La legge per garantire una fornitura alimentare a tutta la popolazione non comporterà ulteriori oneri a carico del governo nell’attuale anno fiscale, ammesso che si riesca a trovare le fonti di finanziamento dal piano di spesa delineato per il biennio 2011-2012.
Secondo quanto dichiarato dai funzionari del Ministero delle Finanze, il governo indiano fornirà il denaro per finanziare il progetto sulla sicurezza alimentare, senza intaccare il bilancio programmato per il biennio 2011-2012.
Per far ciò, il ministero si è già appellato ai vari dipartimenti, ai quali ha chiesto di tirare un po’ la cinghia e non prendersi nuovi impegni di spesa, al fine di raggiungere l’obiettivo di abbassare il deficit fiscale al 4,6% del Pil e di risanare le finanze pubbliche.
I funzionari del ministero si dichiarano fiduciosi di raggiungere l’obiettivo, nonostante l’altalenante mercato della borsa e la situazione economica mondiale.
Secondo alcune fonti, il Ministero per gli Affari alimentari e dei consumatori avrebbe intenzione di fornire oltre settanta milioni di tonnellate di cereali per supportare il piano sulla sicurezza alimentare, tuttavia ciò potrebbe obbligare il governo ad importare dal mercato internazionale, viste le attuali modalità di approvvigionamento dei prodotti cerealicoli e la necessità di mantenere delle scorte di sicurezza.
Ora non resta che aspettare di vedere come il governo gestirà il finanziamento di questo piano, rispetto alla rigida situazione fiscale.
A detta degli analisti, importare beni alimentari costosi per avviare il Food Security Act potrebbe creare un buco nelle finanze pubbliche e invertire l’andamento del risanamento fiscale.
Per far ciò, il ministero si è già appellato ai vari dipartimenti, ai quali ha chiesto di tirare un po’ la cinghia e non prendersi nuovi impegni di spesa, al fine di raggiungere l’obiettivo di abbassare il deficit fiscale al 4,6% del Pil e di risanare le finanze pubbliche.
I funzionari del ministero si dichiarano fiduciosi di raggiungere l’obiettivo, nonostante l’altalenante mercato della borsa e la situazione economica mondiale.
Secondo alcune fonti, il Ministero per gli Affari alimentari e dei consumatori avrebbe intenzione di fornire oltre settanta milioni di tonnellate di cereali per supportare il piano sulla sicurezza alimentare, tuttavia ciò potrebbe obbligare il governo ad importare dal mercato internazionale, viste le attuali modalità di approvvigionamento dei prodotti cerealicoli e la necessità di mantenere delle scorte di sicurezza.
Ora non resta che aspettare di vedere come il governo gestirà il finanziamento di questo piano, rispetto alla rigida situazione fiscale.
A detta degli analisti, importare beni alimentari costosi per avviare il Food Security Act potrebbe creare un buco nelle finanze pubbliche e invertire l’andamento del risanamento fiscale.
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