“L’India sarà tra 15 anni quello che la Cina è oggi. Per questo è importante esserci, per godere cioè un domani dei vantaggi del primo arrivato”.
Secondo l’Economist quella tra India e Cina sarà la sfida del secolo. Si stima che tra il 2013 e il 2015 l’economia indiana crescerà tra il 9 e il 9,5%, mentre la crescita della Cina resterà tra l’8 e il 9%. Anche il Fondo Monetario Internazionale si mostra fiducioso sulle potenzialità dell’India e, nella riunione di Washington all’inizio del mese, ha deciso di incrementare il “peso” del voto indiano, portandolo dal 2,77% al 2,91%.
Tra i Bric l’India è considerato ancora un mercato potenziale, piuttosto che reale. Secondo i dati forniti da Euromonitor, la classe media indiana è rappresentata oggi soltanto dal 14,6% della popolazione, circa la metà di quella cinese. Ma, secondo Max Magni, partner McKinsey e capo della divisione Consumer practice Greater China, “l’India sarà fra 15 anni quello che la Cina è oggi. Per questo è importante esserci, per godere cioè un domani dei vantaggi del primo arrivato”.
Le parole di Magni possono offrire all’imprenditore italiano uno spunto di riflessione per valutare in quali mercati orientare l’attività di internazionalizzazione.
Secondo l’Economist quella tra India e Cina sarà la sfida del secolo. Si stima che tra il 2013 e il 2015 l’economia indiana crescerà tra il 9 e il 9,5%, mentre la crescita della Cina resterà tra l’8 e il 9%. Anche il Fondo Monetario Internazionale si mostra fiducioso sulle potenzialità dell’India e, nella riunione di Washington all’inizio del mese, ha deciso di incrementare il “peso” del voto indiano, portandolo dal 2,77% al 2,91%.
Tra i Bric l’India è considerato ancora un mercato potenziale, piuttosto che reale. Secondo i dati forniti da Euromonitor, la classe media indiana è rappresentata oggi soltanto dal 14,6% della popolazione, circa la metà di quella cinese. Ma, secondo Max Magni, partner McKinsey e capo della divisione Consumer practice Greater China, “l’India sarà fra 15 anni quello che la Cina è oggi. Per questo è importante esserci, per godere cioè un domani dei vantaggi del primo arrivato”.
Le parole di Magni possono offrire all’imprenditore italiano uno spunto di riflessione per valutare in quali mercati orientare l’attività di internazionalizzazione.
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