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mercoledì 18 gennaio 2012

Minaccia per i protagonisti del web

Il Ministero indiano delle Comunicazioni accusa i protagonisti del web.

Un vero e proprio assalto ai colossi del web: è quanto sta accadendo in India dove il Ministero delle Comunicazioni ha invitato i vertici dei giganti del web a presentarsi entro il prossimo 13 marzo per rispondere alle accuse di proliferazione online di materiale “osceno” e in contrasto con i principi religiosi. Il giudice di Nuova Delhi, Suresh Kaith, ha di fatto minacciato l’oscuramento dei siti web nel caso in cui non dovesse essere rimosso tutto il materiale ritenuto osceno e diffamatorio. Tra le aziende coinvolte spiccano Google, Microsoft, Facebook, Yahoo e molte altre: nel caso venissero accusate, i relativi dirigenti rischierebbero fino a sette anni di carcere e il pagamento di sanzioni pecuniarie elevate.
Si tratta di un atteggiamento già adottato in Cina e in Arabia Saudita, come ha ribadito la Corte indiana chiamata a giudicare la questione. Dal punto di vista pratico però si tratterebbe di una manovra molto difficile da attuare, visto che, come quanto dichiarato dai legali, sarebbe impossibile installare un meccanismo in grado di monitorare e rimuovere in modo automatico i contenuti offensivi dato il numero di internauti indiani, pari a oltre 110 milioni, e destinati a diventare entro il 2017 oltre 600 milioni.
Il legale di Google India ha dichiarato: “Non è umanamente possibile controllare internet. Miliardi di persone in tutto il mondo postano una quantità indefinita di materiale sui vari siti. Talvolta questi post possono risultare diffamatori o osceni, ma non possono essere controllati”.

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