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lunedì 16 maggio 2011

Il marmo di Botticino approda in India

Il celebre marmo di Botticino dopo l’avventura cinese sbarca in India e si prepara ad affrontare un mercato reso difficile dalla competizione accanita di Turchia e Spagna.

Il settore lapideo bresciano continua la sua espansione nei mercati esteri e punta all’India: dopo il rallentamento del mercato cinese le aziende legate all’estrazione e alla lavorazione del marmo di Botticino si sono rivolte al crescente mercato indiano per far fronte al calo della domanda interna. Le imprese che operano nel settore lapideo nella provincia di Brescia sono nove e producono all’incirca 140-150mila tonnellate all’anno dell’inconfondibile marmo color beige che proprio per la sua colorazione e per la presenza del 98% di carbonato di calcio rappresenta un’alternativa al marmo di Carrara. I mercati internazionali rappresentano le principali destinazioni del marmo bresciano, visto e considerato il fatto che, come sottolineato dal presidente della Cooperativa Operai Cavatori del Botticino, Mario Rossi, “Se facessimo riferimento al mercato interno avremmo difficoltà due o tre volte maggiori di quelle che già affrontiamo. Non ci sono segnali di ripresa al momento nel nostro Paese e in aggiunta c’è sempre il rischio di non essere pagati”. L’export ha permesso al settore di registrare un fatturato positivo nel 2010, anche se i risultati restano ancora lontani da quelli riportati nel 2008. Nonostante il grande interesse dimostrato dal mercato indiano, l’export verso questo Paese presenta grandi difficoltà dovute alla concorrenza di Spagna e Turchia, capaci di vendere un prodotto di qualità inferiore, ma più facile da lavorare. Offrire un servizio di qualità più elevata sembra essere l’unica alternativa possibile di fronte al rischio di diventare dei semplici produttori della materia prima.

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