Entro l’anno vi sarà lo spostamento delle linee di assemblaggio di un modello della Land Rover dal nord-ovest dell’Inghilterra allo stabilimento Tata Motors in India, nei pressi della città di Pune. Assemblare la vettura direttamente in India comporterebbe una significativa riduzione dei prezzi, che si verificherebbe in parte per l’abbattimento di dazi piuttosto alti che vengono applicati alle vetture in arrivo dall’Europa. Il senior director della Society of Indian Automobile Manufacturers spiega che “importare in India una Cbu (Completely built unit), ovvero un’automobile pronta a essere messa su strada, significa pagare un dazio d’ingresso del 60%. Importare invece una Ckd (Completely built knock down), ovvero una vettura da assemblare localmente, comporta un dazio del 10%”.
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