L’India cerca nuove sinergie ad est: tramite l’intesa con il Giappone potrebbe potenziare la propria posizione economica e le alleanze anti cinesi.
La nuova strategia dell’India è quella del “Look East”, del guardare verso oriente, al fine di creare delle partnership strategiche che le permettano di consolidare la propria posizione nell’area asiatica. Da qui nasce la necessità di firmare un protocollo d’intesa con il Giappone, ovvero l’Accordo Globale per la Cooperazione Economica (Comprehensive Economic Pertnership Agreement, Epa), il cui obiettivo principale è lo sviluppo degli scambi dei due paesi, riducendo in maniera rilevante dazi e barriere economiche.
L’accordo riguarda il 94% dei prodotti scambiati e il settore su cui l’India preme maggiormente è quello farmaceutico, in particolare quello dei farmaci generici: sono state infatti richieste delle facilitazioni in termini burocratici per l’importazione di quest’ultimi oltre che alla possibilità di poter aprire nuove filiali in territorio nipponico.
Le richieste del Giappone, invece, riguardano prevalentemente il mercato delle autovetture e dei pezzi di ricambio.
Questa intesa, che si prevede entrerà in vigore nei primi mesi del 2011, potrebbe portare a dei cambiamenti nel quadro economico asiatico: una solida relazione del Giappone con l’India potrebbe permettere a Tokyo di sollevarsi dal peso di Pechino (considerato opportunità e minaccia allo stesso tempo), mentre l’India potrà approfittare della situazione per potenziare la propria posizione e le alleanze anti cinesi.
La nuova strategia dell’India è quella del “Look East”, del guardare verso oriente, al fine di creare delle partnership strategiche che le permettano di consolidare la propria posizione nell’area asiatica. Da qui nasce la necessità di firmare un protocollo d’intesa con il Giappone, ovvero l’Accordo Globale per la Cooperazione Economica (Comprehensive Economic Pertnership Agreement, Epa), il cui obiettivo principale è lo sviluppo degli scambi dei due paesi, riducendo in maniera rilevante dazi e barriere economiche.
L’accordo riguarda il 94% dei prodotti scambiati e il settore su cui l’India preme maggiormente è quello farmaceutico, in particolare quello dei farmaci generici: sono state infatti richieste delle facilitazioni in termini burocratici per l’importazione di quest’ultimi oltre che alla possibilità di poter aprire nuove filiali in territorio nipponico.
Le richieste del Giappone, invece, riguardano prevalentemente il mercato delle autovetture e dei pezzi di ricambio.
Questa intesa, che si prevede entrerà in vigore nei primi mesi del 2011, potrebbe portare a dei cambiamenti nel quadro economico asiatico: una solida relazione del Giappone con l’India potrebbe permettere a Tokyo di sollevarsi dal peso di Pechino (considerato opportunità e minaccia allo stesso tempo), mentre l’India potrà approfittare della situazione per potenziare la propria posizione e le alleanze anti cinesi.
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