Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative all'India.

lunedì 24 ottobre 2011

Gli ostacoli del Gran Premio F1 in India

Il 30 ottobre si terrà il primo Gran Premio di Formula 1 in India: il gruppo privato proprietario del nuovo circuito, Jaypee, è allarmato dalla protesta dei contadini, dal rigido sistema fiscale indiano e dalle difficoltà relative allo sviluppo di utili dal progetto F1.

Il Buddh International Circuit, sede della prossima - la prima in India - gara di Formula 1, è stato costruito nello stato indiano dell’Uttar Pradesh, nella zona di Greater Noida. Per la realizzazione di tale circuito, il Governo aveva stabilito l’esproprio delle terre agricole per un totale di 350 ettari di terreno: gruppi di agricoltori locali, non soddisfatti dalla remunerazione loro destinata per l’esproprio, hanno dichiarato di voler ostacolare il regolare svolgimento della corsa, impedendo l’ingresso delle macchine in pista in segno di protesta. I contadini - che accusano al gruppo privato Jaypee, proprietario del circuito e organizzatore della corsa, di aver “sprecato” l’area per il circuito a scapito dell’installazione di altre industrie o attività più utili alla gente del posto - chiedono anche l’apertura di una strada che consenta l’agevole spostamento tra i vari villaggi della zona, che risulterebbe compromesso dal circuito.
Sebbene le autorità locali si mostrino ottimiste o rassicuranti circa la buona riuscita dell’evento, Jaypee - che vi ha investito circa 400 milioni di dollari - è in apprensione anche a causa del rigido sistema fiscale indiano: nonostante il gruppo avesse aveva spinto affinché l’area del circuito fosse duty free, le autorità avevano ipotizzati la richiesta alle singole squadre di una quota degli introiti - sotto forma di tassazione sui beni di lusso importati e sugli eventi d’intrattenimento - che la Jaypee si era offerta di pagare, eventualmente, di tasca propria. Il governo aveva poi stabilito che non erano dovute tasse per disputare il Gran Premio, ma la Corte Suprema indiana, infine, ha chiesto chiarimenti per la speciale esenzione fiscale riservata agli organizzatori ritenendola non necessaria.
Inoltre, il gruppo Jaypee è incerto sulla possibilità di sviluppare utili dal progetto F1: si prevede che, nonostante l’iniziale proposito di raggiungere un introito di 170 milioni di euro e occupazione per 10.000 persone, le prime edizioni possano essere invece caratterizzate da forti perdite, come è avvenuto in Corea del Sud.
Portare avanti il progetto F1 rappresenta quindi una sfida molto impegnativa per Jaypee, che dovrà riuscire a far fronte alle proteste dei contadini, alle rigide imposizioni della Corte Suprema e ai possibili problemi di natura economica.

Nessun commento:

Posta un commento