Il mercato del lusso si espande nella terra dei Maharaja.
La crescita del segmento del lusso in India risalta le contraddizioni di un Paese che se per l’80% vive con meno di due dollari al giorno, per la restante parte si aggiudica il secondo posto per numero di miliardari, preceduto solo dagli Stati Uniti. Proprio per questo motivo anche la casa automobilistica Aston Martin ha deciso di rivolgersi verso questo mercato e di avvicinarsi al consumatore finale attraverso l’apertura di sette concessionarie entro il 2015. Si tratta di una scelta che ripercorre le decisioni già intraprese da Ferrari, Maserati e Bugatti, spinte verso la tigre asiatica dall’impressionante numero di auto di lusso vendute nel paese (nel 2010 sono state vendute 15.7052 auto di lusso). Secondo il responsabile commerciale di Aston Martin, Michael van der Sande, “la nostra decisione di rafforzare la presenza nella regione è guidata dal forte interesse dei potenziali clienti per i prodotti di lusso”. Ma l’aumento del numero di miliardari ha coinvolto non solo le case automobilistiche, ma anche i produttori di jet privati e velivoli di lusso: secondo il vicepresidente della Business Aviation Association for India, Karan Singh, “entro il 2020 i velivoli privati indiani triplicheranno, definendo il Paese come uno tra i cinque mercati di aviazione privata più importanti al mondo”. Viste le numerose opportunità offerte da questo mercato di nicchia, già diversi operatori del settore si sono mobilitati e tra questi spiccano la canadese Bombardier, la brasiliana Embraer e le americane Gulfstream, Hawker Beechcraft e Cessna.
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