È in crescita stabile il Pil dell’India e, in base alle previsioni, dovrebbe raggiungere nel corso di quest’anno il 9,4%. In un contesto di recessione globale, l’ economica indiana deve affrontare una serie di sfide, al fine di mantenere stabile la propria crescita. Innanzitutto, deve trasformare la sua potenzialità in realtà, assicurando un miglioramento della qualità di vita a tutti i cittadini. Il primo passo riguarda, quindi, l’individuazione delle modalità concrete per promuovere dei programmi mirati contro la povertà. Come sostiene Vijay Kelkar, economista e policy maker indiano, “l’India deve creare un suo modello di crescita e sviluppo sui generis… per diventare un’economia avanzata in grado di promuovere una crescita a 360 gradi, al fine di beneficiare di maggior efficienza, di una maggiore equità e di una migliore governabilità”.
La seconda importante sfida è quella di risanare le mancanze infrastrutturale, migliorando il sistema d’irrigazione (per aumentare reddito e produttività delle aziende agricole), rafforzando il sistema dei trasporti e risanando i terreni desolati.
Ciò a cui l’India deve ambire non è una crescita indotta dalle esportazioni o guidata dallo Stato, ma è una crescita equa, che può tradursi in SIL (Soddisfazione Interna Lorda).
La seconda importante sfida è quella di risanare le mancanze infrastrutturale, migliorando il sistema d’irrigazione (per aumentare reddito e produttività delle aziende agricole), rafforzando il sistema dei trasporti e risanando i terreni desolati.
Ciò a cui l’India deve ambire non è una crescita indotta dalle esportazioni o guidata dallo Stato, ma è una crescita equa, che può tradursi in SIL (Soddisfazione Interna Lorda).
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