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mercoledì 17 marzo 2010

Gli indiani sono più propensi a cambiare lavoro

Da una ricerca che la società indiana Ma Foi, specializzata in Risorse Umane, ha condotto in 23 paesi, è emerso che gli indiani sono più aperti a possibili cambiamenti di lavoro. L'India è seguita da Messico, Cina e Turchia, mentre i paesi meno propensi alla mobilità lavorativa sono Lussemburgo, Italia e Ungheria. Lo studio spiega che in India, a differenza di quanto avviene in altri paesi, i cambiamenti di lavoro avvengono a causa delle circostanze lavorative e non sono determinati strettamente dall'aumento di stipendio. La ricerca ha interessato 600 persone a Mumbai, Delhi, Bangalore e Chennai. Tra le città, quella maggiormente interessata dal fenomeno della mobilità lavorativa è Bangalore che, essendo il centro tecnologico del paese, dà lavoro a molti giovani specializzati, i quali seguono le opportunità professionali che si presentano, muovendosi spesso.
Il sondaggio mostra inoltre che le donne indiane sono più soddisfatte del loro lavoro rispetto agli uomini, in quanto tendono a compararsi con le donne della generazione precedente, le cui possibilità lavorative erano limitate. Per questo motivo cambiano lavoro meno facilmente, cosa che ha portato le aziende, negli ultimi anni, a intraprendere diverse politiche woman-friendly.

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