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mercoledì 18 aprile 2012

L’India taglia i tassi di interesse

La Reserve Bank of India ha deciso di abbassare il tasso di interesse all’8%.

La Banca Centrale Indiana (Reserve Bank of India, RBI), per la prima volta dal 2009, ha deciso di tagliare i tassi di interesse di 50 punti base, portando così il tasso dall’8,5% all’8% al fine di favorire lo sviluppo economico del Paese. La decisione della Banca ha colpito gli analisti e gli esperti del settore, che avevano previsto un possibile taglio di soli 25 punti base; stando a quanto dichiarato dal Governatore della Reserve Bank of India, Duvvuri Subbarao, si tratta di una misura che non lascerà spazio ad altri interventi a causa dell’inflazione che continua ad essere elevata in India. Secondo gli esperti fino a questo momento la RBI si è resa in qualche modo complice del rallentamento della crescita del Paese, visto che di fronte all’aumento dei prezzi, alla crisi del debito in Europa e alla paralisi politica legata agli investimenti stranieri, la Banca ha deciso di aumentare per ben tredici volte i tassi di interesse tra marzo 2010 e ottobre 2011. Secondo l’economista della Bank of Baroda di Mumbai, Rupa Rege Nitsure, "la Banca centrale deve affrontare una situazione molto difficile, perché mentre la crescita rallenta, l'inflazione resta elevata. Il Paese ha bisogno che il governo centrale acceleri le riforme, per aumentare la capacità dell'economia". Secondo gli esperti infatti al fine di abbassare i prezzi, il Governo di Nuova Delhi dovrebbe spingere su riforme che interessano soprattutto il settore delle industrie e delle grandi imprese, che negli ultimi quindici anni si sono rese protagoniste di liberalizzazione che se da un lato le hanno favorite, dall’altro hanno limitato la produttività dei lavoratori autonomi, che in India rappresentano il 90% della forza lavoro.

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