Il Ministero delle Finanze indiano ha venduto 150 miliardi di rupie in titoli obbligazionari.
Il Ministero delle Finanze di New Delhi ha venduto 150 miliardi di rupie in titoli obbligazionari. I prodotti finanziari in questione presentano scadenze differenti: come precisato dalla Banca Centrale indiana, sono ricompresi titoli che matureranno nel 2017, nel 2022, nel 2027 e persino nel 2040. Quaranta miliardi del totale riguarderà i bond a sei anni e con un rendimento del 7,99%; altri sessanta miliardi, invece, sono stati riservati alla scadenza a undici anni con un ritorno economico superiore a quello precedente (8,95%), venti miliardi di rupie riguarderanno i bond a sedici anni (8,97%) e i restanti trenta miliardi quelli trentennali (8,98%).
Gli analisti ricordano che il declino delle obbligazioni decennali, che hanno subito il peggior ribasso delle ultime tre settimane, è stato provocato dalla speculazione sul debito del governo relativo a questo anno fiscale: un vero e proprio deterrente per i possibili sottoscrittori, i quali hanno deciso di non azzardare un rischio troppo alto, temendo un fallimento. Inoltre, le percentuali viste in precedenza sono aumentate come non accadeva dal 2008; la stessa Reserve Bank of India, infatti, è stata costretta a innalzare il tasso di interesse per la tredicesima volta negli ultimi diciannove mesi, una media che è indubbiamente eccessiva. Gli esperti, pertanto, prevedono che le vendite di tali prodotti finanziari non saranno molto positive.
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