Annunciato nel corso del G20 del Messico lo stanziamento di 10 miliardi di dollari.
Il Primo Ministro indiano Manmohan Singh ha annunciato nel corso del G20 del Messico lo stanziamento di dieci miliardi di dollari al fine di aiutare l’Europa. Una scelta strategica per il Subcontinente indiano che spera in questo modo di contenere le possibili conseguenze della crisi europea sulla propria economia, ma condivisa anche dagli altri Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) che hanno annunciato una partecipazione complessiva di 75 miliardi di dollari al firewall di 430 miliardi di dollari richiesto dal Fondo Monetario Internazionale al fine di contrastare nuove crisi finanziarie. Allo stato attuale la Cina ha promesso 43 miliardi di dollari, mentre la Russia dieci miliardi di dollari.
Come sottolineato si tratta di una scelta importante per l’India visto e considerato il fatto che ha registrato il tasso di crescita più basso dell’ultimo decennio, +6% nel periodo 2011/2012 rispetto al +8,4% del periodo 2010/2011. È notizia di pochi giorni fa anche la decisione del Governo di Nuova Delhi di investire mille miliardi di dollari in nuove infrastrutture allo scopo di far ripartire l’economia del Paese e ritrovare il consenso della popolazione.
Ciò nonostante le riforme hanno preso in esame prevalentemente il settore delle industrie e delle grandi imprese, non considerando invece la situazione difficile in cui si trovano ad operare i lavoratori autonomi e gli agricoltori, settori questi ultimi che impiegano oltre il 90% della forza lavoro indiana.
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