Cina, India, Brasile e buona parte dell’Asean non hanno subito le gravi conseguenze che la “grande crisi” ha portato con se in altri paesi e, pertanto, non hanno nemmeno registrato un preoccupante calo dei consumi, soprattutto per quanto riguarda quelli di fascia alta.
Particolarmente interessanti sono i dati relativi alle spese dei consumatori per gli acquisti high-tech che emergono dallo studio ‹‹Consumer electronics products and service usage›› effettuato da Accenture, che fotografa il trend degli acquisti della classe media in quattro paesi industrializzati (Stati Uniti, Francia, Germania, Germania e Giappone) e in quattro emergenti (India, Cina, Singapore, Malaysia): nel 2009, anno in cui si è registrata una frenata da parte delle economie “mature”, la spesa per l’acquisto di prodotti di elettronica di consumo è aumentata di 42 miliardi di dollari, raggiungendo il valore globale di 700 miliardi. Tale cifra è stata raggiunta grazie alla domanda proveniente dai paesi emergenti, dove sono aumentate considerevolmente le vendite di telefonini, notebook, console portatili per videogame, per navigare online e i lettori multimediali; tutti prodotti per cui si spendono quote di reddito superiori agli standard occidentali.Lo studio ha rilevato che i big spender dell’high-tech sono gli indiani: il 77% del campione dichiara di aver speso oltre 500 dollari, mentre quasi il 20% afferma di aver superato i 3000 dollari. In Occidente tale quota è raggiunta solo dal 6% del campione e la spesa di un altro terzo è inferiore a 500 dollari.
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