Il governo indiano prevede ingenti investimenti per il rinnovamento delle infrastrutture nazionali e guarda alle imprese straniere per attirare investimenti.
Con un nuovo piano quinquennale 2012-2017, il Governo di New Delhi punta all’ammodernamento delle infrastrutture nazionali, la cui arretratezza costituisce uno dei principali ostacoli allo sviluppo del Paese. Il piano di investimenti toccherà soprattutto la rete stradale che, con i suoi 3,3 milioni di km, risulta la seconda per estensione a livello mondiale. Di questi, solo 66 mila Km, pari al 2% della rete, hanno le caratteristiche di autostrada con livelli di sicurezza e funzionalità adeguati agli standard internazionali mentre gran parte dei tratti stradali restanti non è asfaltata. Per ridurre questo gap il governo centrale ha stanziato 7 miliardi di Euro per 53 progetti di ammodernamento entro il 2017. Altri progetti previsti sono a carico di 10 dei maggiori Stati della Federazione Indiana per altri 6 miliardi di euro.
Per realizzare l’ambizioso piano di intervento, si intende attrarre imprese straniere attraverso la liberalizzazione dell’ingresso di Investimenti esteri Diretti (IDE) nel Paese, finora sottoposti a vincoli e controlli. Verranno inoltre concessi incentivi fiscali, fra cui l’esenzione per 10 anni del 100% della income tax, l’abolizione di dazi e tariffe doganali per l’importazione di macchinari nonché il finanziamento del 20% dell’opera da parte dell’Agenzia nazionale delle autostrade.
Altre interessanti opportunità economiche vengono offerte dagli altri settori dei trasporti, in primis da quello ferroviario che risulta essere il mezzo di locomozione più utilizzato e per cui sono altresì previsti ingenti investimenti nei prossimi cinque anni.
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