Sono difficili i passi avanti per migliorare i rapporti dopo gli attentati a Mumbai del 2008 tra Pakistan e India. Secondo il ministro degli Esteri pakistano la colpa ricade sull’ India, sostenendo che “qualche progresso nei negoziati è possibile solo se andiamo avanti insieme su tutte le questioni aperte”. I punti di primaria importanza su cui discutere sono il tema della sicurezza per l’India, per quel che riguarda la giustizia dei responsabili degli attacchi, ed un accordo definitivo sui territori della regione himalayana.
"Speriamo che, in seguito a questi negoziati, i nostri due paesi riescano ad accordarsi su un processo che avanzi con il sostegno di entrambi e non possa essere sospeso", ha dichiarato il portavoce del ministro degli Esteri pakistano Abdul Basit prima dell'incontro. "Se non ci parliamo reciprocamente e non discutiamo tutte le questioni che per decenni hanno intralciato la normalizzazione delle relazioni... crediamo che non possa esserci un impegno di cooperazione. Guardiamo a questi negoziati in modo davvero positivo".
"Speriamo che, in seguito a questi negoziati, i nostri due paesi riescano ad accordarsi su un processo che avanzi con il sostegno di entrambi e non possa essere sospeso", ha dichiarato il portavoce del ministro degli Esteri pakistano Abdul Basit prima dell'incontro. "Se non ci parliamo reciprocamente e non discutiamo tutte le questioni che per decenni hanno intralciato la normalizzazione delle relazioni... crediamo che non possa esserci un impegno di cooperazione. Guardiamo a questi negoziati in modo davvero positivo".
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