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giovedì 17 febbraio 2011

Il settore immobiliare in India

Il settore immobiliare in India rappresenta un’industria da 12 miliardi di dollari e si prevede una crescita del 30% nei prossimi dieci anni. Questo è quanto traspare dagli ultimi studi relativi a questo settore realizzati nel 2010.

Il settore immobiliare riveste un ruolo di primo piano nell’economia indiana: si tratta del settore che impiega più forza lavoro dopo l’agricoltura, e si colloca al terzo posto tra i quattordici maggiori settori in termini di effetti diretti e indiretti su tutti i campi dell’economia. Le ragioni di questa crescita risiedono nell’aumento della classe media (con conseguente richiesta di abitazioni), l’aumento dello spazio commerciale richiesto dalle imprese straniere che hanno effettuato in India IDE, l’espansione del settore delle vendite al dettaglio, un facile accesso agli strumenti finanziari e un boom demografico (l’India è il secondo Paese più popoloso al mondo). Sono presenti numerose opportunità di investimento soprattutto nella costruzione di: immobili commerciali (la grande distribuzione sta cominciando a sostituire i negozi tradizionali), Special Economic Zones, strutture per il turismo sanitario, complessi residenziali e industriali, spazi commerciali per la vendita al dettaglio, alberghi e strutture per turisti, città secondarie ( a causa dell’aumento vertiginoso del costo dei terreni nelle città principali) e nuovi quartieri (con conseguente progettazione di spazi per il tempo libero, attività commerciali e zone residenziali). La popolazione delle aree urbane, che attualmente si attesta intorno ai 300 milioni di persone, aumenterà di 300/400 milioni nei prossimi 25 anni portando con sé numerose conseguenze. In particolare un grande problema è già rappresentato dalla scarsità di abitazioni nei centri urbani (secondo le stime del governo questo dato si aggira intorno ai 24.7 milioni di case in meno), situazione aggravata dalla mancanza di una rete fognaria funzionante, di un sistema di raccolta dei rifiuti e di accesso all’acqua potabile. È evidente che questo settore presenta numerose opportunità di impiego e attira moltissimi altri settori (dall’idraulica agli impianti elettrici, dal cemento alle miniere). Dopo un deludente 2009, la domanda ha subito un’accelerata, ma gli operatori devono prestare molta attenzione e analizzare il contesto con cautela: infatti in seguito al picco della domanda anche i prezzi hanno subito un’impennata. La sfida per le imprese che vogliono competere in questo settore consiste nell’offrire dei prodotti di qualità a dei prezzi contenuti, promuovere uno sviluppo sostenibile impiegando materiali e energie rinnovabili e progettare un design funzionale, sicuro ed efficiente.

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