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martedì 5 aprile 2011

Il settore automotive in India: opportunità per le imprese italiane

Se nel periodo 2008-2009 il fatturato lordo del comparto automotive indiano incedeva poco meno del 3% sul PIL del Paese, secondo l’Automotive Component Manufacturer Association (ACMA), il fatturato 2010/2011della componentistica sfiorerà i 26 miliardi di dollari, ovvero il 18% in più rispetto al biennio precedente.

Secondo il Ministero dell’Industria Pesante Il settore automotive indiano impiega circa 500.000 persone ed, indirettamente, 10 milioni; si tratta di numeri che ben illustrano il panorama del comparto in India, Paese in cui a fronte di un aumento della produzione di veicoli leggeri previsto nei prossimi anni, si sta delineando anche una crescita della capacità produttiva. Secondo stime relative all’industria dell’auto, questo settore crescerà ad un tasso medio annuale pari al 10% fino al 2020: l’ACMA prevede che entro il 2015 la produzione indiana di autoveicoli raggiungerà i 6,4 milioni di unità, fino a diventare il quinto produttore di autoveicoli a livello mondiale, dopo Cina, Giappone, USA e Germania. Secondo i dati forniti dalla Society of Indian Automobile Manufacturers, il comparto dell’auto si è dimostrato molto dinamico nell’ultimo decennio, visto e considerato che dal 2004 al 2010 la produzione di autoveicoli è più che raddoppiata. La crescita del comparto indiano è principalmente dovuta al fatto che le maggiori case automobilistiche giapponesi hanno deciso di investire in questo Paese al fine di produrre veicoli destinati alla vendita nei mercati maturi; ma allo stesso tempo anche il mercato interno indiano si èingrandito, tanto che le vendite sono più che raddoppiate negli ultimi cinque anni. Si tratta quindi di un settore altamente attrattivo, che il Governo promuove attraverso diversi programmi, come la procedura “automatic approval ruote” che prevede la possibilità di investimenti stranieri al 100% e l’”automotive mission plan”, un piano varato dal Ministero dell’Industria Pesante allo scopo di rendere l’India un polo attrattivo per gli investimenti nel settore. In questa ottica si deve leggere l’iniziativa promossa da Confindustria, ICE, ANFIA in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dello Sviluppo Economico: si tratta infatti di una missione di filiera riguardante il settore dell’automotive in India che si svolgerà dal 18 al 21 aprile. La missione si terrà in parte a Nuova Delhi e in parte a Pune, trattandosi delle due più importanti regioni in cui è localizzata l’industria automobilistica. Il fine ultimo della missione sarà quello di incentivare i contatti diretti tra le aziende italiane e le imprese indiane e gettare le basi per future collaborazioni.

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