Lo champagne arriva in India dopo un viaggio di 5.000 miglia: è notizia di questi giorni che Moet Hennessy (proprietaria dei marchi Moet Chandon e Dom Perignon) sta trattando l'acquisizione di terreni nello Stato di Maharashtra "per giungere entro due anni all'apertura di una cantina ed alla produzione in loco di vino".
Secondo le stime fornite dall’India Wine Academy, l’India presenta probabilmente il tasso più basso di consumo di vino, ma la crescita della classe media potrebbe capovolgere questo dato, vista la crescente sensibilità di questa fascia della popolazione, agli stili di vita e alle marche di successo occidentali. Si stima che la classe media indiana crescerà fino a raggiungere i 584 milioni di persone entro il 2025: tra queste, i potenziali consumatori di vino potrebbero diventare circa 94 milioni. Stando ai dati pubblicati alla fine del 2000 il consumo di vino era inferiore alle 50.000 casse, ma questo trend ha subito un aumento vertiginoso in seguito alle azioni governative volte a liberalizzare le norme relative all’importazione da paesi stranieri e a favorire la produzione di vino, con il conseguente aumento delle aziende vitivinicole. La CNNMoney, nell’agosto 2010, ha definito l’importazione di vino in India “as one of the best business ideas in the world”, sottolineando il fatto che il consumo della bevanda nel Paese indiano aumenterà di dieci volte nei prossimi dieci anni. Lo scorso novembre inoltre la Delhi State Industrial & Infrastructure Development Corporation Ltd. ha inaugurato un negozio nella capitale indiana con lo scopo di accrescere la conoscenza del vino e visto il successo ottenuto sta progettando l’apertura di altri negozi; da non tralasciare il fatto che il 69% delle vendite registrate è legato all’acquisto di bevande alcoliche provenienti dall’estero.
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