Grandi opportunità per le imprese italiane attive nel settore della meccanica strumentale: la crescita di macchine utensili prevista in India si aggira intorno al 10/15%.
Anche se il fabbisogno del Paese dipenderà fortemente dall’espansione e dallo sviluppo dei settori maggiormente coinvolti (automobili, treni, difesa, aerospaziale,…), stando alle stime la domanda indiana di macchine utensili dovrebbe aumentare del 10/15%, per un valore complessivo di 8,300 milioni di Euro.
Un dato sicuramente rilevante tenendo conto del fatto che negli ultimi cinque anni le importazioni indiane legate alla meccanica strumentale sono cresciute del 32%, passando da 4 a 5,3 miliardi di dollari. Scendendo nel dettaglio se paragonati con i dati relativi al biennio 2009-2010, i settori maggiormente coinvolti da questo boom nel periodo 2010-2011 sono stati quelli della lavorazione della ceramica (+170%), della pelletteria e conceria (+63%), dell’industria tessile (+113%) e della stampa e rilegatura (+120%). A tale proposito è opportuno ricordare che l’Italia rappresenta il primo esportatore in India sia per quanto riguarda i macchinari per la pelletteria e conceria (con una quota di mercato pari al 47%), sia per quelli impiegati per la lavorazione della ceramica (44% del mercato) e si posiziona tra i principali esportatori di macchinari per la lavorazione dei metalli (22%).
Al fine di favorire l’espansione dell’Industria Pesante il Governo sta varando misure volte ad eliminare i dazi alle importazioni per prodotti/componenti specifiche, incentivare le joint venture con transfer tecnologico, creare collaborazioni con centri di ricerca stranieri e proporre Partnership Pubblico-Private.
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