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giovedì 27 ottobre 2011

Il real estate indiano rimane elastico

Il settore immobiliare residenziale del Subcontinente rimane elastico, nonostante il rallentamento della crescita dell’economia indiana e il costo più elevato per la richiesta di prestito.

I dati relativi al settore immobiliare indiano, forniti dall’analisi della Royal Institution of Chartered Surveyors (RICS) - la più grande organizzazione mondiale di professionisti che operano nel settore della gestione immobiliare e patrimoniale, della valorizzazione del territorio, della costruzione e delle problematiche ambientali correlate - indicano che quest’ultimo rimane elastico, nonostante il ritmo della crescita economica si sia abbassato anche per il Subcontinente e a dispetto del costo più elevato della richiesta di prestito. Per il settore residenziale, continua ad aumentare la crescita del credito; l’unico segnale negativo, per i costruttori, riguarda il numero delle nuove costruzioni, che registra un decremento.
Anche nel mercato degli uffici la domanda di spazi rimane solida e si rafforza la crescita degli affitti: secondo i dati della JLL - società di consulenza professionale e finanziaria specializzata in servizi immobiliari - quasi tutte le grandi città hanno visto un aumento degli affitti di circa il 2% nel terzo trimestre, mentre Delhi è rimasta stabile.
L’unico rischio è rappresentato dalla politica monetaria di New Delhi che, con la linea dei continui rialzi dei tassi adottata per contenere le pressioni inflazionistiche, potrebbe rallentare l’attuale andamento del real estate indiano.

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