Fiat ha deciso di rivedere i termini della joint venture con il socio indiano Tata, soprattutto relativamente all’aspetto distributivo: Marchionne punta sulle concessionarie monomarca.
Le tre società top della scuderia Agnelli - Fiat Spa, Fiat Industrial e Exor, nell’ultimo mese hanno segnato, rispettivamente, un crollo del -30,69%, del -17,30% e del -20,52%. Dati indicativi di quanto sta accadendo nei mercati, in particolare, relativamente al settore auto. Le paure da debiti pubblici e il prospettarsi di una seconda recessione dopo quella seguita alla crisi 2008-2009 “tirano giù i listini”: le industrie e i titoli dell'automotive sono tra i primi a subirne le conseguenze. Gli analisti tagliano in continuazione le stime relative alla crescita del comparto: l' ultimo report , targato Goldman Sachs, è del 18 agosto scorso ed estende al 2012 il calo già previsto per il 2011 in Europa.
Tuttavia, Marchionne può contare anche sulla gamma Chrysler, ora che Fiat ha terminato l’integrazione con la casa automobilistica di Detroit, grazie alla quale può finalmente puntare al sempre fallito sbarco in Cina. Sempre in Asia, Fiat sta riconsiderando i termini dell’alleanza con il socio indiano Tata, che secondo il numero uno del Lingotto, va rivista in quanto non avrebbe portato a risultati soddisfacenti. Da rivedere sarebbero soprattutto la rete e, quindi, l’aspetto distributivo: a differenza di quanto avviene negli altri Paesi, in India vanno per la maggiore le concessionarie monomarca, per questo motivo Marchionne punta allo scorporamento dei marchi all’interno delle circa 180 concessionarie Tata- Fiat. La casa torinese, che in India vende Linea e Grande Punto, avrebbe così il suo salone separato.
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