A fine luglio l’inflazione in India ha raggiunto l’8% ed ha colpito, in particolare, i generi alimentari, in primis, le cipolle.
Il Governo indiano ha stimato che il tasso di inflazione a fine luglio ha raggiunto l’8,04%, in aumento rispetto alle settimane precedenti. Gli economisti temono che l'ascesa dell’inflazione possa continuare anche il mese di agosto fino a raggiungere il 9%.
I rincari maggiori si sono verificati su prodotti quali frutta e verdura.Tra i prodotti agricoli le cipolle hanno registrato l’aumento maggiore che ha raggiunto il 26%, mentre il prezzo di frumento, legumi e riso è rimasto stabile.
Gli esperti dicono che, comunque l’aumento straordinario dei generi alimentari è da attribuirsi a fattori di carattere stagionale oltre che alle politiche dei prezzi. Il ministro delle finanza, Pranab Mukherjee, ha dichiarato che il governo farà il possibile per ridurre il tasso di inflazione al 5%, mantenendo la crescita economica attuale.
Secondo il Ministro l’inflazione deve comunque stabilizzarsi al di sotto del 7% per essere ritenuta sopportabile. Il Governo ha dimostrato di avere gli strumenti per controllare l’inflazione: dal febbraio 2010 al luglio 2011 il tasso è passato dal 22% all’8%.
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