L’India si impegna per far fronte al grave problema dell’inquinamento atmosferico.
Se da un lato il Pil è aumentato di quasi tre volte negli ultimi decenni, dall’altro l’inquinamento causato dalle industrie è quadruplicato, mentre quello veicolare è cresciuto di quasi otto volte. Sono questi i gravi problemi che l’India si prepara ad affrontare nei prossimi anni e legati in particolare all’aumento del numero di veicoli, della densità del traffico e dell’industrializzazione.
Il quarto consumatore di energia al mondo ha deciso infatti di intervenire attraverso pesanti investimenti nel settore energetico al fine di ridurre il deficit relativo al fabbisogno energetico e attualmente pari al 10/15% e a diminuire le emissioni inquinanti. In questo contesto sono numerose le opportunità per le imprese italiane, soprattutto nel campo del controllo dell’inquinamento atmosferico, degli apparecchi di monitoraggio della qualità dell’aria delle canne fumarie, delle tecnologie legate al carbone pulito e del controllo del mercurio.
L’Autorità dell’Istituto Nazionale per il Meccanismo di Sviluppo Pulito sta valutando l’approvazione di progetti collegati ai settori dell’efficienza energetica, del cambiamento di combustibile, dei processi industriali, dei rifiuti solidi urbani e dell’energia rinnovabile.
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