La Reserve Bank of India interviene nuovamente sui tassi di interesse: si tratta del 13° rialzo da inizio 2010.
Al fine di frenare l’inflazione - sempre intorno al 10% - la banca centrale indiana (Reserve Bank of India) ieri ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale: il tasso repo - il tasso al quale la Reserve Bank presta denaro alle banche commerciali, passa così dall’8,25% all’8,5%, mentre il reverse repo - il tasso che le banche ricevono quanto depositano presso la banca centrale - passa dal 7,25% al 7,5%. L’istituto indiano ha già rialzato i tassi per 13 volte consecutive a partire dal marzo 2010.
La banca centrale ha inoltre abbassato le stime relative alla crescita del Subcontinente attese per l’esercizio fiscale in corso: l’istituto prevede che il Pil indiano raggiungerà il 7,6% (in calo rispetto alla precedente stima dell’8%) e l’inflazione - anche grazie ai numerosi interventi di politica monetaria - scenderà ulteriormente a partire da dicembre, con un rallentamento al 7% entro il 31 marzo prossimo.
La Reserve Bank of India ha infine deciso di liberalizzare, con effetto immediato, il tasso sui depositi delle casse di risparmio che verrà quindi stabilito da ogni singola banca, tuttavia il tasso dovrà essere uniforme sui depositi fino a 100.000 rupie.
L’annuncio della banca centrale indiana ha subito avuto ripercussioni sui rendimenti dei titoli di stato indiani con il decennale che è sceso all’8,69%, circa 12 punti base in meno rispetto alle rilevazioni precedenti: si tratta del valore più basso dallo scorso 5 ottobre e del maggior calo giornaliero dal dicembre 2010.
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