Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative all'India.

mercoledì 30 giugno 2010

Il Terminal 3 dell’IGI Airport: la nuova risorsa dell’India

Verrà presto aperta la nuova Porta per l’India: sabato 3 luglio il Primo Ministro Manmohan Singh inaugurerà il nuovo Terminal internazionale dell’Indira Gandhi International Airport, aeroporto situato nel sud-est di Delhi. La nuova struttura permetterà al Paese indiano di consolidare la sua posizione all’interno del traffico di merci e passeggeri, non soltanto nel sub-continente, ma anche oltre i confini nazionali. Si tratta dell’opera infrastrutturale più ambiziosa degli ultimi anni in India: è costituita da più di mezzo milione di metri quadrati e prevede 34 milioni di passeggeri di capacità annua. Inoltre, colpisce particolarmente l’aspetto che riguarda i tempi per l’ultimazione: soltanto 37 mesi, contro i 60 del ben più piccolo Terminal 5 di Heathrow.
Il 14 luglio si assisterà all’atterraggio del primo volo, il quale renderà operativo il Terminal per le 58 compagnie internazionali che collegano la capitale indiana al resto del mondo.
A dare il benvenuto vi sarà un’istallazione lunga decine di metri composta da 24 mani femminili che rappresentano alcuni gesti della tradizione e della cultura della danza indiana, dello yoga e del buddhismo.
L’IGI Airport sarà il nuovo biglietto da visita per i visitatori, che percepiranno in questo progetto le ambizioni di un paese che sembra avere fretta di crescere.

martedì 29 giugno 2010

Cessioni da parte dell’indiana Reliance Comunications

Raggiunto l’accordo tra Reliance Comunications, un’azienda di telefonia fissa e mobile indiana tra le maggiori del Paese (di proprietà del Ani Dhirubhai Ambani Group) e GTL Infrastructure.
La Reliance ha annunciato la vendita dei propri asset nel settore dei ripetitori telefonici con l’obiettivo di “fare cassa” per futuri investimenti infrastrutturali che le permetteranno di entrare nella telefonia di terza generazione. Ha già ottenuto le licenze per coprire parte dei più promettenti stati indiani. Ma a tale investimento ne seguiranno altri per rendere operativa la rete.
L’operazione consentirà a Reliance Comunications di abbattere di circa il 60% il proprio indebitamento (6,2 miliardi di dollari): oltre al pagamento delle 50 mila torri acquisite, la Gtl Infrastructure si assumerà circa 3,24 miliardi di dollari di debiti.
Le cessioni previste dovrebbero far ricollocare la Reliance nel mercato con una posizione di forza. Tuttavia, secondo il Worl Telecomunications Index redatto da Bloomberg, la società del gruppo Anil Ambani è stato il peggior performer negli ultimi 12 mesi, registrando una perdita del 36%.

lunedì 28 giugno 2010

Restrizioni sull’export indiano di oli alimentari

Il Paese indiano è uno dei più grandi consumatori al mondo di olio alimentare. La decisione del governo indiano ero stata quella di porre delle restrizioni sull’export al fine di garantire una migliore offerta sui mercati nazionali. Tali restrizioni prevedono l’esportazione di oli alimentari in confezioni da 5Kg con un limite annuale di 10.000 tonnellate, la metà, o addirittura un terzo, delle esportazioni registrate prima del marzo 2008. A seguito del significativo calo dei prezzi che ha portato alla formazione di grosse scorte presso i produttori, l’industria indiana degli alimentari sta sollecitando il governo affinché rimuova le restrizioni sull’export. Inoltre è stata chiesta dall’associazione di categoria degli industriali l’imposizione di tasse sull’importazione sia degli alimentari grezzi, sia di quelli raffinati.

venerdì 25 giugno 2010

India, vie di fuga all’inefficienza delle grandi metropoli

Si assisterà nei prossimi anni ad un ulteriore accelerarsi delle tendenze all’urbanizzazione nel Paese Indiano. Secondo una ricerca pubblicata lo scorso aprile dal McKinsey Global Institute la popolazione urbana arriverà nel 2030 a 590 milioni di persone e il numero di città con più di un milione di abitanti salirà da 42 a 68 (in Europa sono 35).
La nuova architettura urbana dell’India ha come obiettivo la realizzazione di nuovi complessi residenziali, townships e nuove città che rappresentano vie di fuga all’inefficienza delle grandi città come Mumbai, caratterizzata da una distribuzione dell’acqua e dell’energia irregolare e da un mercato immobiliare a prezzi proibitivi.
La città di Lavasa (Maharashtra) è il primo progetto in quest’ottica. Nel 2021 si stima che potranno vivere circa 300 mila persone su oltre 32 ettari di terreno collinare con una qualità della vita maggiore rispetto a quella dei centri urbani.
L’ottimismo sul fatto di riuscire a portare tra queste colline un numero sufficiente di industrie è motivato da due fattori: da un lato la vicinanza con i grandi centri di Mumbai e di Pune, dall’altro la presenza di reti infrastrutturali che nelle grandi città non riescono a svilupparsi al ritmo richiesto dal boom demografico ed economico.

giovedì 24 giugno 2010

L’India tra i mercati-obiettivo della Bombardier Transportation

Il treno ad alta velocità Zefiro della tedesca Bombardier Transportation, non soltanto parteciperà a gare d’appalto in gran parte del mondo, ma includerà anche l’India tra i suoi mercati-obiettivo. E’ un prodotto che valorizza design e affidabilità, modulabile rispetto ai contenuti richiesti dai mercati e dalla clientela.
La società ferroviaria costruirà per Sud Europa, Brasile, India mille chilometri all’anno di nuove ferrovie, ma si tratterà soprattutto di operazioni di ammodernamento delle strutture tradizionali.
Infatti, come spiega il direttore della comunicazione di Bombardier Transportation, “l’India non ha le caratteristiche per l’alta velocità, poiché la densità umana è tale da chiudere gli spazi a questo tipo di infrastrutture”.


mercoledì 23 giugno 2010

Crescerà del 13% il settore dell’editoria in India: sfida interessante per gli editori italiani

L’India è il settimo più grande mercato editoriale al mondo con un tasso annuo di crescita stimato al 13% nei prossimi 5 anni. Il numero di lettori adulti è di circa 250 milioni, un numero destinato a crescere grazie all’emergere di una classe media di giovani consumatori caratterizzata da un sempre maggiore potere d’acquisto. Si può affermare che, l’aumento del livello d’istruzione da un lato e la progressiva liberalizzazione del settore dall’altro, sono i principali fattori che hanno dato luogo ad una costante crescita del comparto dell’editoria.
Oltre ai classici canali distributivi, come agenti che visitano i diversi punti vendita e le catene di librerie, particolare importanza assumono le fiere specializzate delle principali città. Ma il più significativo appuntamento letterario rimane il Jaipur Literature Festival (giunto alla sua quarta edizione nel gennaio scorso), il quale celebra scrittori nazionali e comprende una vasta gamma di attività, tra cui film, musica e teatro.
Inoltre, l’India è stata nello scorso mese il Paese ospite del Salone Internazionale del Libro di Torino, il quale ha dato il benvenuto a scrittrici molto apprezzate in Occidente, come Kiran Desai e Anita Nair, e al diplomatico-scrittore Vikas Swarup, il quale ha conosciuto una fama mondiale attraverso il film Slumdog Millionaire, tratto da un suo romanzo.
Quello editoriale, tuttavia, è ancora un mercato poco penetrato dagli autori italiani, ma rappresenta un’opportunità e una sfida interessante. Sarebbe importante utilizzare il veicolo delle lingue locali e non soltanto l’utilizzo dell’inglese. Il Cesmeo, Centro Studi di Torino sul Medio ed Estremo Oriente, è uno dei più prestigiosi istituti a livello nazionale a promuovere ricerche e scambi culturali con l’India e recentemente ha promosso la pubblicazione del primo Vocabolario Sanscrito-Italiano.
Il settore di interesse degli editori italiani è quello delle nicchie di mercato specializzate come, ad esempio, pubblicazioni e libri legati al design, all’architettura, alla nautica, alla moda, libri per bambini e pubblicazioni scientifiche.

martedì 22 giugno 2010

L’India teme l’inflazione

Prosegue la forte crescita economica del Paese indiano ma l’inflazione sembra essere maggiore del previsto, cioè superiore al 10% nei prossimi due anni. Questo è particolarmente preoccupante poichè riguarda alimentari e generi di prima necessità (zucchero, carne, tè, metalli, tessili, legno), aggravando la situazione di milioni di cittadini indigenti e quindi più sensibili a tale aumento. Rimane ottimista il governo, il quale prevede una diminuzione dei prezzi dopo il prossimo raccolto, prevedendo che sarà più consistente rispetto a quello del 2009. Nella lotta all’inflazione, il premier Manmohan Singh ha attuato da tempo una politica di sussidi per alcuni generi, come la benzina. Inoltre, sta pianificando interventi sul sistema di distribuzione con l’obiettivo di eliminare rincari di prezzo non necessari e dare un appoggio a chi è sotto la linea di povertà.

lunedì 21 giugno 2010

India, progetti di formazione per i giovani

L’ente indiano Nkc (National Knowledge Commission) ha sottolineato l’importanza di dare una formazione qualificata ai giovani indiani, i quali costituiscono la principale risorsa del Paese.
Infatti, secondo alcune ricerche, nel 2020 quasi il 63% dei cittadini indiani rientrerà nella fascia compresa tra i 15 e i 60 anni. Se il Paese fosse in grado di impiegare in modo produttivo questa forza lavoro, si assisterebbe ad un incremento del numero dei lavoratori ed al conseguente aumento della produzione pro capite. Inoltre, per soddisfare la prevista domanda di giovani qualificati da parte dei Paesi industrializzati, il Ministero per lo sviluppo delle risorse umane ed il Ministero del Lavoro hanno elaborato un programma educativo, con l’obiettivo di formare professioni e mestieri specializzati (come infermieri, badanti, idraulici, meccanici) per i Paesi ad alto tasso di invecchiamento nei prossimi decenni.

giovedì 17 giugno 2010

Il 5,9% del Pil indiano deriva dall’industria turistica

Rapido cambiamento nel settore turistico indiano. Gli ultimi 5 anni hanno registrato una crescita annuale del 13%. Di particolare importanza non soltanto il turismo rurale (che avvicina i turisti alle tradizioni culturali, i festival e i rituali degli indiani), ma anche il turismo medico che, secondo una relazione della Confederation of Indian Industries, dovrebbe crescere a US $ 2,4 miliardi nel 2012. Poiché è un settore in forte espansione, grandi gruppi industriali come Tata, Fortis, Max, Piramal, Wochardt e Escorts hanno investito nella costruzione di nuovi ospedali e centri medici moderni nelle principali città. Tuttavia, grazie allo sviluppo del settore degli investimenti stranieri, il Paese indiano è fortemente caratterizzato da un grande flusso di “turisti per affari”, del quale si prevede una crescita del 7,6% tra il 2010 e il 2019.
Importante sottolineare anche le ottime previsioni future per l’aumento costante di turisti internazionali outgoing, dovuta in parte al cambiamento del profilo del consumatore appartenente alla classe media, che è passato dal risparmio alla spesa.

mercoledì 16 giugno 2010

Approvato il piano per la privatizzazione dei gioielli minerari statali

Un significativo segmento dell’economia indiana è costituito dall’industria mineraria.
Molto importanti sono i giacimenti di carbone (concentrati nella regione orientale dell’India) e i minerali come il manganese, l’oro, le piriti, la lignite, il rame, l’uranio e i fosfati naturali. Recentemente il governo ha approvato il piano per la cessione di quote statali in circa una sessantina di società minerarie, tra cui Coal India e Hindustan Copper (nelle quali sono state vendute il 10% delle quote detenute).
Il premier indiano Manmohan Singh ha dichiarato di voler incassare, entro il 31 marzo prossimo, 400 miliardi di rupie (7,05 miliardi di euro) cedendo parti delle proprietà statali.

martedì 15 giugno 2010

Il Communal Violence Bill al centro del dibattito politico

Tornato al centro del dibattito politico il Communal Violence (Prevention, Control and Rehabilitation of Victims) Bill, lo strumento legale per perseguire i responsabili di aggressioni contro le minoranze religiose. La leader del partito Congress, Sonja Gandhi, ha chiesto di rendere più severe le pene per chi compie violenze a sfondo confessionale. Pressioni su modifiche ed emendamenti vengono portate avanti, da anni, anche da gruppi per i diritti umani. Tuttavia il testo legislativo in versione definitiva dovrebbe essere presentato a breve in Parlamento.
Cedric Prakash, direttore dell’istituto gesuita per i diritti umani, ricordando le ondate contro i cristiani nell’Orissa nell’estate 2008, dichiara che questa nuova legge è dimostrata dal fatto che, negli ultimi 20 anni, formazioni politiche discriminatorie hanno conquistato potere in molti Stati. “Prevenire, legalmente, tali situazioni, è questione di vita o di morte per milioni di cittadini appartenenti a minoranze religiose”.

venerdì 11 giugno 2010

Il settore delle bevande alcoliche: la grappa Nonino sul mercato indiano

Si espande il mercato indiano delle bevande alcoliche. Grazie all’espansione della classe media e allo sviluppo economico, nei prossimi cinque anni è prevista una crescita ad un ritmo del 10%.
Gli attacchi di Mumbai nel 2008 e successivamente la recessione dell’economia erano stati la causa del calo delle entrate legate al turismo e del calo del commercio del vino. Tuttavia, studi di settore indicano nell’”Indian Wine Industry Forecast to 2012” che è prevista tra il 2009 e il 2012 una crescita del consumo di vino del 25-30%.
Il modello di consumo di bevande alcoliche rimane comunque diverso rispetto agli altri principali mercati: il consumo di liquori in India rappresenta più del 70% del mercato. Nelle principali città di Mumbai, New Delhi, Chennai e Bangalore sarà a breve disponibile la grappa italiana Nonino, grazie ad una partnership con il distributore di vini e liquori indiano Aspri Spirits Pvt Ltd.

giovedì 10 giugno 2010

Prevista una crescita del Pil dell’ 8,5%

Registrata una crescita dell’8,6% nei primi tre mesi dell’anno 2010. Il ministro delle finanze Pranab Mukherjee ha detto di aspettarsi una continuazione dell’andamento positiva per l’anno in corso, prevedendo una crescita del Pil dell’ 8,5%, scesa nel 2008-2009 al 6,7% a causa della recessione mondiale. Un’espansione economica dovuta principalmente alla crescita del settore manifatturiero (16,7%) e in parte alla crescita del settore edilizio (8,7%).
Più modesto invece l’apporto al Pil del settore agricolo, la cui produzione è esposta perennemente alle conseguenze delle frequenti siccità. Tuttavia nello scorso anno ha particolarmente sofferto della scarsità di piogge monsoniche.

mercoledì 9 giugno 2010

India, cresce la domanda di generazione di energia

Poiché l’India è un Paese con molti abitanti (circa 1 miliardo e 147 milioni) ed è soggetta ad un consumo energetico non indifferente, la domanda di generazione di energia è in forte crescita e si prevede raddoppierà entro il 2030.
Quarto produttore mondiale di energia eolica, il Paese indiano necessita, tuttavia, di un’adeguata capacità di generazione e distribuzione di energia per soddisfare le sue esigenze attuali e richiede sul mercato sistemi e prodotti a efficienza energetica. Vantaggi e risparmi di tali metodi innovativi vengono promossi dall’Ente indiano per l’Efficienza Energetica (BEE) che, in collaborazione con la Fondazione Urjavaran, il Ministero per l’energia elettrica e il governo indiano, organizza EMPOWER INDIA, un’esposizione per presentare i sistemi e i prodotti in tale settore, le energie rinnovabili e i materiali per l’eco-costruzione. La manifestazione, che si terrà in data 25 – 27 giugno a Chennai, rappresenta un’opportunità per confrontarsi con il mercato, le industrie, i consumatori, le agenzie governative, progettisti e consulenti.

martedì 8 giugno 2010

G20: L’opposizione dell’India alla tassa su banche

Grazie alle loro economie in costante crescita negli ultimi vent’anni, i Paesi asiatici stanno acquistando sempre maggior importanza all’interno del forum dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali. Di particolare rilievo, durante il vertice a Busan, in Corea del Sud, l’opposizione dell’India alla proposta europea di tassare il sistema bancario. Pranab Mukherjee, ministro delle finanze di Nuova Delhi ha parlato del rapporto debito-riserve come strumento di controllo del sistema bancario. “Abbiamo visto come le banche indiane non siano state colpite dalla crisi dal momento che avevano un’esposizione assai minore rispetto alle loro controparti europee e americane”, sottolinea il ministro. Inoltre, ad Aprile, il rapporto della Riserve Bank of India era aumentato del 6% e aveva permesso di drenare prestiti in eccesso per quasi 3 miliardi di dollari.

lunedì 7 giugno 2010

Piaggio, il lancio della Vespa in India

Previsto entro il 2012 il lancio della Vespa nel Paese asiatico. Con l’obiettivo di sfruttare un mercato in crescita, Piaggio ha deciso di attuare un piano che prevede l’apertura di un nuovo stabilimento. La società ha approvato il progetto di produzione e commercializzazione di veicoli a due ruote, a partire dal modello Vespa Lx 125, ideato appositamente per il mercato indiano.
L’Asia è considerata il mercato del futuro per le due ruote, specialmente per scooter e ciclomotori di piccola cilindrata e veicoli da trasporto leggeri a tre e quattro ruote.
Il segmento scooter rappresenta il 15% del mercato. E’ prevista una potenzialità di crescita ad un ritmo del 13% annuo, grazie anche allo sviluppo economico del Paese negli ultimi anni e alla presenza di una classe media in grado ormai di acquistare in grandi quantità mezzi di trasporto individuali. Tuttavia si tratta di un settore che ha segnato un incremento medio annuo del 7% tra il 2004 e il 2009, il secondo al mondo per dimensioni.

venerdì 4 giugno 2010

Joint Venture Diesel – Reliance Brands: il noto brand italiano punta sul mercato indiano

Renzo Rosso, il patron della Diesel, uno tra i marchi di jeans più noti a livello mondiale, il mese scorso ha inaugurato a Mumbai, capitale economica e della moda del Paese, il secondo store monomarca dedicato ai prodotti Diesel. Rosso, in un’intervista rilasciata al The Economic Times, ha dichiarato che il Subcontinente è “la sua ultima frontiera”. Prima di puntare sul mercato indiano la Diesel ha verificato che i tempi fossero maturi, attraverso sondaggi effettuati prevalentemente nei bar e nelle discoteche: è stato riscontrato che la gente, soprattutto i giovani, sono molto interessati ai prodotti del marchio italiano non solo in quanto tali ma anche, e soprattutto, per la cultura e lo stile di vita che essi rappresentano. Basti pensare che molti attori di Bollywood, presi a modello soprattutto dai giovanissimi, sono clienti Diesel e che il loro potere d’influenzare l’andamento della moda e di stabilire quali debbano essere i prodotti di tendenza è molto elevato.
Dopo aver conquistato più di 80 paesi nel mondo con 5000 punti vendita e più di 500 monomarca, per lanciare i jeans made in Italy, Diesel è entrato in India con una Joint Venture di maggioranza con Reliance Brands (società controllata dal gruppo Mukesh Ambani). Il marchio prevede di espandersi con altri 30 negozi in 5 anni e dichiara che la sua principale sfida sarà quella di individuare la location migliore, in quanto il mercato indiano è in piena evoluzione e non è facile immaginare come sarà tra 3 o 5 anni.
Relativamente alla presenza del marchio in altri paesi asiatici, il numero uno della Diesel ha affermato: “Siamo stati in Giappone per un lungo periodo, oltre due decenni. È uno dei nostri migliori mercati in tutto il mondo - i giapponesi hanno una grande coscienza della moda. Siamo entrati in Corea cinque anni fa e le cose stanno iniziando ad andare bene. In Cina abbiamo 35 punti vendita, anche se le vendite sono inferiori alle aspettative. I cinesi sono più interessati al lusso e il nostro è un prodotto ‘di alta qualità, non un prodotto di lusso.”