Le autorità indiane confermano la liberazione dell’ostaggio italiano.
Dopo ventinove giorni di prigionia è stato liberato Paolo Bosusco, l’italiano rapito in Orissa da un gruppo di naxaliti. Nella giornata di ieri il leader maoista Sabyasachi Panda aveva annunciato in un audiomessaggio il possibile rilascio attraverso un “processo democratico”: la notizia della liberazione diffusa in primis dai media è stata successivamente confermata dalle autorità indiane e dall’Ambasciata italiana a Delhi.
Liberato nel villaggio di Mohona nel distretto di Gajapati, Paolo Bosusco, responsabile di un’agenzia turistica, era stato rapito insieme a Claudio Colangelo, medico e operatore di volontariato, lo scorso 14 marzo. Una situazione che sin da subito è apparsa difficile visto che a questo episodio si è aggiunto anche il rapimento del politico nazionalista indù Jhina Hikaka, del Biju Janata Dal (Bjd). Il gruppo maoista aveva già deciso di liberare lo scorso 25 marzo Claudio Colangelo, malato di malaria, e di dettare le condizioni per il rilascio degli altri due ostaggi, tra le quali la liberazione di 27 membri del gruppo maoista.
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