Si prevede che entro il 2020 l’industria farmaceutica indiana entrerà a far parte della top 10 mondiale e che raggiungerà un valore di 50 miliardi di dollari. Attualmente, il Paese è al 14° posto di tale classifica, con un livello di vendite annuali che ammonta a 10 miliardi di dollari.
Dall’India proviene l’80% dei farmaci antiretrovirali usati dall’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere nei propri progetti: nell’ultimo decennio, il Paese ha assunto la leadership mondiale nella produzione e nell’esportazione di farmaci generici che hanno consentito, e consentono ancora oggi, di salvare la vita a milioni di persone colpite dal virus dell’HIV. Nel 2000, il prezzo dei trattamenti per combattere il virus in questione si aggirava intorno ai 12mila dollari all’anno a persona, ora, grazie ai farmaci generici, il prezzo della cura anti-HIV per persona è sceso a 80 dollari all’anno.
Secondo il rapporto della PwC (Pricewaterhouse-Coopers), l’India è destinata a diventare un concorrente nel mercato farmaceutico globale in alcuni settori e un potenziale partner in altri, come per i contratti manifatturieri, gli esperimenti clinici e la ricerca farmaceutica. Tale studio rivela anche che il Subcontinente è leader nel mercato dei farmaci generici e dei vaccini: ne produce circa il 20% a livello globale.
Infine, le aziende straniere cominciano a considerare con maggiore attenzione la possibilità di investire nella produzione, nei servizi di outsourcing, nella costituzione di centri di ricerca, in licenze per i prodotti e in tecnologie. Particolare interesse viene mostrato anche in altri settori come diagnostica e dispositivi medici. Oltretutto, relativamente al settore manifatturiero, le aziende farmaceutiche stanno intensificando, attraverso delle partnership, le relazioni con le società indiane nel mercato globale dei servizi.
Dall’India proviene l’80% dei farmaci antiretrovirali usati dall’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere nei propri progetti: nell’ultimo decennio, il Paese ha assunto la leadership mondiale nella produzione e nell’esportazione di farmaci generici che hanno consentito, e consentono ancora oggi, di salvare la vita a milioni di persone colpite dal virus dell’HIV. Nel 2000, il prezzo dei trattamenti per combattere il virus in questione si aggirava intorno ai 12mila dollari all’anno a persona, ora, grazie ai farmaci generici, il prezzo della cura anti-HIV per persona è sceso a 80 dollari all’anno.
Secondo il rapporto della PwC (Pricewaterhouse-Coopers), l’India è destinata a diventare un concorrente nel mercato farmaceutico globale in alcuni settori e un potenziale partner in altri, come per i contratti manifatturieri, gli esperimenti clinici e la ricerca farmaceutica. Tale studio rivela anche che il Subcontinente è leader nel mercato dei farmaci generici e dei vaccini: ne produce circa il 20% a livello globale.
Infine, le aziende straniere cominciano a considerare con maggiore attenzione la possibilità di investire nella produzione, nei servizi di outsourcing, nella costituzione di centri di ricerca, in licenze per i prodotti e in tecnologie. Particolare interesse viene mostrato anche in altri settori come diagnostica e dispositivi medici. Oltretutto, relativamente al settore manifatturiero, le aziende farmaceutiche stanno intensificando, attraverso delle partnership, le relazioni con le società indiane nel mercato globale dei servizi.
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