Ancora in forte crescita l’inflazione per i beni alimentari in India: si spera in una buona stagione dei monsoni.
Nell’ultima settimana di maggio, il tasso di inflazione dei beni alimentari è arrivato a quota 9,06 %, a causa dell’aumento dei prezzi di frutta e di alcuni alimenti come il latte, le uova, la carne e il pesce.
Ciò significa che i prezzi non sono sotto controllo nonostante una serie di misure fiscali e monetarie vigenti; infatti già nella settimana precedente l’inflazione dei generi alimentari si attestava all’8,06 %, ma sono previsti ulteriori aumenti nelle prossime settimane, in quanto il costo degli alimenti potrebbe seguire l’impennata dei prezzi del diesel e del gas per cucinare.
Inoltre gli alti prezzi dei beni alimentari influiscono sui prezzi della maggior parte dei prodotti manifatturieri, incidendo quindi anche sul tasso di inflazione delle merci non alimentari.
Grandi speranze sono quindi riposte nella prossima stagione dei monsoni, che secondo gli esperti si prospetta favorevole, infatti questa influisce sulla semina estiva dei prodotti cerealicoli, che rappresentano più della metà dell’annuale produzione del paese.
A tal proposito, il presidente del Consiglio di consulenza economica del primo ministro indiano, C. Rangarajan ha dichiarato alla stampa che “se il monsone fosse favorevole, il prezzo dei beni alimentari scenderebbe nei successivi tre o quattro mesi. Complessivamente il tasso di inflazione diminuirà lentamente entro la fine di ottobre”.
Infine Rangarajan ha aggiunto che “una volta che la situazione del monsone risulterà chiara, mi aspetto un abbassamento dei prezzi. Entro la fine di marzo, potremmo vedere il tasso di inflazione dei prezzi all’ingrosso scendere al 6,5 %”.
Nessun commento:
Posta un commento