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lunedì 11 aprile 2011

Gli investimenti diretti esteri in India

Nonostante il recente crollo di investimenti diretti esteri (IDE), l’India resta ancora la seconda maggiore destinazione di IDE dopo la Cina.

L’India dopo aver conquistato il secondo posto nella classifica mondiale relativa agli investimenti diretti esteri stilata nel 2010, si prepara a confermare la sua posizione tra le prime cinque destinazioni più attrattive per gli investitori per il periodo 2010-2012 secondo gli studi realizzati dalle Nazioni Unite. Anche se in calo rispetto ai volumi registrati prima della crisi mondiale, l’India nel corso del 2010 ha assunto una posizione di rilievo a livello internazionale grazie alle politiche portate avanti per favorire gli investimenti provenienti da altri paesi. Durante il mese di dicembre gli afflussi degli investitori sono stati pari a 2,014 milioni di dollari, dato confermato nel mese di gennaio, anche se in calo rispetto all’anno precedente. I settori che hanno attirato più IDE durante il periodo aprile-dicembre 2010, sono stati in ordine: i servizi finanziari e non (2,853 milioni di dollari) , le telecomunicazioni ($ 1,327 mil.), l’industria automobilistica ($ 1,066 mil.), l’energia ($ 1,028 mil.) e il settore immobiliare ($ 1,024 mil.). Vista l’elevata importanza di questi afflussi, il Ministro della Finanza Pranab Mukherjee ha annunciato l’avvio di diverse politiche volte ad incentivare gli investitori esteri e la realizzazione di un manuale contenente tutte le linee guida al riguardo che verrà aggiornato ogni sei mesi.

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