifra raggiunta nel corso dell’anno precedente.
Il raccolto indiano potrebbe aumentare del 7,7% nel 2012, pari a circa 103,4 milioni di tonnellate contro i 96 milioni del 2011; inoltre le riserve statali di grano e riso hanno registrato un aumento del 21%, contando al momento 53,4 milioni di tonnellate.
Alla stagione favorevole si aggiunge inoltre l’aumento registrato dal prezzo minimo di acquisto della varietà di riso più comune, che ha raggiunto il suo massimo storico di 1.080 Rupie (pari a circa 15 Euro) per un quintale.
Nel triennio 2008/2011 l’India aveva deciso di bandire l’esportazione di riso comune (non basmati) al fine di incrementare le forniture sui mercati locali e calmierare i prezzi: una decisione che ha senza dubbio ottenuto il suo scopo visto che il costo del riso è diminuito del 17%. Lo scorso settembre il Governo di Nuova Delhi ha tolto il bando determinando una crescita delle esportazioni di riso che hanno superato i quattro milioni di tonnellate.

martedì 15 maggio 2012

Rilanciare la Rupia

La RBI interviene al fine di rilanciare la Rupia indiana.

La Reserve Bank of India (RBI) ha deciso di intervenire con l’obiettivo di rilanciare la Rupia indiana. La Banca Centrale indiana ha infatti chiesto agli esportatori di convertire nella moneta nazionale la metà delle partecipazioni in valuta estera entro due settimane. Si tratta di una richiesta che fa parte di un pacchetto di misure varato dalla RBI al fine di favorire la Rupia che nel corso dello scorso anno ha registrato la peggior performance se si considerano le dieci valute asiatiche più quotate in borsa, segnando una diminuzione del 21% rispetto al dollaro USA e toccando il suo minimo storico il 15 dicembre 2011.
Tra le azioni promosse dalla Banca risulta anche l’obbligo per gli esportatori di acquistare nuova valuta straniera solo dopo aver esaurito quella già presente sui conti: questa misura permetterà sia di ridurre la richiesta di valuta estera sia di stabilizzare la moneta nazionale indiana. Dopo l’annuncio delle richieste della Banca Centrale indiana, la Rupia ha ricominciato ad acquistare valore.

lunedì 14 maggio 2012

Zone Economiche Speciali

Il Governo di Nuova Delhi ha annunciato agevolazioni per le imprese che decideranno di attivare centrali elettriche nelle ZES.

Una vera e propria rivoluzione per le imprese che hanno intenzione di attivare centrali elettriche nelle cd. “Zone Economiche Speciali” in India: il Governo di Nuova Delhi ha infatti deciso di esentare queste imprese dalle obbligazioni previste in caso di reddito netto in valuta estera positivo allo scopo di favorire l’insediamento nella zona. Fino a questo momento infatti numerose imprese di produzione di energia elettrica intenzionate ad aprire unità di produzione all’interno delle ZES, sono state frenate a causa delle norme vigenti in caso di reddito in valuta estera positivo, secondo le quali il tasso di cambio guadagnato con le esportazioni doveva superare il tasso di cambio speso sulle importazioni. Grazie alle nuove norme le centrali elettriche potranno essere costruite da produttori e co-produttori tanto nelle aree di produzione, in cui sono presenti unità per le esportazioni, quanto in zone non produttive, in cui si trovano case, scuole, ospedali ed altre infrastrutture sociali. Stando a quanto contenuto nei nuovi regolamenti, le centrali elettriche stabilite nelle zone di produzione potranno beneficiare inoltre di agevolazioni fiscali per quanto riguarda l’avviamento (es. importazione senza dazi per le materie prime, i componenti e i materiali di consumo), il funzionamento e la manutenzione delle stesse.

venerdì 11 maggio 2012

Il settore dell’agrochimica

Cresce il comparto dell’agrochimica in India.

Stando a quanto riportato dalla Associated Chambers of Commerce and Industry of India (ASSOCHAM), il settore agrochimico indiano registra un incremento di circa il 15% e probabilmente raggiungerà la soglia dei 3,6 miliardi di Euro entro il 2015, contro un fatturato attuale di oltre 2,3 miliardi di Euro. Si tratta di dati contenuti all’interno dell’analisi condotta dall’ASSOCHAM dal titolo “Mercato indiano dell’agrochimica”.
Stando a quanto dichiarato da DS Rawat, Segretario generale dell’ASSOCHAM, l’incremento registrato dal comparto dell’agrochimica sarebbe dovuto ad un insieme di fattori: dalla necessità di autosufficienza nella produzione alimentare di grano alla crescita registrata nelle vendite al dettaglio organizzato, dalla maggiore consapevolezza dell’impatto positivo e dei benefici dei prodotti agrochimici sulla produzione agricola alle fiorenti industrie indiane operanti nell’orticoltura e nella floricoltura, ed infine la mancanza di manodopera agricola.
Il consumo di prodotti agrochimici è destinato a crescere nel corso degli anni visto che l’aumento della popolazione indiana determinerà una maggiore pressione sulla terra coltivabile: una situazione che merita di essere analizzata attentamente se si considera il fatto che l’India rappresenta il quarto produttore al mondo di prodotti agrochimici preceduta da USA, Giappone e Cina.

giovedì 10 maggio 2012

Hillary Clinton in India

La Clinton in visita ufficiale in India.

In occasione della sua visita ufficiale in India, il Segretario di Stato USA Hillary Clinton ha ribadito la centralità dell’atteggiamento del Subcontinente indiano al fine di impedire all’Iran di costruire la bomba atomica. L’India infatti importa da Teheran circa il 12% del suo fabbisogno di greggio ed è proprio per questo motivo che da mesi gli Stati Uniti chiedono all’India e ad altri Paesi asiatici, tra i quali Cina, Giappone e SudCorea, di mettere al bando le importazioni di petrolio dall'Iran al fine di creare pressione economica e spingere l’Iran a rinunciare al suo programma nucleare, che prevede appunto la realizzazione di una bomba atomica.
Il Segretario di Stato Clinton ha evidenziato il fatto che il Paese asiatico si è già attivato allo scopo di diminuire le importazioni e ha aggiunto "Questo regime [l'Iran] ha una storia fatta di grande aggressività. Non credo vogliate incoraggiare certi atteggiamenti. Sul mercato esistono adeguate alternative, come l'Arabia Saudita".
Una questione delicata visto che l’India non produce petrolio e importa da Teheran circa 400mila barili di petrolio al giorno.

mercoledì 9 maggio 2012

Il fotovoltaico in India

Presentati in occasione dell’Italian PV Summit i dati relativi al settore fotovoltaico nel mondo.

In occasione dell’Italian PV Summit che si è svolto a Verona nelle giornate del 7 e dell’8 maggio 2012, sono stati resi noti i dati relativi al settore fotovoltaico a livello mondiale. Tra i Paesi ritenuti particolarmente interessanti si è posizionata anche l’India, anche se non mancano le difficoltà per questo Paese.
Lanciato nel gennaio 2010, il Jawaharlal Nehru National Solar Mission (JJNSM) si è posto infatti come obiettivo la produzione di 22GW di energia solare entro il 2022. Nonostante il progetto ambizioso, sin da subito sono state rilevate delle problematiche, legate soprattutto alla combinazione di politiche regionali che hanno portato ad un mercato frammentato. Nel corso del 2011 in India sono stati installati 300MW contro una capacità totale di 520MW: sembra chiaro il motivo per cui il mercato indiano non venga ancora preso in considerazione a dispetto delle dimensioni del Subcontinente.
Allo stato attuale il Gujarat sembra essere lo Stato indiano più interessante dal punto di vista del fotovoltaico, con una previsione di crescita del Renewable Energy Portfolio Standard per le compagnie operanti nel settore dal 5 al 7% (di cui l’1% per l’energia solare) per il biennio 2012/2013. Da notare anche le politiche che stanno promuovendo altri Stati come Rajasthan, Tamil Nadu, Andhra Pradesh, Punjab, Jharkhand, Karnataka e Maharashtra.
Un mercato che presenta ancora elementi di difficoltà, ma che potrebbe rivelarsi strategico in un futuro non così lontano.

martedì 8 maggio 2012

Export in calo

Per la prima volta dal 2009, l’export indiano registra una battuta d’arresto.

Le esportazioni indiane nel mese di marzo sono diminuite del 5,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il valore di 28,7 miliardi di dollari. Si tratta della prima volta dal 2009 che l’export indiano registra un segno meno: un ulteriore indicatore negativo dopo che la scorsa settimana l’agenzia di rating Standard&Poor’s ha deciso di tagliare il credit rating al Subcontinente indiano provocando delle ripercussioni anche negli investitori internazionali preoccupati della poco chiara politica fiscale seguita dal Governo di Nuova Delhi, nel disavanzo delle partite correnti e nella paralisi politica che di fatto sta minacciando lo sviluppo dell’economia del Paese. L’incremento del prezzo del petrolio ha contribuito inoltre a far aumentare il costo delle importazioni: un danno grave se si considera che l’India importa dall’estero l’80% del petrolio.

lunedì 7 maggio 2012

Il Gruppo Mahindra&Mahindra

Il Gruppo Mahindra&Mahindra ha deciso di espandersi nell’agro business.

Un obiettivo importante: avere il controllo completo della catena nella coltivazione delle colture alimentari raggiungendo un fatturato di oltre 150 milioni di Euro entro il 2015/2016.
Questo è quanto si auspica di raggiungere il Gruppo indiano Mahindra&Mahindra, che ha deciso di espandere la propria attività nel settore dell’agricoltura biologica, della lavorazione, della catena alimentare e nella costruzione di serre a basso costo. Obiettivi importanti per l’azienda che l’anno scorso aveva già fatto il suo ingresso nel comparto della micro irrigazione grazie all’acquisizione della EPC Industrie.
Una decisione rilevante se si considera che il solo settore della micro irrigazione registra un incremento annuale del 25% circa in India, in un mercato che presenta un valore complessivo di oltre 460 milioni di Euro.

venerdì 4 maggio 2012

Le città indiane

Bangalore si classifica al primo posto come città più costosa dell’India.

Stando ad una ricerca condotta e pubblicata dalla Reserve Bank of India (RBI) e riguardante l’indice dei prezzi, Bangalore, la capitale del distretto dell’Information Technology indiano, sarebbe la città più costosa del Subcontinente indiano.
Al secondo posto della classifica si posiziona Mumbai, che risulta particolarmente costosa con riferimento agli affitti, tanto che secondo lo studio circa il 40% del salario degli abitanti viene destinato ai costi legati alla casa.
Per quanto riguarda invece Delhi, la capitale indiana, questa risulta essere una delle città con i costi più bassi, situazione dovuta anche allo status speciale e ad alcuni sussidi relativi al costo dell’energia.

giovedì 3 maggio 2012

Fiat e Tata

Fiat mira ad una maggiore espansione in India.

Sviluppare maggiormente il marchio Fiat in India: questo l’obiettivo dell’operazione che ha trasferito la responsabilità gestionale legata alle attività di distribuzione dei prodotti Fiat ad una società indipendente di proprietà del Lingotto. Fino ad ora infatti le attività commerciali e di distribuzione erano state affidate a Tata Motors, che in seguito all’accordo siglato con la casa automobilistica di Torino, ha accettato di trasferire queste responsabilità ad una società di proprietà di Fiat che verrà creata ad hoc. Stando alle prime indiscrezioni la creazione della nuova rete di concessionari Fiat avverrà in modo graduale: i 178 concessionari Tata affiliati Fiat presenti al momento in 129 città rappresenteranno le basi per la futura rete di distribuzione.

mercoledì 2 maggio 2012

Enrica Lexie

New Delhi rilascia l’autorizzazione per la partenza della petroliera Enrica Lexie.

Dopo oltre due mesi e mezzo di attesa, la Corte Suprema di Nuova Delhi ha deciso di autorizzare la partenza della petroliera Enrica Lexie e del suo equipaggio. La nave costretta a restare al largo del porto di Kochi in seguito all’uccisione di due pescatori indiani e l’arresto dei due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, potrà ritornare in Italia anche se i giudici del massimo organo giudiziario indiano hanno richiesto al Governo italiano di garantire la disponibilità dei quattro marò a bordo del mercantile nel caso in cui la loro presenza e testimonianza risultasse indispensabile per il proseguimento delle indagini o per l’eventuale processo che vedrebbe come protagonisti Latorre e Girone. Una situazione che presenta ancora dei punti di criticità viste anche le recenti polemiche riguardanti l’accordo intercorso tra i familiari dei pescatori uccisi e il proprietario della petroliera: se infatti per l’avvocato che rappresenta il Governo italiano, Harish Salve, si tratta di un “atto di solidarietà”, secondo i giudici indiani il compromesso privato è “illegale” e rappresenta un tentativo “inammissibile” di “prendersi gioco delle leggi indiane”.