Secondo un sondaggio condotto nei primi mesi dell'anno dalla Ma Foi, una delle più grandi società indiane che si occupa di risorse umane, tra il 2010 e il 2011 verranno creati circa un milione di posti di lavoro.
La ricerca è stata condotta su 1000 aziende di differenti settori (bancario, finanziario, assicurativo, dell'istruzione, energetico, sanitario, dell'ospitalità, turistico, immobiliare, industriale, commerciale, tecnologico e dei trasporti), che sono state interrogate circa i propri piani di assunzione per i prossimi tre mesi e per il prossimo anno. Da quanto emerso dai risultati dell'indagine, i datori di lavoro si dimostrano incerti sul da farsi nell'immediato futuro (i prossimi 4 mesi), ma ottimisti riguardo al periodo successivo. L'attenzione è posta su piccole città come Ahmedabad o Pune e su metropoli come Chennai, Bangalore e Kolkata. Mumbai e Delhi sono invece ancora alle prese con una forte crisi. L'incertezza delle aziende indiane è fortemente legata alla situazione post-crisi delle economie occidentali, da cui dipendono molti affari, specialmente dall'Europa e dagli Stati Uniti, che manifestano segnali di instabilità.
La situazione occupazionale indiana può insomma essere così riassunta: i piani sul medio-lungo termine sono positivi, ma nessuno vuole rischiare di fare la mossa sbagliata.
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