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lunedì 25 luglio 2011

Boom di robot italiani in India

I Paesi emergenti si rivelano strategici per i robot italiani: tra i primi sette mercati di sbocco compaiono i Paesi Bric.

Il secondo trimestre del 2011 conferma il ruolo fondamentale giocato dai Paesi emergenti nel comparto dei robot italiani: a fronte di un calo del mercato interno del 33,8%, i mercati emergenti hanno fatto registrare un aumento del 44,5% negli ordinativi. Allo scopo di cogliere le occasioni presenti in questi Paesi, Ucimu e Assocomaplast hanno presentato il progetto India, rivolto alle aziende produttrici di macchine utensili e macchine per materie plastiche e gomma. Il progetto prevede innanzitutto un contratto di rete tra le due associazioni e, per il futuro, la realizzazione di una struttura sul posto che rappresenti le aziende coinvolte. L’imperativo per le aziende italiane è essere presenti su un mercato tanto strategico quanto quello indiano: se nel 2001 infatti l’export di robot in India si aggirava intorno ai 12,6 milioni di euro, oggi questa cifra è aumentata di quasi dodici volte. Nei primi tre mesi del 2011, l’export di macchine ha segnato un +58,9%, classificando l’India come il quarto mercato di sbocco per le esportazioni italiane legate a questo comparto. Lo scopo perseguito da Ucimu e Assocomaplast è quello di rafforzare la presenza italiana in India attraverso la creazione di una rete istituzionale che supporti le imprese nelle fasi di insediamento e selezione dei fornitori e servizi. Al fine di avviare i primi contatti diretti con fornitori, agenti e clienti, è previsto un viaggio di studio tra Mumbai e Pune nel mese di ottobre.

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