Un sisma di magnitudo 6,9 sulla scala Richter ha colpito nella giornata di ieri lo Stato settentrionale del Sikkim e il vicino Nepal.
36 morti e almeno 100 feriti: questo è il bilancio provvisorio del terremoto che si è verificato ieri alle 18.11 ora locale (14.41 ora italiana) nello Stato settentrionale del Sikkim e nei vicini Nepal e Bhutan. Secondo le prime indiscrezioni, almeno quindici persone sarebbero morte nel Sikkim e altre nove nei vicini stati indiani. A queste si aggiungono sette vittime in Tibet e altre cinque in Nepal, di cui tre da imputarsi al crollo di un muro presso l’Ambasciata della Gran Bretagna a Katmandu.
Stando alle informazioni fornite dalle Protezioni Civili nepalese ed indiana, una prima scossa con epicentro a 64 Km dalla città di Gangtok, nel Sikkim, è stata seguita da altre due di 4,8 e 4,6 gradi della scala Richter.
Il Premier indiano Manmohan Singh ha convocato una riunione d’urgenza dell’Authority che si occupa della gestione dei disastri e duecento uomini della Protezione Civile e squadre sanitarie sono state inviate sul posto al fine di portare soccorso alle popolazioni locali e ripristinare le linee telefoniche e la viabilità stradale, fortemente compromessa a causa delle numerose frane registrate nel territorio.
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