Secondo una ricerca del centro statistico indiano l'economia sommersa del Paese raggiunge il 40% del PIL, pari a 500 miliardi di dollari, con ovvi effetti deleteri sull'economia reale.
Lo studio analizza in modo specifico il fenomeno della contraffazione, che interessa vari settori dell'economia indiana, dai beni di consumo all'industria farmaceutica, in cui si stima che circa lo 0,4% dei medicinali sia contraffatto. Altri settori colpiti dalla contraffazione sono quello dell'abbigliamento, dei componenti d'auto, dei software, delle sigarette e dell'industria musicale. Proprio in quest'ultimo si stimano ingenti perdite causate dalla diffusione massiccia di CD e DVD pirata, di cui sono venduti circa 800 milioni di esemplari ogni anno.
Il Governo indiano sta adottando delle misure più restrittive anche per ridurre l'evasione fiscale, un fenomeno tuttora di enorme portata, specialmente per quanto riguarda il trasferimento di ingenti somme di denaro nei cosiddetti "paradisi fiscali".
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