India e Iran hanno trovato l’accordo relativamente al pagamento per l’importazione del petrolio iraniano: New Delhi lo aveva bloccato in seguito alle sanzioni stabilite dall’Onu contro il commercio con Teheran per il suo programma nucleare.
In seguito alla notizia relativa ad una banca iraniana-tedesca di Amburgo che aveva subito sanzioni e non aveva potuto trasferire denaro in Iran - a causa delle sanzioni decise dall’Onu contro Teheran per il suo programma nucleare - la Reserve Bank of India, dal dicembre scorso, aveva bloccato i pagamenti destinati all’Iran per il petrolio esportato nel paese indiano. Tale impasse aveva portato Teheran a minacciare di interrompere ogni fornitura diretta in India dal 1° agosto: tuttavia, dopo lunghe trattative, al fine di scongiurare l’applicazione di tale provvedimento, è stato trovato un accordo circa le modalità di pagamento del debito di New Delhi, aggirando così i divieti Onu. Il sito web del ministero iraniano per il Petrolio, Shana, ieri riportava la dichiarazione del capo della Compagnia petrolifera nazionale iraniana, Ahmed Qalebani: “a seguito di intense negoziazioni, le due parti hanno concordato il pagamento degli arretrati appena possibile”. I pagamenti saranno divisi in due tranche e avverranno, in gran parte, in euro.
La sospensione delle esportazioni di greggio da parte dell’Iran sarebbe risultata sconveniente e deleteria per entrambi i Paesi: l’India importa dall’Iran circa 400.000 barili di greggio al giorno - pari a circa il 12% del suo fabbisogno di petrolio – ed è il 2° maggior cliente di Tehran che, nonostante i ritardi nei pagamenti, non avrebbe potuto permettersi di sospendere le forniture all’India, anche per evitare di essere soppiantata dall’Arabia Saudita.
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