La metà dei gioielli che vengono venduti in India è utilizzata per le cerimonie nuziali: secondo la millenaria tradizione del paese, essi rappresentano un’assicurazione finanziaria per la sposa.
Il trasferimento di oro sotto forma di gioielli, è la parte più importante della cerimonia nuziale indiana. La sposa, in occasione del matrimonio, viene infatti agghindata con gioielli rigorosamente d’oro che vanno dalla fronte all’ombelico fino alle dita dei piedi.
Considerando che la metà della popolazione indiana è sotto i 25 anni di età e i matrimoni ogni anno sono milioni, risulta evidente che la quantità d’oro richiesta dal mercato indiano è molto consistente; grazie anche alle riforme economiche che hanno portato maggiore benessere alla classe media, l’India è diventata il maggior importatore d’oro al mondo: attualmente importa 1.000 tonnellate del prezioso metallo ogni anno e, unitamente alla Cina, possiede il 40% dell’oro in commercio.
Nel jetset indiano la tipologia e la quantità dei gioielli posseduti sono indicativi dello status sociale delle persone. Come ha dichiarato Farah Khan, stilista di gioielli esclusivi, “se qualcuno si sposa, anche gli ospiti vogliono sfoggiare gioielli con diamanti, smeraldi e rubini […] a volte il matrimonio dura 6 giorni e gli ospiti vogliono per ogni giorno dei gioielli diversi. Dopo la fine della festa i gioielli vengono messi in cassaforte. Sempre più donne vogliono anche gioielli alla moda da mettere tutti i giorni, ma devono essere rigorosamente esclusivi”.
La grande richiesta di gioielli ha fatto lievitare il prezzo dell’oro. Negli ultimi 12 mesi, infatti, il prezzo di un oncia d’oro è passato da 1.000 a 1.600 dollari. Tuttavia questo non sembra scoraggiare gli indiani che continuano a comprare gioielli, a dispetto della crisi finanziaria, o forse, in parte, anche a causa di quest’ultima e della consapevolezza che il debito delle economie occidentali è in crescita: oltre a rappresentare uno status symbol, l’oro è una forma di investimento, una tra le più sicure. A tal riguardo, Ajay Mitra, direttore per l’India e il Medio Oriente del World Gold Council, afferma: “L’attuale febbre dell’oro non è originata solo dal mercato dei matrimoni, ma anche dal timore di incertezza economica”.
Investire in oro è una scelta piuttosto radicata nella tradizione indiana; prima della venuta delle banche, le famiglie indiane erano solite seppellire in luoghi nascosti i propri gioielli all’interno di vasi, anche perché si tratta di un investimento per il quale non sono previste tasse.
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