Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative all'India.

mercoledì 28 luglio 2010

Il ministro britannico Cameron cerca nuovi orizzonti commerciali in India

L’interesse per la stabilità della ripresa economica indiana è confermato dalla visita ufficiale del primo ministro britannico David Cameron, atteso in serata in India, dopo la sosta in Turchia.
Oltre 60 imprenditori delle più importanti compagnie britanniche, tra cui Vittorio Colao e John Varley, rispettivamente chief executive officer di Vodafone e Barclays, e cinque ministri, parteciperanno a tre giorni di incontri con amministratori locali e potenziali investitori, con l’obiettivo di firmare una serie di accordi bilaterali di cooperazione economica e commerciale. Il dialogo più atteso riguarda il settore della difesa, per il quale sembra essere previsto un contratto tra il colosso britannico Bae Systems e le forze armate di New Delhi per la fornitura di 57 caccia da addestramento con un costo di circa un miliardo di sterline.
Il governo britannico sta mostrando una grande attenzione ai paesi emergenti e all’India in particolare, con la quale esiste già una tradizione di rapporti e di conoscenza reciproca. Gli ambienti economici indiani hanno sempre considerato Londra un grande centro finanziario internazionale e, inoltre, la presenza in Gran Bretagna di colonie di indiani e pakistani facilita i rapporti.
Quindi, l’atmosfera positiva che sembra legare i due paesi si rivela un buon punto di partenza per l’attuazione di missioni politico-imprenditoriali mai giunte prima nel paese indiano.


lunedì 26 luglio 2010

India, il nuovo tablet supereconomico

Il Ministro per lo sviluppo delle Risorse Umane Kapil Sibal ha rivelato che il governo indiano è riuscito a produrre un tablet supereconomico, un progetto che veniva portato avanti già da cinque anni. Il ministro alla stampa ha dichiarato che “abbiamo raggiunto un punto dello sviluppo in cui scheda madre, chip, sistema di elaborazione e connettività costano in tutto 35 dollari. Sono comprese anche la memoria e lo schermo”. Il prodotto è stato pensato per gli studenti, che potranno accedere ad un dispositivo economico per supportare il loro percorso di studi. Il governo, infatti, prevede di incentivare università e scuole per raggiungere tale obiettivo.
Inoltre, si stanno stringendo accordi per dare inizio alla produzione di massa e, con un bacino d’utenza di circa 200.000.000, si prevede che i costi di produzione potranno essere contenuti.

giovedì 22 luglio 2010

L’India investe sulla Difesa

Per combattere la crisi globale Finmeccanica, holding italiana nei settori dell’aeronautica, dello spazio e della difesa, punta sui mercati esteri e, in particolare, su quelli in via di sviluppo come India, Brasile, Russia e Libia. L’amministratore delegato, Pier Francesco Guarguaglini, durante una conferenza stampa al salone dell’aeronautica di Farnborough, ha dichiarato che l’attenzione verso l’estero porterà presto ad una quota che supererà il 50% rispetto a quella relativa ai mercati domestici. Il governo italiano, sostiene Guarguaglini, “si sta muovendo per sostenere l’industria della Difesa, compensando i tagli annunciati al budget con più opportunità di esportare all’estero i nostri prodotti”. L’India è un mercato importante, in quanto sta investendo sulla Difesa, prevedendo tra il 2010 e il 2012 un aumento del budget del 19%.

mercoledì 21 luglio 2010

Secondo disastro ferroviario nel West Bengal

Sono frequenti gli incidenti causati dal degrado delle infrastrutture o dall’errore umano nel paese indiano, in cui ogni giorno oltre 18 milioni di persone utilizzano il treno per spostarsi e circa due milioni di merci viaggiano su rotaia. L’ultimo (il secondo in meno di due mesi) è avvenuto questa settimana a Sainthia, un centro a circa 260 chilometri da Kolkata, in cui hanno perso la vita circa 60 persone. Un convoglio si è schiantato a tutta velocità contro un treno fermo in una stazione e la maggior parte delle vittime si trovava nei vagoni “unreserved”, ossia quelli più affollati. Il ministro delle Ferrovie, Mamaya Banerjee, ha annunciato un’inchiesta per individuare i responsabili di quanto è successo, nonostante sembra sia superata l’ipotesi di sabotaggio che porrebbe al centro le ambizioni politiche della Banerjee. Il ministro delle Ferrovie è, infatti, uno dei politici più emergenti nel paese e con le ultime lezioni politiche nazionali è diventato un alleato indispensabile del Congress Party di Sonia Gandhi e del primo Ministro Manmohan Singh. Il suo progetto è quello di diventare il chief minister del West Bengal, spodestando per la prima volta in 33 anni il Communist Party of India.
Nonostante l’incidente sembra essere stato causato da un banale errore di segnalazione, Banerjee ha dichiarato di essere sospettosa sulle cause dell’accaduto, sostenendo che “qualunque cosa sia accaduta non è accaduta per caso”.

martedì 20 luglio 2010

Fiat, una nuova utilitaria per il mercato indiano

La conferma dell’introduzione di una nuova utilitaria sul mercato indiano arriva direttamente dal presidente di Fiat India, Rajeev Kapoor, il quale ha dichiarato recentemente che “il segmento delle small cars è entrato in una fase di crescita fenomenale e crediamo che per noi ci sia un’opportunità di crescita”. Il lancio è previsto per il 2012 e sarà prodotta tra Torino e l’India senza alcun riciclo di vecchi modelli. Il nuovo modello low cost Fiat non apparterrà alla categoria della Tata Nano, che in India costa poco più di 2.000 euro, ma sarà più ricca di dotazioni e finiture con un prezzo che si colloca tra i 5.000 e i 7.500 euro.
Con questa utilitaria il progetto ambizioso della Fiat è quello di conquistare il 10% dell’intero mercato indiano entro il 2015.

venerdì 16 luglio 2010

Tentativo di pace tra India e Pakistan

Sono difficili i passi avanti per migliorare i rapporti dopo gli attentati a Mumbai del 2008 tra Pakistan e India. Secondo il ministro degli Esteri pakistano la colpa ricade sull’ India, sostenendo che “qualche progresso nei negoziati è possibile solo se andiamo avanti insieme su tutte le questioni aperte”. I punti di primaria importanza su cui discutere sono il tema della sicurezza per l’India, per quel che riguarda la giustizia dei responsabili degli attacchi, ed un accordo definitivo sui territori della regione himalayana.
"Speriamo che, in seguito a questi negoziati, i nostri due paesi riescano ad accordarsi su un processo che avanzi con il sostegno di entrambi e non possa essere sospeso", ha dichiarato il portavoce del ministro degli Esteri pakistano Abdul Basit prima dell'incontro. "Se non ci parliamo reciprocamente e non discutiamo tutte le questioni che per decenni hanno intralciato la normalizzazione delle relazioni... crediamo che non possa esserci un impegno di cooperazione. Guardiamo a questi negoziati in modo davvero positivo".

giovedì 15 luglio 2010

In Italia i più integrati in ambito lavorativo sono gli indiani

Il VII Rapporto Cnel sugli indici di integrazione degli immigrati in Italia, presentato a Roma questa settimana, ha riportato i dati delle prime venti nazionalità di immigrati presenti in Italia, relativi a integrazione lavorativa e questioni di sicurezza.
Si prenda in considerazione l’ambito lavorativo. Gli indici su cui è stata svolta l’indagine sono sia assoluti, come numero di occupati, nuovi assunti, saldi occupazionali, titolari di impresa, sia relativi, ossia la variazione annua degli occupati dei saldi occupazionali, tasso di conversione di ore lavorate in posizioni a tempo pieno, variazione delle retribuzioni.
Il dato più interessante riportato dallo studio è che risultano essere gli indiani i più integrati nel contesto lavorativo. Infatti l’India occupa il primo posto della graduatoria, seguita da Romania e Moldavia.

mercoledì 14 luglio 2010

Sarà quotato in Borsa il microcredito indiano

Sembra sia in atto un cambiamento nel mondo indiano del microcredito. È diventata opaca l’immagine che ci è stata trasmessa col Premio Nobel per la pace 2006 Muhammad Yunus, il fondatore della Grameen Bank, “il banchiere dei poveri” che concede prestiti e supporto organizzativo ai meno abbienti. Al motto “Non regalare i soldi. Presta il denaro e insegna ad usarlo in modo responsabile”, Yunus aveva aggiunto che i tassi di interesse per i microprestiti avrebbero dovuto stare tra il 10% e il 15% rispetto al costo della raccolta. Tuttavia, i tre terzi delle società di microfinanza nel mondo rientrerebbero, ora, in quella che lo stesso Yunus chiama “zona rossa degli squali del credito”.
Raggiungono il 28% i tassi di interesse della Sks Microfinance, la più importante istituzione indiana del microcredito, la quale lo scorso marzo ha richiesto la collocazione in Borsa. Ciò ha fatto scaturire una riflessione sulla mutazione genetica del microcredito. La decisione di Sks è nata dai risultati positivi ottenuti nell’ultimo triennio che hanno visto il moltiplicarsi degli utili in modo significativo. Il collocamento in Borsa potrebbe avere ripercussioni sulle concessioni di credito, in quanto gli investitori eserciterebbero pressioni con l’obiettivo di stilare criteri più rigidi per quanto riguarda i finanziamenti. Questo, però, andrebbe a scontrarsi col significato originale del microcredito, ossia quello di permettere l’accesso ai servizi finanziari a persone in condizioni di povertà o di difficoltà nell’accedere ad un prestito bancario.

martedì 13 luglio 2010

Agevolazioni fiscali per progetti infrastrutturali

L’obiettivo è quello di migliorare l’efficacia delle infrastrutture nel Pese indiano e di stimolarne la crescita.
Il Deepak Parekh ha proposto di concedere agevolazioni fiscali a fondi provenienti dall’estero da impiegare in progetti infrastrutturali. Il governo dovrebbe concedere tali incentivi soltanto ad operazioni che interessano ferrovie, porti, aeroporti e rete metropolitana, mentre progetti di altro genere continueranno a dipendere da prestiti bancari.
L’India vorrebbe realizzare infrastrutture per 8,4 miliardi di euro, chiedendo un finanziamento internazionale, ad enti come la Banca Mondiale. Essenziale è lo sviluppo di moderne infrastrutture, in quanto secondo la graduatoria dell’Indice di Competitività Globale (redatto dal Forum Economico Mondiale), sono caratterizzate da una qualità così bassa che le pone attualmente all’89° posto su 133 Stati.

venerdì 9 luglio 2010

Area Bric da conquistare nel settore moda

Tornano a comprare in Italia i turisti extra-Ue: i loro acquisti riguardano soprattutto marchi made in Italy, che spesso nei loro paesi hanno prezzi più elevati perché gravati da considerevoli dazi doganali. In ripresa, dunque, il mercato della moda e del lusso. Secondo il presidente della Camera della moda Mari Boselli, “l’analisi dei flussi dell’export del sistema moda italiana indica che sono i paesi Bric quelli che dobbiamo andare a conquistare, visto che ora rappresentano solo il 7,2% del totale delle nostre esportazioni”. A questo riguardo, durante il 2° Luxury Summit del Sole-24 Ore (svoltosi a Milano lo scorso 31 giugno), Stefano Bernasconi, fashion&luxury leader global business services Ibm, ha spiegato che “il posizionamento del brand deve riflettere l’immagine globale ma contemporaneamente essere allineato alle caratteristiche del mercato locale. Esempio? Gli affluent in India amano celebrare la propria “indianità” e quelli cinesi sono mediamente 20 anni più giovani dei corrispettivi americani”. Infatti, tra le chiavi del successo, di primaria importanza è la consapevolezza di proporsi ad un mercato profondamente differenziato.

giovedì 8 luglio 2010

L’indicatore di prosperità dell’India batte Russia e Cina

L’India occupa il 45esimo posto nella classifica stilata in base all’indice di prosperità mondiale. Questo indicatore è calcolato dal britannico Legatum Institute in 104 paesi, analizzando nove fattori chiave che contribuiscono alla crescita economica e al benessere sociale. Tra questi, particolare importanza viene attribuita a imprenditorialità, innovazione, sicurezza, capitale sociale ed istituzioni democratiche.
Nell’ambito dei paesi Bric, l’India è caratterizzata dall’indice di prosperità più alto, assieme al Brasile (41esimo posto), ma batte di gran lunga Russia e Cina, che occupano rispettivamente la 69esima e 76esima posizione.

mercoledì 7 luglio 2010

In dirittura d’arrivo l’accordo di libero scambio tra Europa e India

L’India e l’Unione Europea si stanno impegnando per concludere entro il prossimo autunno un accordo di libero scambio, con l’obiettivo di triplicare nell’arco di cinque anni il flusso di denaro, ora pari a 53 miliardi di euro.
Lo ha dichiarato alla conferenza di Madrid il ministro indiano del Commercio, Anand Sharma, precisando che si tratta di un “largo accordo sul commercio e gli investimenti”. L’intesa porterebbe benefici ad entrambe le parti.
La presenza sempre maggiore di aziende europee in mercati emergenti compensa il rallentamento della domanda domestica e della saturazione del mercato. Infatti, l’Unione Europea è un ottimo partner e un importante investitore in vari settori essenziali per il mantenimento della crescita indiana (energia, trasporti, telecomunicazioni). Germán Lorenzo, direttore della Mondragon Corporation, una società spagnola che recentemente ha comprato terreni in India, sottolinea che “se un gruppo industriale pensa che non sia necessario essere presente sul mercato indiano, commette un grande errore di strategia”.
L’Europa e l’India lavorano a questo accordo dal 2007 ma inizialmente non aveva portato a grandi progressi. Oggi, invece, la volontà di uno sforzo comune per concludere l’intesa è presente in entrambi i lati.

martedì 6 luglio 2010

Contenimento del deficit: le nuove politiche riguardano il prezzo dei combustibili

Si è verificata ieri in molte regioni dell’India una delle più significative manifestazioni di protesta verso le politiche di contenimento del deficit decise dal governo del primo ministro Manmohan Singh, in particolare verso la decisione di liberalizzare il prezzo della benzina. Gli stati più colpiti sono stati il West Bengal, il Kerala, il Bihar e il Karnataka, mentre la capitale New Delhi ha risentito soltanto di lievi disagi.
Lo sciopero è stato indetto in conseguenza alla decisione del governo di smantellare un oneroso sistema di sussidi ai combustibili con l’obiettivo di far tornare al 5,5% il deficit di bilancio che nell’ultimo anno fiscale è arrivato al 6,7% del Pil.
Quello del prezzo dei combustibili è un tema molto sentito tra la popolazione indiana, della quale il 40% è costituito ancora da persone non abbienti. Le nuove politiche riguardano il prezzo della benzina, che sarà deciso direttamente dalle compagnie; il prezzo del gasolio, che è aumentato ma verrà liberalizzato in un secondo momento; infine, i prezzi di Gpl e kerosene, il gas domestico dei poveri, che hanno registrato anch’essi un aumento.

lunedì 5 luglio 2010

Land Rover, assemblaggio di vetture in India

Entro l’anno vi sarà lo spostamento delle linee di assemblaggio di un modello della Land Rover dal nord-ovest dell’Inghilterra allo stabilimento Tata Motors in India, nei pressi della città di Pune. Assemblare la vettura direttamente in India comporterebbe una significativa riduzione dei prezzi, che si verificherebbe in parte per l’abbattimento di dazi piuttosto alti che vengono applicati alle vetture in arrivo dall’Europa. Il senior director della Society of Indian Automobile Manufacturers spiega che “importare in India una Cbu (Completely built unit), ovvero un’automobile pronta a essere messa su strada, significa pagare un dazio d’ingresso del 60%. Importare invece una Ckd (Completely built knock down), ovvero una vettura da assemblare localmente, comporta un dazio del 10%”.

venerdì 2 luglio 2010

L’apertura di una nuova miniera di bauxite minaccia la popolazione dell’Odisha

Nei giorni scorsi l’Ufficio del Primo Ministro indiano Manmohan Singh ha scritto al Ministero dell’Ambiente e delle Foreste raccomandando l’approvazione della miniera di bauxite che Vedanta Resources (una grande società britannica) progetta di aprire in Odisha.
Il processo di industrializzazione dello stato è causa di preoccupazione tra la popolazione, poiché la miniera potrebbe avere effetti devastanti sulla tribù dei Dongria Kondh che vive nell’area. “Se la compagnia distruggerà per profitto la nostra montagna e la nostra foresta, noi diventeremo mendicanti”, ha spiegato un Dongria a Survival. Il Primo Ministro dovrebbe, quindi, intervenire per proteggere i diritti dei cittadini più vulnerabili e per impedire quegli episodi di violenza che, il mese scorso, hanno placato manifestazioni contro un’acciaieria che Tata progetta di aprire nelle loro terre.

giovedì 1 luglio 2010

L’India cerca di fronteggiare la concorrenza cinese nel mercato energetico

Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, il consumo di petrolio per l’India raddoppierà rispetto al 2007, giungendo a 833 milioni di tonnellate. Per fronteggiare la concorrenza cinese, che l’anno precedente le ha sottratto contratti per circa 12 miliardi di dollari, l’India sta mettendo in atto una nuova strategia: il ministro per il Petrolio Murli Deora è stato recentemente in molti Paesi ricchi di giacimenti di petrolio, come Nigeria, Uganda, Arabia Saudita e Venezuela, con l’obiettivo di ottenere contratti per soddisfare la crescente domanda di energia. Affrontare il problema energetico non soltanto dal punto di vista economico, ma anche coinvolgendo gli interessi politici è la strategia cinese dalla quale l’India sta tentando di imparare. La Cina, ad esempio, con aiuti e finanziamenti ai governi in cambio di forniture di energia, domina il mercato africano, il quale produce circa un ottavo del greggio mondiale. A questo proposito, l’analista del settore a Hong Kong, Gideon Lo, spiega che “il Governo stabilisce rapporti di alto livello con i Paesi produttori di petrolio; in seguito arrivano le compagnie petrolifere e trattano”.